Volare si Può, Sognare si Deve!

Autore archivio: assoparkss

Come conoscersi per caso di S. Faedda

E’ una calda mattina di luglio, esattamente sabato, e come al solito vado incontro a mia moglie che si trova dal parrucchiere. Ci incontriamo in via Roma all’altezza della facoltà di magistero e li ci fermiamo perché attendiamo l’arrivo di una nostra amica con la quale siamo d’accordo per bere un caffè insieme. Ad un certo punto una coppia di coniugi dal caratteristico accento continentale ci chiede se da quella postazione è facile raggiungere il Duomo di Sassari. Un attimo di riflessione e poi con gesti e parole diamo loro le indicazioni richieste. Dopo averci ringraziato e salutato i due turisti, tenendosi per mano come due ragazzini, si avviano in direzione della meta stabilita. Nel frattempo arriva la persona per la quale eravamo lì in attesa quando, improvvisamente, io e mia moglie guardandoci negli occhi con la solita intesa, decidiamo di accompagnarli. Con passo veloce li raggiungiamo e prospettiamo loro la nostra idea. Subito ci ringraziano per la bella proposta e ci presentiamo per consolidare la reciproca conoscenza: Paolo e Maria Grazia loro, Salvatore e Anna (io e mia moglie) e Annalisa la nostra amica. Durante il tragitto inizia la conoscenza di base, lei Lombarda e lui Emiliano prossimo alla pensione. Subito in lei ci colpisce il tono della voce: senza ombra di dubbio ci riporta a quella della nostra cara amica Tina di Oleggio che, guarda caso, le somiglia anche fisicamente. Terminata via Roma mostriamo loro con orgoglio la nostra bella “Piazza d’Italia” col maestoso monumento a Vittorio Emanuele II. Qui, a dire il vero, mi viene una strizza allo stomaco per via della sporcizia che regna attorno al monumento. Per smorzare questo disagio e per spostare lo sguardo in alto, mostriamo loro il palazzo della Provincia, il palazzo Giordano e i portici Crispo sino a raggiungere piazza Castello. Dopo aver fatto alcune foto ricordo riprendiamo il percorso lungo la via delle poste centrali sino ad imboccare la via Turritana che ci porta direttamente davanti al Duomo di San Nicola…la loro meta preferita. Data l’ora tarda (almeno per noi) e prima di far procedere loro la visita all’interno della chiesa, proponiamo un buon caffè che viene accettato con entusiasmo. Mentre siamo in attesa del caffè riprendiamo il discorso sulla loro destinazione e scopriamo che sono diretti a Stintino, nei pressi de “La Pelosa”, con alloggio in un “Bad and Breakfast”.
Dopo aver bevuto il caffè (rigorosamente pagato da loro) e consigliato alcuni locali dove apprezzare degli ottimi piatti, ci congediamo salutandoli con tanta simpatia e ripromettendoci di ritrovarci in un prossimo futuro.
Savatore Faedda

Vecchi ricordi di Salvatore Faedda

Questo che sto per raccontarvi è un vecchio ricordo che all’epoca mi divertiva moltissimo. Mi riferisco alle votazioni tra il 1950 e il 1960; la televisione era già nata e i primi comizi elettorali televisivi catturavano l’attenzione di tutti gli interessati.
Nel centro storico di Sassari, invece, e precisamente in via Ettore Pais, i comizi avvenivano dall’alto di due finestre poste una di fronte all’altra; due candidati di partito opposto, a gran voce, prospettavano i loro programmi con grande approvazione dei simpatizzanti reciproci. Le voci e gli applausi erano talmente alti tanto da sentirne l’eco sia in piazza demolizioni che in corso Vico.
Io, con un gruppo di coetanei detti “pizzinni pizzoni”, per arrecare disturbo ai manifestanti, creavamo delle piccole bombe di carburo e le facevamo esplodere nei momenti più impensati. Poi, con la scusa di nasconderci, ci rifugiavamo nei vicoletti limitrofi per vedere le donnine che, per poche lire, vendevano il loro corpo.
Le case che venivano utilizzate per quell’attività avevano due ingressi, uno per entrare ed uno per uscire, ed erano dotate di un comodo letto.
Quando in città arrivavano i militari, le vie di quel quartiere pullulavano sempre di gioventù in divisa…tanto nessuno li conosceva!!! E se qualcuno tentava di superare l’orario stabilito, bastava un fischio ed il malcapitato veniva preso a calci nel sedere.
Anche stavolta ho voluto rendervi partecipi dei miei ricordi di gioventù che, a dire il vero, sono tantissimi. Grazie per la vostra pazienza

