Volare si Può, Sognare si Deve!

Curiosità

LIBERA CRONACA DELLA GIORNATA NUORESE di G.B..


LIBERA CRONACA DELLA GIORNATA NUORESE di G.B.


Noi "sassarini " siamo instancabili..., messo in bacheca con profitto, Alghero , ci trasferiamo a Nuoro,
per nuovi arricchimenti culturali e scientifici, estendendo così, "su connottu " a mezza sardegna !!!

Sabato 14 c.m. , pur con qualche assenza, a causa dell'orario ( 08,00- per alcuni troppo presto), ci troviamo nel piazzale della chiesa, in attesa della corriera per Nuoro, già prenotata per tempo .....

Così comincia la nostra giornata: - previsione meteorologica buona con leggera brezza di maestrale - presupposti ottimi per un programma che prevede l'incontro all'aperto nella bella pineta alle porte di Nuoro.

Per riempire l'attesa dell'arrivo del pullman , non ancora presente nel luogo dell'appuntamento, si chiacchiera tranquillamente, mentre compaiono a sorpresa i gustosissimi "papassini" di Francesca , che non si fanno pregare per un buon assaggio.

Intanto il tempo passa..... e qualcuno di noi comincia a spazientirsi ..... e qui ci viene incontro il nostro presidente Franco, che con aria serafica (come sempre del resto), ci esorta a stare calmi... - non abbiamo fretta .... non ci corre dietro nessuno...siamo tutti pensionati !!!

All'alba delle 09,00 - Ecco .... verso noi venir per nave ....(Caronte) il DRIVER dall'aspetto "ùrsino" e immusonito alla guida di una SCUOLA - BASS ..!!! - ....questo è troppo !!! - esordisce Adelaide, e di rimando Giannella dice: - l'agenzia di viaggi deve aver frainteso, perché non siamo INFANTI .... sarde sì .... ma non sardine !!! - e tutti giù a ridere .

Il nostro driver, contraddicendo il suo aspetto, si rivela subito un ottimo accompagnatore con un bel sorriso e una cordialità inaspettata ...quando scende dal pullman, tiene le mani in alto, in segno di resa; con le braccia
al cielo dice : - Io non c'entro niente ... abbiate pietà !!! -

Si parte , ... il pullman corre veloce sulla ss 131, e qui.. entra in scena Silvana , nella versione della perfetta Hostess dell'aria, mima con le mani la direzione delle uscite e l'utilizzo della mascherina dell'ossigeno .... e sottolinea di non tener conto del giubbotto di salvataggio posto sotto il sedile... perché in caso di "planata veloce" ci dobbiamo preoccupare solo di mettere il documento di identità tra i denti per un facile riconoscimento !!! ESILARANTE !!!

E così per tutto il tragitto fino a Nuoro, allietato da continue battute scherzose e barzellette al limite del pudico , ma di grande effetto sulla " produzione di dopamina" .

L'arrivo alla pineta di Nuoro e stato festoso e l'accoglienza riservataci altrettanto cordiale, caffè e dolci tipici hanno deliziato il nostro palato , mettendoci subito a nostro agio, e iniziare piacevolmente il nostro "connottu" con le associazioni di Nuoro, Carbonia e Siniscola, scambiandoci conoscenze, problematiche e aneddoti sulle rispettive attività associative.

La giornata e proseguita con canti letture di poesie e passeggiate sotto i pini secolari ..... SPLENDIDO !!!

Alle ore 18, 00 nel pomeriggio ancora luminoso.... ci siamo accomiatati dagli amici di Nuoro, contenti di aver goduto di una ...(per dirla con G.B.) bellissima giornata di Sole.

Il rientro a Sassari, sul pullman è stato ancora più divertente,... lo spazio, gestito magistralmente da Silvana, ha coinvolto tutti noi in uno spassoso scambio di battute ... tali da rendere "gustose" le risate .... e ancora risate !!!

Fine del percorso dopamininergico ..... per adesso !!!

Buona serata a tutti e grazie della compagnia:

g.b.

