Viaggio tranquillo in autobus. Arrivati a Nuoro, niente caffè, ma dritti verso il monte. La giornata inizia in maniera perfetta dal momento che il punto di vista è il Monte Ortobene dove sorge l’imponente statua del Redentore dello scultore Vincenzo Ierace, opera inaugurata nel 1901 dopo l’anno Santo del 1900. La giornata è splendida, ideale per godere di uno spettacolo mozza fiato: ai piedi del monte, Nuoro adagiata su una superficie così ampia da far pensare più a una città metropolitana che a una modesta città di provincia con una popolazione intorno ai 40.000 abitanti; a sud attira irresistibilmente l’attenzione il rifulgere argentato delle nevi del Gennargentu, mentre a nord-est spicca Orune appollaiato su uno sprone roccioso, quasi in bilico, che sembra scivolare a valle da un momento all’altro. E poi, tutt’intorno, una chiostra di monti che, a primavera ormai inoltrata, mostra tutta la sua esuberante varietà di verdi: una mattinata da non dimenticare. Pranzo sobrio ma sufficiente e dignitoso per una spesa abbastanza moderata. Intorno alle ore 17 inizia il Convegno che – oltre a celebrare i 10 anni di vita dell’Associazione Parkinson di Nuoro- doveva servire a fare il punto sugli eventuali progressi effettuati negli studi scientifici sulla Malattia di Parkinson.Interessanti a tal proposito le relazioni della dott:ssa Maria Valeria Saddi che ha presentato un quadro esaustivo delle cure -purtroppo ancora tutte sintomatiche- e delle ricerche che fanno intravvedere prospettive sempre più incoraggianti come è stato sottolineato con dovizia di particolari dal dott. Mario Meloni che, sottolineando l’ “aggressione “ della ricerca su più fronti, sembra permettere alla scienza di avvicinarsi a passi sempre più sicuri alla conoscenza eziologica della malattia di Parkinson la qual cosa porterebbe alla individuazione di trattamenti farmacologici più mirati ed efficaci. La presenza dell’Assessore Regionale nella giornata mondiale del Parkinson poteva essere per Lui una buona occasione per conoscere più da vicino le situazioni specifiche delle varie Cliniche neurologiche dell’isola, invece tutto questo non è accaduto perché è andato via cinque minuti dopo il suo indirizzo di saluto e dopo averci ricordato che continuerà con i “risparmi” sulla Sanità Regionale ma annunciandoci però che avrebbe costituito un’ACCADEMIA della Salute (a proposito di risparmi e…..nuovi sprechi) al fine di interpellare i cittadini sulla bontà della riforma sanitaria che ormai è in via di approvazione. L’Assessore, per esempio, non ha avuto modo di apprendere che nella Clinica Neurologica di Sassari non è più possibile dare appuntamenti veloci senza lista d’attesa da quando non sono stati regolarmente sostituiti quattro medici andati in pensione: anzi è difficilissimo avere un appuntamento con medici specialisti dedicati a un gruppo di malattie; i pochi medici in servizio dovranno occuparsi di tutto “baipassando” in questo modo decenni di qualità ed eccellenza ad esclusivo danno del malato.Il tempo tiranno non ha consentito ai gruppi e ai singoli di fare interventi mirati sulle prospettive interessanti poste dai relatori ma l’occasione è servita a rinsaldare un vincolo di amicizia già esistente con l’Associazione Parkinson di Nuoro ma soprattutto ad assumere un reciproco impegno per un nuovo incontro in tempi ravvicinati al fine di approfondire in modo adeguato le molteplici problematiche che la MdP presenta.
(F.S.)
Grazie Dora per gli apprezzamenti. Tuttavia, come tu stessa sottolinei, rimangono gravi, urticanti e insoluti i problemi di fondo quelli -cioè- legati all’insoddisfazione dell’UTENZA. Che, per noi riguarda gli ammalati di Parkinson ,malattia non ancora esattamente definita dalla scienza e quindi priva di cure farmacologiche mirate con conseguente maggior fragilità di altri ammalati. Ma ai politici ciò non interessa: quel che interessa loro è “tagliare” recidendo anche quel conforto psicologico che il contatto prolungato e fiduciario con lo specialista può dare.
Bravo Franco .
Preciso e puntuale il tuo racconto della Giornata mondiale del Parkinson tenutasi a Nuoro il giorno 11 u.s. Piacevole, oserei dire poetica , la descrizione del paesaggio di cui abbiamo goduto dalla cima del monte Ortobene ai piedi della spettacolare statua del Redentore. Ed i boschi che abbiamo attraversato emanavano profumi di essenze varie, straordinarie, che hanno quasi con nostalgia evocato in me il ricordo dei boschi della mia Pattada che hanno fatto da cornice alla mia infanzia tra ciclamini e violette selvatiche di cui non mancavo di confezionare profumati mazzetti da regalare alla mamma ed alla nonna.. Ma bando ai lontani e quasi commossi ricordi.
La giornata nuorese è proseguita con il
trasferimento alla trattoria dove abbiamo consumato il nostro pranzo in ottima e direi allegra compagnia.
Più prosaico, come si conviene, ma fedele e puntuale il racconto del pomeriggio dedicato al convegno sulla Giornata mondiale del Parkinson organizzata dall’ Associazione Parkinson Nuoro. Non intendo riproporre gli argomenti trattati perché è più che esauriente e circostanziata la relazione che tu hai sottoposto alla nostra attenzione.. . Si sono alternati medici, ricercatori , parkinsoniani ed altri che hanno illustrato aspetti medico- scientifici e farmacologici inerenti la malattia di Parkinson. Le relazioni sono state interessanti , ma profonda è stata la nostra insoddisfazione per il mancato dibattito, per il quale ci eravamo preparati, in relazione soprattutto al discorso -monologo dell’assessore regionale alla sanità dal quale ci saremmo aspettati delle risposte soprattutto sulla situazione in cui versa la sanità in generale della nostra regione ma in particolare del sassarese….
Ma tant’è, non mi pare che ci si preoccupi della voce di pazienti e familiari che si scontrano ogni giorno con le carenze determinate dai famigerati tagli che, come al solito, vanno ad incidere negativamente sulla salute fisica e spesso psichica dei numerosi pazienti che necessitano di quell’assistenza costante di cui hanno fruito grazie all’eccellenza e professionalità dei loro sanitari fino a quando il mancato apporto economico alle strutture sanitarie non ha determinato non poche preoccupazioni in quella che viene definita, nel linguaggio arido e asettico della politica sanitaria, UTENZA.
Per tutti questi motivi e per le precisazioni che hai argomentato nel tuo scritto hai il mio apprezzamento e la mia condivisione. .
Ora dovremo attivarci per far sentire la nostra voce attraverso gli organi di informazione e far conoscere le nostre problematiche,numerose, nonostante l’impegno appassionato dei componenti l’Associazione Parkinson di Sassari nel cercare di portare avanti progetti e attività che aiutino il singolo e la collettività a vivere con un pò di serenita l’incontro e spesso lo scontro col Sig. PARKINSON.