Salvatore Faedda

Racconto di vita vissuta di Salvatore Faedda

La nostra vita è come un viaggio; a volte può essere interessante e fortunato altre volte…esattamente il contrario.
Ricordo con amarezza quando andammo ad abitare in via Gazometro. L’appartamento (si fa per dire) sito al piano terra di un vecchio stabile, al posto dei muri divisori aveva delle tende ricavate da vecchie lenzuola che separavano i pochi ambienti a disposizione.
In fondo al corridoio una piccola porta dava accesso ad un cortile con tanto di pergolato, le cui radici affondavano in un pozzo con passaggio d’acqua detta “dragunaia”. L’uva che vi cresceva non maturava mai ma, in compenso, i topi la facevano da padroni, soprattutto di notte perché potevano pascolare liberamente sul tetto della casa fatto di canne e masonite inchiodata.
Tutti i giorni una ventina di colombi che alloggiavano nelle casette di legno fatte da mio padre, davano inizio ad una nuova giornata con un tono di allegria. Nei periodi di crisi, per poter sbarcare il lunario, mia madre li cucinava e ce li presentava sotto un aspetto appetibile.
Purtroppo per noi questi volatili depositavano i loro escrementi nelle grondaie impedendo lo sfogo naturale dell’acqua piovana e, quando diluviava, allora l’acqua fuoriusciva dal pavimento della casa e, non era solo acqua…purtroppo…!!!
Considerate le condizioni della casa mio padre fece la domanda per ottenere una casa popolare. La commissione che fece le verifiche concordò che la casa non era abitabile e così decise di darci un buon punteggio per un appartamento nel quartiere popolare del “Latte Dolce”.
Quando andammo a vedere la nuova casa ci sembrò di vivere in un sogno; pensate…una vera casa tutta per noi. Ma come tutti i sogni anche il nostro svanì nel nulla. Poco prima della consegna delle chiavi, un signore di una certa importanza venne nel nostro tugurio, misurò con dovizia di particolari tutto l’interno e, alla fine, concluse che la casa non ci spettava perché quella era più che sufficiente per le nostre esigenze e per il numero delle persone (cinque figli più 2 genitori).
Lascio a voi la facoltà di immaginare la nostra delusione e la rabbia di mio padre per essere stato preso in giro in quel modo così umiliante.
Dopo qualche anno i miei genitori decisero di cambiar casa e di andare ad abitare in via Principessa Maria; finalmente tutti avevamo una camera con tanto di cucina abitale e bagno decente.
Quel tugurio, invece, fu affittato diverse volte e, tutte le persone che vi andarono ad abitare, ottennero una casa popolare nel quartiere del “Latte Dolce”. Come dire…chi non ha fortuna non si alzi presto!!!