 

CRONACA DELLA GIORNATA NUORESE di F. Simula


CRONACA della GIORNATA NUORESE di F. Simula

Dopo la cronaca di Geminiano esaustiva e ironica nel contempo
provo ad aggiungere le mie impressioni sulla giornata nuorese;
innanzitutto sotto il profilo meteorologico: bellissima e luminosissima
giornata di sole accompagnata da un leggero e gradevole venticello
che ha reso la giornata ideale per incontri all'aperto, nuove
conoscenze, scambi di opinioni a ruota libera fra i vari gruppi. Una
modalità di Convegno nuova, originale, gradevole. Non c'è uno solo
che parla e tutti gli altri che ascoltano ma il "nuovo convegno" è
connotato da tante persone che si incontrano a loro scelta e
piacimento anche guidati dal caso. Forse, per avere incontri ancora più
completi e proficui, potrebbe essere necessaria una pausa
programmata per consentire uno scambio formale delle "credenziali"
dei singoli gruppi.
Dicevo della bella giornata di sole: non era una giornata bella di sole
capitata a caso il giorno 13 maggio 2017 in coincidenza con il
centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima; no, niente di
tutto questo. La Presidente dell'Associazione Maria Grazia Mortara,
abbassando il tono della voce e nascondendo il labiale, mi ha
confidato che tutto era stato concordato col metereologo di turno che
aveva promesso formalmente una giornata splendida: e così è stato.
Presidente! avessimo saputo da prima di queste tue "entrature" con la
meteorologia e dintorni, ti avremmo consultato per un tuo intervento
sul tempo il giorno del nostro convegno catalano, celebrato il 6
Maggio 2017: invece, dopo una proficua mattinata nella sala congressi
de "Lo Quarter", ci è toccato subire una giornata uggiosa, umida,
mossa da un venticello fastidioso che... meglio sarebbe stato il sole di
Nuoro.
La mia personale giornata, oltre che dagli incontri con le associazioni
di Carbonia, costituita da meno di un anno, Siniscola, Fonni, è stata
calamitata da un signor Corona, che suonando magistralmente
l'armonica ci ha deliziato per oltre un'ora con le sue musiche. Era così
visibilmente compiaciuto dell'attenzione che alcuni di noi gli avevamo
dedicato da decidere di misurarsi con un brano tratto da una sinfonia
di Mozart: inarrivabile, bravissimo.
Io, che a tratti lo avevo accompagnato con la mia armonica
nell'esecuzione di alcune canzoncine semplici, mi ritirai in buon
ordine. Comunque se ci fossero stati anche dottor Paulus e Salvatore
Faedda, avremmo potuto mettere in piedi un quartetto sotto la guida
del signor Corona. Il quale ha accompagnato con la sua mini-armonica
anche alcune canzoni tipiche della Sardegna (No potho reposare etc.)
e persino il ballo sardo eseguito da un gruppo di parkinsoniani
improvvisato proveniente dai paesi vicini. E infine il pranzo, che ci ha
riuniti intorno ad alcuni tavoli già predisposti. Prosciutti, salami,
salsicce, pancetta già affettati e composti in singoli piatti, tutti ottimi,
facevano compagnia a formaggi altrettanto saporiti. Il tutto
accompagnato da squisito pane carasau ed ottimo vino. Lo spettacolo
riportava ad una di quelle tavolate "ecumeniche" da cui nessuno si
vuole alzare. Anche il signor Angelo Sanna, pur con le sue evidenti
difficoltà di deambulazione, ha voluto partecipare a questo gradevole
incontro che lo ha riportato con la memoria su luoghi in cui, da
giovane, aveva lavorato a lungo come perito agrario. E con l'aiuto or
dell'uno or dell'altro, siamo riusciti a rispondere positivamente a
Sergio - suo figlio - che ci aveva raccomandato di riportare a casa suo
padre sano e salvo. Accontentato anche Sergio. E infine di nuovo sul
pullmino. A ridere delle strallère di una Silvana scatenata come ci ha
raccontato egregiamente Geminiano.

 

MA CA E’ CHISTHU PARK? di Mario Marras


Volentieri pubblico la poesia scritta dal mio carissimo amico e poeta Mario Marras per noi dell’Associazione Parkinson Sassari e magistralmente letta dal poeta Antonello Bazzu entrambi fondatori e animatori di Sinuaria Poetarum. Grazie, amici, a nome del direttivo e di tutti i componenti dell’associazione.

