Dopo aver chiarito il malinteso per quanto riguardano le proteine nella dieta di chi deve assumere levodopa vorrei riflettere brevemente sulla qualità dell’alimentazione. Si può fare prevenzione con la dieta? Ci sono cibi da evitare? Cosa si intende per alimentazione corretta? Ragioniamo sui vari cibi iniziando dall’insalata cercando di smentire chi afferma: ‘l’erba alle pecore’.
Premetto che il lavoro del neurologo, che si occupa dei problemi che comporta la malattia di Parkinson, ha come obiettivo quello di cercare di far vivere alla persona una vita il più possibile normale. E per una vita normale non devono mancare i piaceri della buona tavola. Giusto, dovunque metto l’accento sul divertimento che ovviamente non deve mancare a tavola. Il cibo stesso rappresenta sopravvivenza, ma se oltre a nutrirci con le sostanze necessarie riusciamo anche a cibarci con gusto delle pietanze che ci piacciono tanto meglio; e se il rito conviviale diventa anche un momento di condivisione familiare e sociale, allora otteniamo il massimo beneficio dal ‘mangiare’.
La corretta dieta sicuramente aiuta a prevenire tante malattie, basti pensare a diabete ed ipercolesterolemia. Una sana alimentazione serve allo sportivo, allo studente, ma anche al cardiopatico. Le patologie neurodegenerative, tra le quali si annovera anche il Parkinson, hanno a che fare con l’invecchiamento e con l’usura. Il sistema nervoso è un organo molto sofisticato e tanto delicato quanto vulnerabile, che lavora giorno e notte, mese per mese, anno per anno; si sviluppa, accresce, si modifica costantemente e si adatta alle esigenze del momento; non riposa mai. Tale perfezione va mantenuta, nutrita, sostenuta e protetta. La singola cellula nervosa, il neurone, è un organo vivente, e per poter svolgere il suo lavoro necessita di carburante, principalmente zuccheri, ma anche aminoacidi ed ossigeno. Per favorire questi processi sono necessari dei cofattori enzimatici e vitamine. Durante le attività del neurone viene consumato il carburante e rimangono residui, specialmente i famosi ‘radicali liberi’ che vengono smaltiti tramite vari sistemi enzimatici. Nel Parkinson, questa ‘nettezza urbana’ non funziona più, ed i residui, la spazzatura, comincia ad accumularsi ostacolando la corretta funzionalità della cellula. Ecco, qui siamo a monte del problema, invece tutti i farmaci anti-parkinson agiscono a valle, cioè intervengono dopo, quando la ‘frittata’, per rimanere in gergo culinario, è già stata fatta. In farmacia possiamo acquistare gli anti-ossidanti per neutralizzare questi cattivi veleni, i radicali liberi. Allora si spendono tanti soldi per acido lipoico, quercetina, colina, vitamina E e C, glutatione e superossido dismutasi per proteggere l’organismo e le sue cellule dal processo di invecchiamento e dalle tante malattie croniche degenerative. Tutto lecito e giusto. Ma non sarebbe più facile mangiare bene? Tutte le sostanze sopraelencate si trovano in una gustosa insalatona! Ma a differenza degli integratori alimentari, di sintesi, l’insalata è infinitamente più ricco e completo contenendo anche tante altre sostanze nobile, come anche fibre, sali minerali, acqua e vitamine. Inoltre, il consumo di integratori può comportare anche un aumento dell’appetito con il rischio di aumento ponderale, mentre l’insalata conferisce un senso di sazietà. Inoltre, il consumo smoderato di integratori ed antiossidanti può avere degli effetti dannosi, come ci ha spiegato recentemente Prof. Serra. Insomma, avete capito ciò che voglio dire, l’insalata mista, cioè le verdure crude, rappresentano una ricchissima fonte di quelle sostanze che aiutano a proteggere il nostro organismo. Quindi, mangiamo l’insalata ed è fatta… o quasi, nel senso: con una corretta alimentazione si fa il fattibile, si aiuta l’organismo ad avere tutte le sostanze di cui necessita per funzionare bene. Certo, l’insalata non cambia il nostro destino, non modifica i nostri geni, ma aiuta, e tanto. Spesso sento dire durante le visite che l’insalata non piace. Allora rispondo: ma Sirio è gustosa? Certo che no, ma si assume perché si deve assume e basta. Allora, visto che la verdura è essenziale e va ugualmente assunta senza discussione, ho però il vantaggio di una ampia scelta: posso variare, posso preferire alcuni tipi piuttosto che altri, posso mangiarli all’ora che voglio, anche se la sera appare preferibile, posso preparare dei gustosissimi piatti combinando la verdura con carni, polli e pesce. E poi, vi avevo già detto che l’insalata aiuta a smaltire i farmaci ed i loro residui che tendono nel tempo ad accumularsi nell’organismo? Meditate, gente, meditate.
Poi c’è gente che non beve l’acqua sostenendo che provochi bruciore gastrico. Ma di questo e di altre leggende culinarie parliamo un’altra volta.
Kai Paulus
Dottor Paulus, cerco di eseguire “quasi” alla lettera i suoi preziosi consigli, Antonio è ghiotto di tutto, ma anche dell’insalata per fortuna, non gli faccio mancare niente nella nostra tavola, carboidrati e proteine nella giusta dose, ma anche tanta frutta, e Antonio sta molto meglio, alcuni giorni sta talmente bene che mi sembra che sia “guarito”!! piango di gioia! Grazie, questo sito ci aiuta ad avervi vicini, ne siamo felici, Santo Paulus! GRAZIE