Salvatore Faedda

I biglietti non vendibili di S. Faedda

Da qualche anno abito a “Carbonazzi” e sono molto felice perché reputo questo rione ben servito sotto tutti gli aspetti.
Per quanto riguarda il servizio tranviario non ci sono problemi anche perché, proprio di fronte a casa mia, si trova il capolinea di uno dei mezzi pubblici che segue il percorso giusto per le mie esigenze.
Sono molto previdente per cui, normalmente, ho sempre i biglietti in tasca per salire su qualsiasi mezzo dell’ A.T.P.
Qualche giorno fa, intorno alle 16,30, dovendo raggiungere gli amici parkinsoniani in un luogo piuttosto lontano dalla mia abitazione e, dato il gran caldo estivo, decido con mia moglie di prendere l’autobus che, guarda caso, faceva capolinea a pochi passi dal luogo d’incontro.
Poco prima di salire sul mezzo mia moglie controlla i biglietti a disposizione e…ironia della sorte, se ne ritrova solo uno. Io mi preoccupo ma lei, con tranquillità, mi dice che a bordo possiamo comprarne uno ad un prezzo più alto di quello normalmente in vendita nelle rivendite autorizzate. Poco male, penso io, qualche centesimo in più non rovinerà certo il nostro budget.
Una volta a bordo mi rivolgo all’autista per comprare il biglietto a noi mancante ma lui, tranquillamente, mi dice che i biglietti a bordo si possono vendere solo alle 7,00 del mattino e alle 22,00 di sera perché pare che, oltre quegli orari, i rivenditori ne hanno ostacolato la vendita per via del loro mancato guadagno.
Ho guardato in faccia mia moglie per vedere la sua reazione poi, rivolto all’autista, chiedo il senso di una tale decisione ribadendo che di certo ciò non agevolava chi si trovava nella condizione di dover viaggiare per un qualsiasi imprevisto.
Comunque, a rischio di fare una brutta figura, sono rimasto a bordo e sono arrivato a destinazione a costo zero.
Salvatore Faedda

Elezioni Consiglio Direttivo – Precisazioni

Sassari 4 Luglio 2016

In prosecuzione della fase elettorale sospesa il 28 Giugno u.s. si è riunito il Collegio elettorale presso il salone parrocchiale Don Bosco nelle persone del sig. Mura Gianuario, presidente, Dessena Gianni e Salaris Margherita, scrutatori.

Dopo aver verificato il numero dei votanti e il numero delle schede risultavano:

SCHEDE VALIDE n° 65 (sessantacinque)

SCHEDE BIANCHE n°2 (due)

SCHEDE NULLE n° 1 (una)

Dallo spoglio e dal successivo riconteggio risultano essere state attribuite le seguenti preferenze:

1) SIMULA FRANCO…………………………………………..voti 44 (quarantaquattro);

2) CORVEDDU DORA………………………………………….voti 32 (trentadue);

3) MARRAS FRANCA………………………………………….voti 27 (ventisette);

4) SALARIS MARGHERITA…………………………………voti 27 (ventisette);

5) MAROGNA TONINO……………………………………….voti 25 (venticinque);

6) ACHENE PEPPINO…………………………………………..voti 17 (diciassette);

7) DESSENA GIANNI…………………………………………..voti 16 (sedici);

8) SANNA ADELAIDE………………………………………….voti 12 (dodici);

9) MURA GIANUARIO…………………………………………voti 8 (otto);

10) SOTGIU JOLE………………………………………………..voti 7 (sette);

11) DELLI FRANCO……………………………………………..voti 6 (sei);

12) PAULUS KAI………………………………………………….voti 6 (sei);

13) ENNA FRANCO……………………………………………..voti 5 (cinque);

14) FAEDDA SALVATORE……………………………………voti 5 (cinque);

15) GAVINI MARINA…………………………………………..voti 5 (cinque);

16) DELOGU ANTONIO……………………………………….voti 3 (tre);

17) SINI GIANNI………………………………………………….voti 3 (tre);

18) BALDINU VINCENZO……………………………………voti 2 (due);

19) MANCHIA GRAZIELLA…………………………………voti 1 (uno)

Concluse le operazioni di verifica, il Presidente dichiara valide le elezioni e chiude la fase elettorale.

Il Presidente del Seggio Gianuario Mura

Precisazioni sulle elezioni:

1) Non possiamo che prendere atto della decisione del Dott. Paulus di non accettare incarichi all’interno degli organi dirigenti. Riteniamo, invece, di poter fare pieno affidamento sulla sua disponibilità a ricoprire il ruolo di Referente medico-scientifico, con la passione e la competenza che lo contraddistinguono.

