Ciao Alex…!!! E’ così che simpaticamente mi salutavi quando casualmente le nostre strade si incrociavano: tu per andare al lavoro, io a passeggiare con mia moglie.
A te piaceva molto scherzare ma ti assicuro che quello di oggi (17 marzo 2017) è stato di pessimo gusto. Non dimenticherò mai lo squillo del cellulare di mia moglie proprio mentre transitavamo davanti al museo; era la nostra amica Dora che, con voce agitata e singhiozzante, diceva: “Gianni non è più con noi”.
Che dire…la nostra sofferenza, già provata dalla lunga degenza dell’amico Gianni, è aumentata a dismisura; ora il nostro cammino si svolge attorno alla bara con Gianni che riposa e i figli che non staccano gli occhi chiedendosi il perché di tutto questo. Nessuno, purtroppo, saprà mai dare una risposta.
Quando in associazione sono state distribuite le parti della commedia “Romeo e Giulietta 40 anni dopo” a te, amico caro, è stato affidato il ruolo di “Tebaldo”. L’hai sempre interpretato con grande maestria e, quando siamo andati in onda, gli applausi a scena aperta sono stati davvero eclatanti. Sempre nel contesto della commedia, hai saputo interpretare i ruoli degli assenti che ricoprivi egregiamente in loro sostituzione. Fra i tanti quella di Romeo, a mio avviso, è stata la parte che più ti si adattava, vuoi per l’imponenza, vuoi per la gestualità e la bravura che emanavi da tutti i pori.
Spesso, a causa della patologia, ti tremavano le mani; allora ti rivolgevi a me per capirne il senso ed il motivo di tanta sofferenza. Io cercavo di incoraggiarti anche se mi rendevo conto che ero poco credibile a causa della stessa patologia.
L’ultima volta che abbiamo avuto modo di sentirti, prima del ricovero, lamentavi un po’ di temperatura dovuta ad una banale influenza. Purtroppo sotto sotto la cenere covava il fuoco che, in poco tempo, ti ha portato via dai nostri occhi ma non dal nostro cuore.
Ciao Gianni ti vogliamo bene!
Salvatore Faedda
Tenerissimo