Dora Corveddu


MA CA E' CHISTHU PARK?

“M’era piazuddu - ha dittu me’ zia Dora -
attuppazzi cun voi, amigghi veri,
pa’ imparthizzi puisii e casche fora
chi lu cori zi fozziani lizzeri!”

No pudia rifiutà chisthu piazeri,
l’amigghi so priziosi e impurthanti
e chisthi so ipiziari, so sinzeri,
ischribini eddi puru e poi…so tanti!

Hani gana di fa, d’isthà umpari,
lu mari brazzi e mani l’ha niziaddu,
ma lu zaibeddu è sincaru e assai vari,
cussì lu signo’ Park è ingraugliaddu!

Tandu la sera propiu disizadda
erami tutti in zozza, indillaraddi,
e la puisia è parthudda diricadda
e li racconti allegri e indiusaddi:

Franzischu, Dora, Eugenio e Antuneddu,
Giannella, Mario e l’althra cumpagnia
no s’hani posthu nisciun tasthaveddu
pa’ fa li cosi seri in alligria.

E puru cu’ li mani trimmurendi,
caschunu ha dittu lu c’abia in pettu
e pa’ Gianni chi era un be’ suffrendi,
un ammentu, un carignu e tant’apprettu,

acchì la vidda è bedda puru candu
lu coipu zi ripondi propiu mari;
ma si la menti nostra è sana, tandu
si po puru ciunfrà cu’ li cumpari.

E poi chisthu Park…ma car’è?
cosa vo assè, paddronu di lu mondu?
In cori di timoria no vi n’è,
noi lu cumbattimmu finz’a fondu

cun l’alligria e lu bonumori ,
pa’ fazzi immintiggà la maraddia
e diggirì puru lu ranziggori.
E fallu a fronti altha è garania!
MA CHI E’ QUESTO PARK?

“Mi sarebbe piaciuto – ha detto mia zia Dora –
incontrarci con voi, veri amici,
per condividere poesie e qualche racconto
che alleggeriscano il cuore!”

Non potevo rifiutare questo favore,
gli amici sono preziosi e importanti
e questo sono speciali, sinceri,
scrivono anche loro e poi…sono tanti!

Hanno voglia di fare, di stare insieme,
il male ha indebolito braccia e mani,
ma il cervello è integro e vale tanto,
così il signor Park è ingannato.

Allora la sera tanto attesa
eravamo tutti in fibrillazione, in delirio,
e la poesia è partita delicata
e i racconti allegri e intriganti:

Francesco, Dora, Eugenio e Antonello,
Giannella, Mario e gli altri
non si sono posti problemi
per fare le cose serie in allegria.

E anche con le mani tremanti,
qualcuno ha detto ciò che aveva in cuore
e per Gianni che soffriva molto,
un ricordo, una carezza e tanto affetto,

perché la vita è bella anche quando
il corpo ci risponde proprio male;
ma se la nostra mente è a posto, allora
si può anche scherzare con gli amici.

E poi questo Park…ma chi è?
Vuol essere padrone del mondo?
Nel cuore non c’è paura,
noi lo combattiamo fino alla fine

con allegria e buonumore,
per farci dimenticare la malattia
e digerire anche l’amarezza.
E farlo a fronte alta è dignitoso!

 

La Giornata Parkinson nel mare catalano….


La Giornata Parkinson nel mare catalano è stato un bagno ristoratore.           ..… E , anche se la giornata era fresca,  il cuore era caldo……..

Il Presidente e tutti i componenti del Consiglio Direttivo , coscienti dell’impegno profuso e soddisfatti per l’ottima riuscita  dell’evento celebrato nella splendida cornice della città di Alghero,  ringraziano il Sindaco del Comune per la cortese sensibilità dimostrata nella fase preparatoria del convegno e per la sua personale presenza e attenzione alle problematiche esposte; ringraziano ancora il dott. Orrù per la sua gradita presenza e per le utili informazioni fornite al pubblico. Ringraziano il dott. Paulus, ideatore e  da sempre appassionato animatore degli eventi pubblici connessi all’ Associazione Parkinson.   Ringraziano inoltre le dottoresse che sono intervenute al convegno , fornendo un importante contributo scientifico alla riuscita dei lavori.     Un grazie particolare vada al prof. Serra,  ispiratore  e costante sostenitore dell’Ecosistema che anima e dà vitalità   alla nostra Associazione. Ringraziano il Coro di Usini che ha dato colore e risalto al progetto, che non a caso ha titolo DIMONIOS..   Un sentito grazie agli amici Gian Paolo, nostro web master e Piergavino che documentano sempre con passione e professionalità i momenti più ufficiali ma anche quelli quotidiani delle attività dei parkinsoniani. Un caloroso grazie ai coniugi Balbina senza i quali  “ NO Balbina NO Convegno”……