2) Voto sullo statuto. Dopo la lettura, all’atto della votazione del documento il presidente ha chiesto chi era favorevole: si sono sollevate tante mani; alla richiesta se ci fossero dei contrari non si è levata nessuna mano; alla richiesta se ci fossero astenuti non si è levata nessuna mano: conseguentemente lo Statuto è risultato approvato all’unanimità, come è prassi in qualsiasi assemblea.

3) Come emerge dal verbale redatto dal Presidente del seggio Gianuario Mura risultano DUE schede bianche e UNA scheda nulla.

 

Carissimo Direttivo di Kai Paulus

Carissimo Direttivo,
vorrei ringraziarvi tutti, siete stati fantastici! Ciò che avete creato a Sassari per il bene delle persone affette da Parkinson ed i loro familiari in tutti questi anni è incredibile. Ve l’ho raccontato in tante occasioni, che l’idea di costituire una associazione a Sassari risale a oltre quindici anni fa, e sin da quando ho iniziato a lavorare per il Centro Parkinson della Clinica Neurologica ho riconosciuto l’evidenza che un medico da solo non potrà mai farcela per gestire i tanti aspetti da considerare nel mondo del Parkinson. L’inizio non era facile: io ero inesperto e non incontravo persone disposte ad iniziare con me quella avventura. Poi ho conosciuto Franco Delli, con cui ci siamo subito capiti, e si è formato un primo gruppetto di persone volenterose; eravamo troppo pochi per iniziare qualcosa a Sassari e così abbiamo aderito all’ASAMPA di Cagliari, che allora rappresentava l’unica associazione per Parkinsoniani in tutta la Sardegna. Sono seguite avventurose partecipazioni a convegni, quali quella di Villacidro (che potete leggere nella rubrica ‘L’Associazione’) fino ad arrivare nel 2009 al famoso convegno organizzato da noi in una Camera di Commercio gremita dove abbiamo per la prima volta esposte le nostre idee su cosa era possibile fare e cosa volevamo costruire a Sassari. Un anno dopo, lasciata l’utile esperienza all’ASAMPA, Franco ed io abbiamo tentato di stare sui nostri propri piedi aderendo, forse un po’ ingenuamente, alla Giornata Parkinson Nazionale invitando tutti gli interessati in un’aula universitaria piuttosto angusta. L’esito di quel nostro primo, non glorioso passo potete trovare nella rubrica ‘I Convegni’ ed il titolo è tutto un programma: “Prima Giornata Parkinson: per iniziare un fiasco”. Ma non siamo rimasti troppo delusi e così abbiamo proseguito nel cercare di realizzare il nostro sogno. Ben presto si sono uniti a noi i nostri amici Graziella Manchia, Piero Faedda e Peppino Achene; da subito eravamo in piena sintonia e pertanto le fondamenta della attuale Parkinson Sassari erano finalmente poste; sono seguite altre Giornate Nazionali con sempre crescente partecipazione fino alla inevitabile iscrizione come Onlus tre anni fa; il resto è storia attuale e la conoscete bene. Quello che impressiona in questa storia è, di come noi, ignari assolutamente di come organizzare una associazione, siamo gradualmente arrivati ad una associazione che può offrire tanti servizi ed attività, grazie all’arrivo di amici essenziali quali Pinuccia Sanna, Iole Sotgiu, Francesco Enna, e recentemente, Annalisa Mambrini, ma che si propone anche per la ricerca scientifica (basta leggere “Agli amici della nostra Parkinson Sassari” dove ho elencato solo quelle attività associative attualmente in corso, un numero veramente impressionante!). E’ stato un percorso utile a tutti, soddisfacente e molto gratificante; siamo cresciuti insieme. Per ultimo, grazie al fantastico lavoro di Gian Paolo Frau (so che lui non vuole, ma io continuo a lodarlo) la nostra Parkinson Sassari è entrata in Internet dove ha trovato una piattaforma per discussioni, informazioni e dove può raccontare se stessa, e tramite cui si è fatta conoscere ad un pubblico molto vasto. Ed infine, l’associazione ha avuto la fortuna di partecipare anche per due volte alla Giornata Mondiale del Parkinson. In tutti questi anni abbiamo trovato nella Clinica Neurologica (oggi UOC Neurologia) e nella Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari degli autentici alleati che ci hanno sostenuto e garantito molto spazio di espressione ed azione.
Quando abbiamo iniziato, non potevamo minimamente immaginare di arrivare a tanto con la nostra filosofia che si può vincere la malattia e non si deve mai mollare (ecco il nostro motto: Volare si può, Sognare si deve!) ed affrontando tutte le iniziative cercando di trovare un sorriso, cercando di divertirsi.
Tutto questo rimarrà indimenticabile e vi ringrazio veramente di cuore!
Ora, il mio saluto va al nuovo direttivo appena eletto che inizierà presto i lavori. Ci si potrebbe domandare: ma in che cosa la nostra Parkinson Sassari può ancora crescere? Il nuovo direttivo non parte svantaggiata dopo tutto quello che è riuscito a fare quello uscente?
Di cose da fare ci sono ovviamente tantissime, prima di tutte quella completare l’opera: trovare una sede propria per tutte le attività e migliorare la raccolta fondi per ottimizzare i servizi, per potersi permettere magari un mezzo per accompagnare le persone, e per creare opportunità di lavoro per varie figure professionali che possono essere utili alla nostra causa, e tante altre cose ancora. Poi, a mio avviso il nuovo direttivo non parte affatto svantaggiato: le persone, che si sono ora resi disponibili a “dirigere i lavori” per i quali siamo chiamati tutti a collaborare, si trovano già da alcuni anni nel nostro gruppo, sono stimati, e conoscono bene l’esperienza passata ma anche le esigenze e le sfide future. Sono molto fiducioso che anche in avanti, e forse anche meglio, la persona ammalata di Parkinson ed i suoi familiari, possano trovare: punto di riferimento, aiuto, assistenza e presa in carico globale, ma soprattutto Amici, nella Associazione Parkinson Sassari.
Grazie per tutto quello che abbiamo vissuto insieme.
In bocca al lupo per tutto quello che ci attende.
Forza Pares.
Volare si può, Sognare si deve.
Sempre.

