Volare si Può, Sognare si Deve!

CRONACA DELLA GIORNATA NUORESE di F. Simula


CRONACA della GIORNATA NUORESE di F. Simula

Dopo la cronaca di Geminiano esaustiva e ironica nel contempo
provo ad aggiungere le mie impressioni sulla giornata nuorese;
innanzitutto sotto il profilo meteorologico: bellissima e luminosissima
giornata di sole accompagnata da un leggero e gradevole venticello
che ha reso la giornata ideale per incontri all'aperto, nuove
conoscenze, scambi di opinioni a ruota libera fra i vari gruppi. Una
modalità di Convegno nuova, originale, gradevole. Non c'è uno solo
che parla e tutti gli altri che ascoltano ma il "nuovo convegno" è
connotato da tante persone che si incontrano a loro scelta e
piacimento anche guidati dal caso. Forse, per avere incontri ancora più
completi e proficui, potrebbe essere necessaria una pausa
programmata per consentire uno scambio formale delle "credenziali"
dei singoli gruppi.
Dicevo della bella giornata di sole: non era una giornata bella di sole
capitata a caso il giorno 13 maggio 2017 in coincidenza con il
centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima; no, niente di
tutto questo. La Presidente dell'Associazione Maria Grazia Mortara,
abbassando il tono della voce e nascondendo il labiale, mi ha
confidato che tutto era stato concordato col metereologo di turno che
aveva promesso formalmente una giornata splendida: e così è stato.
Presidente! avessimo saputo da prima di queste tue "entrature" con la
meteorologia e dintorni, ti avremmo consultato per un tuo intervento
sul tempo il giorno del nostro convegno catalano, celebrato il 6
Maggio 2017: invece, dopo una proficua mattinata nella sala congressi
de "Lo Quarter", ci è toccato subire una giornata uggiosa, umida,
mossa da un venticello fastidioso che... meglio sarebbe stato il sole di
Nuoro.
La mia personale giornata, oltre che dagli incontri con le associazioni
di Carbonia, costituita da meno di un anno, Siniscola, Fonni, è stata
calamitata da un signor Corona, che suonando magistralmente
l'armonica ci ha deliziato per oltre un'ora con le sue musiche. Era così
visibilmente compiaciuto dell'attenzione che alcuni di noi gli avevamo
dedicato da decidere di misurarsi con un brano tratto da una sinfonia
di Mozart: inarrivabile, bravissimo.
Io, che a tratti lo avevo accompagnato con la mia armonica
nell'esecuzione di alcune canzoncine semplici, mi ritirai in buon
ordine. Comunque se ci fossero stati anche dottor Paulus e Salvatore
Faedda, avremmo potuto mettere in piedi un quartetto sotto la guida
del signor Corona. Il quale ha accompagnato con la sua mini-armonica
anche alcune canzoni tipiche della Sardegna (No potho reposare etc.)
e persino il ballo sardo eseguito da un gruppo di parkinsoniani
improvvisato proveniente dai paesi vicini. E infine il pranzo, che ci ha
riuniti intorno ad alcuni tavoli già predisposti. Prosciutti, salami,
salsicce, pancetta già affettati e composti in singoli piatti, tutti ottimi,
facevano compagnia a formaggi altrettanto saporiti. Il tutto
accompagnato da squisito pane carasau ed ottimo vino. Lo spettacolo
riportava ad una di quelle tavolate "ecumeniche" da cui nessuno si
vuole alzare. Anche il signor Angelo Sanna, pur con le sue evidenti
difficoltà di deambulazione, ha voluto partecipare a questo gradevole
incontro che lo ha riportato con la memoria su luoghi in cui, da
giovane, aveva lavorato a lungo come perito agrario. E con l'aiuto or
dell'uno or dell'altro, siamo riusciti a rispondere positivamente a
Sergio - suo figlio - che ci aveva raccomandato di riportare a casa suo
padre sano e salvo. Accontentato anche Sergio. E infine di nuovo sul
pullmino. A ridere delle strallère di una Silvana scatenata come ci ha
raccontato egregiamente Geminiano.

 

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