Ringraziano infine tutti coloro che, pur avendo dato un valido contributo di idee, non hanno avuto sufficiente spazio temporale per farne conoscere i contenuti che costituiscono comunque un patrimonio prezioso che l’Associazione ha creato e al quale, prima o poi, si darà il risalto che assolutamente merita…

Continueremo a volare alto, a sognare e…..a raccontare…..


QUEL FANTASTICO INCONTRO AD ALGHERO


Ci sono tanti ammalati di Parkinson ad Alghero?

Per la Associazione Parkinson Sassari nessun problema: cambia nome della sua ormai tradizionale “Giornata Sassarese” in “Giornata Catalana della malattia di Parkinson”, mette in macchina e pulmino i soci sassaresi ed i ricercatori del suo Ecosistema, e si sposta ad Alghero il 6 maggio 2017 per un convegno in occasione della Giornata Mondiale (che in realtà era il giorno 11 aprile, ma per motivi logistici si è dovuto spostare di un mese) nella bellissima e moderna sala di Lo Quarter.

E ciò che succede in sala ha veramente dello straordinario: ci si racconta agli amici di Alghero e ce n’è per tutti i gusti, dall’informazione a progetti scientifici innovativi, da musicoterapia a Qi Gong, da teatro a poesia, coro e gruppetto sonoro, e ricordi ad amici che non ci sono più. Tanta emozione e commozione.

Nella sala, gremita di tanti amici, molti devono rimanere in piedi pur di poter assistere a ciò che sta per iniziare, si intravede anche Arianna, la nostra “socia” più giovane, e salutiamo i felici genitori, Donatella ed Antonio, di Padria.

Dopo le parole introduttive del nostro presidente Franco Simula, ricordando i suoi due sogni, ovvero la sopravvivenza dell’ambulatorio Parkinson in Clinica Neurologica ed una sede definitiva per la associazione, la mattinata inizia con i saluti del sindaco di Alghero, dott. Mario Bruno, che augura alla comunità algherese di poter ripetere le importanti ed utili imprese della Parkinson Sassari, mentre il direttore sanitario della Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari, dott. Nicolino Orrù, sottolinea le intensioni dei vertici della Sanità Regionale di migliorare tutto il sistema assistenziale con delle reti che uniscano le realtà ospedalieri dei grandi centri con i presidi territoriali e che in questo senso andrà potenziato anche l’ambulatorio dei Disordini del Movimento della Neurologia dell’AOU di Sassari (che in questi anni ha seguito circa 2500 persone con oltre 18 000 visite ambulatoriali ma che attualmente subisce in pieno la crisi del sistema sanitario; nota del sottoscritto).

Dopo questi confortanti segnali dei rappresentanti di comunità e sanità, si passa alla presentazione del Progetto “Dimonios”, che vuole studiare e monitorare gli effetti della musicoterapia da diversi punti di vista, ed a tale proposito si rinnova il famoso Ecosistema del Parkinson a Sassari, come ama definire Prof. Pier Andrea Serra il gruppo di terapisti, medici, psicologi e scienziati, che accompagna da anni le attività della Parkinson Sassari. La scelta del nome Dimonios è presto spiegato: nostri amici, come Antonio, hanno spesso grosse difficoltà e non riescono a camminare perché bloccati; allora Anna the Voice Iattarelli insieme a Salvatore The Sound Faedda intonano la marcia della Brigata Sassari, la Dimonios appunto, e miracolosamente, Antonio riesce a camminare. Quindi questo nome appare molto appropriato per un progetto che vuole studiare i possibili effetti benefici della musica sul Parkinson.