Risultato delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Associazione Parkinson Sassari

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ASSOCIAZIONE PARKINSON SASSARI ONLUS

ASSEMBLEA GENERALE

Il giorno 28 giugno 2016,martedi, alle ore 16, nei locali attigui alla Chiesa di S. Giovanni Bosco, si è tenuta l’Assemblea Generale dei soci, per prendere in esame ed eventualmente approvare le seguenti voci previste nell’O.d.G.

1) Lettura e approvazione del Nuovo Statuto

2) Elezione del nuovo Consiglio Direttivo

Durante la lettura dello Statuto sono stati fatti rilievi (P. Achene) inerenti le modalità di votazione; sono emerse due “visioni” differenti dal momento che lo Statuto non tratta specificamente questo argomento:

1) lista breve predisposta sulla base della disponibilità dei singoli candidati al cui interno attribuire un massimo di cinque preferenze;

2) lista contenente i nominativi di tutti i soci iscritti al cui interno attribuire non oltre cinque preferenze: è prevalsa la tesi N° 1 con la possibilità di inserire nuovi nominativi in calce alla lista.

Conclusa la lettura il testo è stato posto in votazione e APPROVATO ALL’ UNANIMITA’

Alla controprova sono risultati contrari: zero ; astenuti : zero.


Si è proceduto quindi all’Elezione del Consiglio Direttivo – del Collegio dei Revisori dei Conti – del Collegio dei Probiviri.