La dott.ssa Annalisa Mambrini, che ormai da oltre un anno segue la Parkinson Sassari nelle sedute di movimento e danza terapia, presenta un video delle attività svolte e che ha ottenuto un enorme successo al convegno internazionale “Brain and Music” svoltosi recentemente a Sassari. Lo straordinario filmato del nostro PierGavino Cau illustra perfettamente l’effetto della musica sul Parkinson; nel video ci sono anche i nostri amici Oscar Iacomelli e Gianni Dessena che ci hanno recentemente lasciati e che verranno ancora ricordati più tardi quando Franco Simula legge “In memoria”. Dopo l’intervento di Annalisa Mambrini, la musicista e musicoterapista Adele Diana spiega cosa si intende per musicoterapia, e sorprendentemente non si sofferma su lunghe definizioni teoriche ma fa alzare la gremita sala e somministra subito una prima lezione pratica per il divertimento di tutti. Molto intuitivo!

Ora, come si intende studiare gli effetti della musica?

Certamente con le scale di valutazioni neurologiche per poter obiettivare eventuali cambiamenti durante e dopo il ciclo terapeutico. E certamente ci sarà la valutazione del tono dell’umore e della qualità di vita, affidato, come sempre, al nostro psicologo, dott. Giovanni Carpentras, responsabile del Servizio di Psicologia Clinica dell’AOU di Sassari.

Ma il progetto Dimonios va oltre e con l’aiuto delle logoterapiste dott.ssa Sofia Pinna e dott.ssa Pina Frau si prenderanno in esame sia la deglutizione sia la fonazione, due funzioni essenziali che spesso possono essere compromessi nel Parkinson e portare ad importanti disagi. Sofia Pinna impressiona i presenti quando presenta dei numeri: nella deglutizione sono coinvolti 6 nervi ed addirittura 35 muscoli che garantiscono circa 600 atti di deglutizione al giorno!

Il Parkinson è anche causato e comunque aggravato da processi infiammatori del sistema nervoso centrale, come ci racconta la microbiologa, dott.ssa Elisa Caggiu dell’Istituto di Microbiologia dell’Università di Sassari, che nel contesto del progetto Dimonios andrà a caccia di sentinelle dell’infiammazione, le cosiddette citochine.

Molto similmente procederà il tutor del progetto, Prof. Pier Andrea Serra, docente universitario del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Sassari, che invece si metterà sulle tracce della famigerata dopamina, la carenza della quale sta all’origine del Parkinson e che si suppone venga stimolata durante la musicoterapia migliorando pertanto le condizioni dei partecipanti.

Ecco, raccontato  il progetto Dimonios che ci accompagnerà per i prossimi 12-18 mesi.

Possiamo tranquillamente dire che tutte le attività della Parkinson Sassari e quindi anche dell’Ecosistema, prendono inizio con l’arrivo alcuni anni fa di Pinuccia Sanna della ASL di Sassari (nostro personaggio dell’anno 2014), che però si rivela da subito a molto di più che semplice fisioterapista perché grazie alla sua determinazione, i suoi suggerimenti e stimoli, fa marciare l’intero plotone della Parkinson Sassari. Purtroppo Pinuccia Sanna non può partecipare alla mattina catalana e quindi si dà la parola a Tiziana Citelli di Alghero che racconta il suo lavoro e le sue esperienze con le tecniche del Qi Gong e le propone alla comunità parkinsoniana per i comprovati benefici.

Ma ora entra in scena Lollo!

Lollo è un barbagianni e dobbiamo la sua presenza al convegno alla nostra amica Rosanna Casu che da diverso tempo si è avvicinata alla associazione “Occhi di falco e falconieri di Sardegna” di Monica Blu, inizialmente sicuramente per curiosità, ma poi Rosanna racconta che quando poggia il fantastico animale sul braccio, sparisce il Parkinson, e riferendosi a Prof. Pier Andrea Serra, esclama: “Mi faccio ogni volta il pieno di dopamina!

Mattinata terminata? Ma che, ora si entra nel vivo con le attività associative; ma prima si esibisce, grazie alla complicità di Caterina Cossu, il fantastico Coro di Usini con i suoi bellissimi costumi, ovviamente prima, a tema, con “Dimonios” e poi con “Deus ti salve Maria” e che viene salutato con una standing ovation.

Il sipario si apre sulla presentazione di una scenetta teatrale, molto ironica sulla realtà in sala d’attesa e la visita ambulatoriale. E qua i nostri amici vestono i panni di medico, infermiera, personale dell’accettazione, e pazienti (piuttosto impazienti!). La scenetta, ideata dalla bravissima Nicoletta Onida, che si diverte con il malinteso dello stesso nome del tram di Sassari ed un noto farmaco antiparkinson. Durante la presentazione il pubblico viene trascinato dalla riviera del corallo a Cinecittà: ma che Parkinsoniani, qui abbiamo a che fare con delle vere attrici ed eccezionali protagonisti: Margherita, Adelaide, Maria, Maria Luisa, Geminiano, Giuseppe, Salvatore, Peppino e Franco, sostenuti dalla nostra marescialla Dora Corveddu.

Dopo una nuova standing ovation si arriva al contributo musicale e Anna Iattarelli, Adelaide Sanna, e Salvatore Faedda accompagnano la meravigliosa voce di Vincenza Pulli insieme alla chitarra di Graziano Melis. Ennesima standing ovation!

Avendo ancora bene in mente la bella ed intensa serata insieme agli amici della Associazione Sinuaria Poetorum nella Biblioteca Universiatria di Piazza Fiume a Sassari nello scorso mese di marzo, il poeta Mario Marras dedica alla nostra Parkinson Sassari la poesia “Ma ca è chisthu Park?“, letta con grande passione dal collega poeta Antonello Bazzu.

Per concludere questa strepitosa mattinata ad Alghero, Dora Corveddu legge una toccante e bellissima poesia di Geminiano Bevitori, l’attesa, pubblicata di recente sul sito www.associazioneparkinsonsassari.it , e Peppino Achene legge la sua proclamazione della nascita della nostra Associazione del 2013: “Su piaghere debbo informare che Sa Associazione de Parkinson amusu fundadu“, inteso come buon augurio per i futuri lavori.

Da menzionare ancora l’importante presenza dei quattro soci fondatori della Parkinson Sassari Franco Delli, Peppino Achene, Piero Faedda e Graziella Manchia, e del nostro personaggio dell’anno 2016, lo scrittore e sceneggiatore Franco Enna, che ha dato inizio al laboratorio di teatro della Parkinson Sassari.

Durante la mattinata si menziona anche Antonio “Neuer” e sua madre Silvia, ricordando la Signora Giovanna di Alghero, purtroppo non presente, che ha fatto aprire gli occhi tanti anni fa: nonostante la grave malattia faceva lavoretti a maglia ed il tremore passava: la passione e l’interesse aveva la meglio sulla malattia. Da lei prende spunto la Parkinson Sassari di oggi.

Immensa gratitudine va a Cecilia Cuccureddu e Marco Baldina, i nostri “ganci” ad Alghero, ai quali dobbiamo la perfetta riuscita della organizzazione locale.

Un particolare ringraziamento va ovviamente al nostro fantastico ed insostituibile webmaster Gian Paolo Frau (nostro personaggio dell’anno 2015) che è sempre in prima linea per documentare i nostri eventi, recentemente accompagnato anche dal ‘cameraman’ Pier Gavino Cau.

Ci si saluta molto soddisfatti e pieni di nuovi stimoli ed idee. Si guarda con soddisfazione a ciò che è stato fatto negli ultimi anni e fiduciosi si pongono le basi per nuovi imprese e progetti.

L’Ecosistema del Parkinson a Sassari: un modello di buona sanità a basso costo e per tutti!

La trasferta della Parkinson Sassari si è rivelata molto azzeccata, una Giornata Parkinson memorabile con la complicità di tutti! Sicuramente si ritornerà ad Alghero; ma si sta pensando anche a prossime visite a Porto Torres ed Ittiri.

Chi sa, magari in un prossimo futuro, in cui le persone affette da malattia di Parkinson avranno l’opportunità di gestirsi decisamente meglio non solo a Sassari ma anche nei vari Centri del Nord Sardegna, la Parkinson Sassari potrebbe allora chiamarsi “Associazione Parkinson Logudorese”.

 

Kai Paulus


 

 

 

L’attesa di G.B.