I votanti sono stati 65 (comprese…6.deleghe)

DOPO LO SCRUTINIO HANNO OTTENUTO VOTI:

CONSIGLIO DIRETTIVO

1) Simula Franco                  voti 42

2) Corveddu Dora                 voti 32

3) Marogna Tonino               voti 27

4) Marras Franca                 voti 27

5) Salaris Margherita           voti 25

6) Achene Peppino              voti 17

7) Dessena Gianni              voti 16

Collegio Revisori dei Conti

1) Sanna Adelaide              voti 12

2) Sotgiu Jole                      voti  7

3) Mura Gianuario               voti  7

Collegio Probiviri

1) Delli Franco                    voti  6

2) Paulus Kai                      voti  6

3) Enna Franco                  voti  5

Hanno ottenuto voti: Faedda Salvatore 5 – Gavini Marina 5 – Delogu Antonio 4 – Sini Gianni 3 – Baldinu Vincenzo 2 – Manchia Graziella 1 – Stacca Gavino 1

Fatta salva la riserva connessa ad eventuali ricorsi ( da presentare al Presidente neo – eletto entro il 15 luglio 2016) sulla regolarità delle votazioni e sulla regolarità dello scrutinio, il Nuovo Consiglio Direttivo si riserva di assumere le sue funzioni formali non appena entrerà in possesso dei documenti basilari dell’Associazione di cui al momento non si conosce traccia alcuna (conto consuntivo – quaderno dei verbali – Banca presso cui è allocato il Conto Corrente dell’Associazione – Intestazione del Conto Corrente-Nominativo/i del/dei possessori del Bancomat)

Nella prima Riunione Informale del Nuovo Consiglio – che si terrà Lunedì 4 Luglio 2016 nel locale sito sarà predisposta una lettera “ufficiale”da inviare a tutti i vecchi dirigenti, e per conoscenza al dott. Paulus, perché nella comune solidarietà e per il bene e la crescita dell’Associazione, ci aiutino a dipanare la matassa nonostante i ripetuti solleciti che hanno avuto soltanto risposte evasive.

Sassari 28 Giugno 2016

Il Presidente

Franco Simula

 

S.O.S. Ecosistema di Peppino Achene

Una volta si moriva prima di arrivare a vecchiaia. Agli occhi di un bambino, un nonno dall’aria appisolata e spenta, dalla voce flebile, appariva vecchio decrepito anche se in buona età.

Oggi viviamo più  a lungo, infatti, nel giro di qualche decennio, grazie ai progressi della medicina, tutto è cambiato. Un cinquantenne è considerato giovane, è ricco di energia ed inventiva e vive in un mondo sempre più progredito che gli assicura un certo benessere economico e quindi, il soddisfacimento dei bisogni. Tutto ciò è sicuramente vantaggioso per la salute. Malgrado ciò, in una società avviata verso il culto della tecnica, qualcosa non funziona perché, nonostante i passi avanti compiuti dalla medicina e i progressi delle terapie farmacologiche, oggi, siamo colpiti dalle malattie molto più che in passato. Quanto più s’invecchia, tanto più ci si scontra con problematiche che ci fanno sentire deboli e indifesi. Non esiste, credo, alcuna pillola che possa assicurare serenità e fiducia. Anche il medico si è trasformato, col tempo, in uno specialista freddo e meccanizzato che, spesso, si deve scontrare con i problemi delle aziende ospedaliere, per cui, è sempre più raro  trovare un dottore paziente nell’ascoltare chi talvolta, ha più bisogno di conforto ed incoraggiamento che di ricette. Tutto ciò, soprattutto nelle persone anziane affette da particolari patologie, determina una sofferenza interiore che spinge verso una sensazione di solitudine e abbandono.

A volte capita però, la fortuna di imbattere in specialisti ricchi di umanità, capaci di entrare in sintonia col paziente che gli sta di fronte che, in questa maniera, non si sente più alla deriva e ritrova la fiducia e la speranza. Questo fatto diventa ancora più importante se, al suo impegno, alla sua serietà professionale, si unisce quella di altri specialisti che collaborano creando un “ecosistema” in grado di offrire al paziente tutto ciò di cui ha necessità per vivere con fiducia la propria vita, sia pure, con le difficoltà imposte dalla malattia.