Un clangore di battaglia
irrompe nell'immoto silenzio del mattino,
strinato dal furore del diverbio
dal verdetto già scritto.

Duellanti che si disprezzano.....
incrociano spade taglienti
per lenire le sofferenze
inflitte senza ragione a uno di loro.

Ciò... nella muta indifferenza del "volgo" ,
che non riconosce l'odiato disagio,
chiuso nel pregiudizio
che impone un inconscio distacco.

La "sofferenza" altrui impaurisce gli animi...
divaricando due mondi paralleli,
che inevitabilmente non si riconoscono .

E la richiesta di ascolto, venata dal dolore,
si perde nei meandri della retorica,
attenta solo a creare consensi da recita.

L'attesa di risposte lacera l'anima,
acuendo distanze che separano ....
mitigate solo dalla ferma volontà
ad non arrendersi alla bieca cecità del demone.

g.b.

 

Ciao Alex di Salvatore Faedda


Ciao Alex…!!! E’ così che simpaticamente mi salutavi quando casualmente le nostre strade si incrociavano: tu per andare al lavoro, io a passeggiare con mia moglie.

A te piaceva molto scherzare ma ti assicuro che quello di oggi (17 marzo 2017) è stato di pessimo gusto. Non dimenticherò mai lo squillo del cellulare di mia moglie proprio mentre transitavamo davanti al museo; era la nostra amica Dora che, con voce agitata e singhiozzante, diceva: “Gianni non è più con noi”.
Che dire…la nostra sofferenza, già provata dalla lunga degenza dell’amico Gianni, è aumentata a dismisura; ora il nostro cammino si svolge attorno alla bara con Gianni che riposa e i figli che non staccano gli occhi chiedendosi il perché di tutto questo. Nessuno, purtroppo, saprà mai dare una risposta.

Quando in associazione sono state distribuite le parti della commedia “Romeo e Giulietta 40 anni dopo” a te, amico caro, è stato affidato il ruolo di “Tebaldo”. L’hai sempre interpretato con grande maestria e, quando siamo andati in onda, gli applausi a scena aperta sono stati davvero eclatanti. Sempre nel contesto della commedia, hai saputo interpretare i ruoli degli assenti che ricoprivi egregiamente in loro sostituzione. Fra i tanti quella di Romeo, a mio avviso, è stata la parte che più ti si adattava, vuoi per l’imponenza, vuoi per la gestualità e la bravura che emanavi da tutti i pori.

Spesso, a causa della patologia, ti tremavano le mani; allora ti rivolgevi a me per capirne il senso ed il motivo di tanta sofferenza. Io cercavo di incoraggiarti anche se mi rendevo conto che ero poco credibile a causa della stessa patologia.

L’ultima volta che abbiamo avuto modo di sentirti, prima del ricovero, lamentavi un po’ di temperatura dovuta ad una banale influenza. Purtroppo sotto sotto la cenere covava il fuoco che, in poco tempo, ti ha portato via dai nostri occhi ma non dal nostro cuore.

Ciao Gianni ti vogliamo bene!

Salvatore Faedda


 

La vigilia di Natale di Salvatore Faedda


Era la vigilia di Natale di tanti anni fa ed io, poco più che dodicenne, lavoravo in un negozio di mobili in Via Rosello. Verso le ore 19,00 un signore distinto entrò nel negozio per acquistare delle brandine chiudibili con relativi materassi, a patto che la consegna venisse effettuata quella sera stessa.
Ahimè!!! Avevo già capito tutto perché quella consegna a domicilio avrei dovuto farla io.
Rassegnato per l’incombenza affidatami, caricai le brandine sulla testa e mi incamminai per via Grazia Deledda presso la residenza dell’acquirente.
A stento raggiunsi l’ultimo palazzo, suonai il campanello e, passando tra due ali di persone in festa, scaricai le brandine in camera da letto.
A 60 anni di distanza sono in grado di ricordare ed eventualmente suonare quella musica che, in quella determinata situazione, aveva arrecato tanta tristezza nel mio cuore.
Erano circa le 22,00 quando ripresi la via del ritorno passando per il ponte di Rosello. La strada era bagnata, non dalla pioggia, ma dalle mie lacrime che scendevano copiose a causa della rabbia e dell’umiliazione subita in una giornata così importante…!!! Praticamente mi sentivo misero nella miseria più misera.

Salvatore Faedda


 

Metella e il suo paradosso di Franco Simula


La giornata del 26 Novembre 2016 dedicata all’esame di eventuali progressi della ricerca sulla malattia di Parkinson è stata per molti versi speciale e indimenticabile.

Il presidente dell’Associazione, all’apertura del Convegno, ha introdotto il concetto “visionario” di “festa della malattia di Parkinson”. Festa come incontro, sostegno reciproco, solidarietà, come terapia complementare alla terapia farmacologica e anche come divertimento. Questo concetto è stato ripreso più volte dal dott. Paulus che, essendo neurologo non può che dispensare farmaci per una patologia sintomatica, ma è nel contempo uno dei più convinti sostenitori della terapia alternativa o complementare più nota come arti-terapia e cioè teatro-terapia, danza-movimento terapia, fisio-terapia, canto-terapia, disegno-terapia. L’atmosfera di festa che si respirava nell’aria ha finito col coinvolgere anche l’austero prof. Sechi che muovendosi nella sala con insolita disinvoltura ha rappresentato l’importanza della ricerca nel campo specifico della neurologia ma si è spinto a confidare ai presenti che la ricerca sarda, e quella sassarese in particolare, partecipa con altri gruppi stranieri a dei filoni di ricerca neurologica e su altre malattie dementigene all’avanguardia nel mondo. Il prof. Serra -ironico ma comunque fiducioso- ha raccontato che un progetto di ricerca sul sonno, giudicato eccellente dal Ministero, è rimasto senza finanziamento alcuno per mancanza di fondi. A parte questi doverosi rilievi, il clima che si respirava nella sala era di grande ottimismo e speranza.

Anche le persone a cui questo convegno era destinato, gli ammalati di Parkinson, hanno percepito in maniera quasi palpabile questa atmosfera di festa che è servita per alcuni come rafforzamento delle proprie convinzioni per altri come appropriazione cosciente di suggestioni che fanno gridare al “miracolo”. Ma allora è vero il “miracolo” di cui spesso parliamo un po’ per celia un po’ per autosuggestionarci.

Oggi, al convegno, se ne è accennato giusto per prendere le dovute distanze da fenomeni di suggestione personali o collettivi che non possono trovare ospitalità in quest’aula dove i ricercatori -da scienziati- hanno. parlato rigorosamente di fatti scientifici, evidenti, dimostrabili, ripetibili.

A fine mattinata, a conclusione di una giornata che era apparsa memorabile per tutti, e lo si capiva dallo stato d’animo lieto e festoso delle persone, tutte, incontro fra gli altri Metella e giusto per sentire una risposta scontata le chiedo:” come è stata la giornata? che impressione hai avuto”? La risposta di Metella è di quelle che ti “shockano” perché contemporaneamente appare spontanea, tenera, ingenua,

dolcissima ma anche sorprendente,quasi esplosiva, certamente paradossale. “Molto spesso mi sorprendo a ringraziare il destino per aver avuto la malattia di Parkinson”.

Ma davvero? E perché?

“Perché mi ha consentito di vivere una nuova vita, di conoscere tante persone meravigliose che in maniera e in misura diverse mi hanno aiutato a uscire dalla solitudine, a riacquistare fiducia in me stessa, ad aggirare il fantasma della depressione che a tratti compariva nella mia vita”.

Anche Franco dice che questo maledetto Parkinson -nonostante il fastidioso e incontrollabile tremore che gli tormenta e stanca entrambe le mani- tutto sommato gli ha permesso di ricuperare una vita diversa, più attiva mentalmente, vissuta con le nuove persone che ha avuto modo di conoscere e che -scherzando con lui- ne apprezzano l’humor, le scontrosità, ma anche i lampi di intelligenza e le schiette manifestazioni di affetto che dispensa ad ampie mani.

L’incontro di nuove persone, la condivisione delle sofferenze, il reciproco incoraggiamento sono solo alcuni elementi che contribuiscono a rendere anche la subdola malattia di Parkinson meno…”rapace infingardo”, meno…”nemigu”, meno…”idra a sette teste”, meno…”mostro”. Da combattere non solo con le medicine ma anche col movimento, col divertimento, con gli affetti.