È necessario, quindi, adoperarsi per far si che i risultati raggiunti non vengano vanificati, ma semmai rafforzati ed intensificati.

 

Peppino Achene, Tissi 23 maggio 2016

I fogli ritrovati….. di Dora Corveddu

Oggi , mentre rovistavo tra le carte di un mio cassetto, lo sguardo mi è caduto su dei fogli che non ricordavo di possedere. La scritta iniziale, in grassetto, mi ha fatto immediatamente capire di che si trattava e mi ha riportata indietro al giorno in cui abbiamo appreso, in una sala del Palazzo della Provincia, dove si teneva un convegno sulla malattia di Parkinson, la notizia della nascita del primo nucleo dell’Associazione PARKINSON.  Da quel giorno è passato un po’ di tempo ed il numero degli iscritti è notevolmente aumentato…… Il gruppo che si è  costituito ha dato vita ad una serie di iniziative ed attività che hanno coinvolto il numero, sempre crescente, dei pazienti e dei loro familiari ed ha favorito la socializzazione, il divertimento e la condivisione delle esperienze di vita che ognuno vive con e a causa della malattia………

volentieri ripropongo il contenuto dei due fogli ritrovati , non senza rivolgere il mio ringraziamento a chi ha dato vita a quella nuova creatura che ora diventa sempre più grande ed importante per noi tutti…… Grazie, Dora…

 

Amus su piaghere de bos informare

S’Associazione de su PARKINSON semus resessidos a fundare

Custa est istada fundada chin unu solu iscopu

Pro essere utile a tottu.

Si cherimus chi s’Associazione potat funzionare

Tottu devimus collaborare.

Benide tottu a bos tesserare

Pius semus e pius fazile est a s’iscopu arrivare.

Sa quota est modesta, indispensabile pro incominzare

Solu bindighi euros ( euro 15 ) b’hat de pagare.

S’adesione ostra est netzessaria pro dimostrare

Ch’est istadu giustu de la fundare.

Si poi b’hat caschunu c’hat ideas de coltivare

Las fettada presente, no si devet birgonzare..

Umpare est possibile faghelas fruttare.

 

Sassari, 30 Novembre 2013

L’Associazione “malattia del PARKINSON”

 

Traduzione

Con piacere vi vogliamo informare

Che siamo riusciti a fondare l’associazione del Parkinson.

Questa è stata fondata con un solo scopo:

essere utile a tutti.

Se vogliamo che l’Associazione possa funzionare

Dobbiamo collaborare tutti.

La quota, modesta, indispensabile per iniziare

È di soli quindici euro .

L’adesione di tutti è fondamentale per dimostrare

Che è stato giusto fondare l’Associazione.

Se poi c’è qualcuno che ha qualche idea da presentare,

Non si deve vergognare….

insieme sarà possibile poterla realizzare.

 

Sassari 30 novembre 2013

L’Associazione  “malattia del Parkinson”

Comunicazione di assemblea generale dei soci

Comunicazione

Si informano soci e simpatizzanti dell’Associazione Parkinson Sassari che il giorno 28 giugno 2016, nel salone attiguo alla chiesa di San Giovanni Bosco, alle ore 16,00 si terrà l’assemblea generale dei soci, per procedere all’esame del seguente o.d.g.

1. Nomina Presidente dell’assemblea.

2. Esame ed approvazione del nuovo statuto dell’Associazione.

3. Elezione del Consiglio Direttivo.

4. Elezione del Collegio dei Sindaci e Revisori dei conti.

5. Elezione del Collegio dei Probi Viri.

6. Spoglio e proclamazione degli eletti.

Coloro che fossero disponibili a dedicare tempo ed energie per la conduzione del Consiglio Direttivo e dei due Collegi indicati nell’ o.d.g. possono comunicare la loro disponibilità al Web Master Gian Paolo Frau che avrà cura di riferire all’assemblea….

e-mail: gianpaolo@associazioneparkinsonsassari.it

Sassari 19/06/16