Volare si Può, Sognare si Deve!

Cultura

18° CONVEGNO PARKINSON di Giannella COSSI

Cari amici Park, sabato 3 sono tornata a casa esausta ,ma felice. Felice per il successo veramente straordinario del Convegno e pervasa da una tempesta di emozioni.

Io posso testimoniare quanto l’Associazione ci ha regalato in questo quasi decennio : un impegno nel sociale ,sottraendoci al dialogo deprimente con le proprie patologie anche gravi ,ma soprattutto facendoci il dono inaspettato di nuove, autentiche amicizie.

La collaborazione con i soci fondatori, presenti in aula ,ha consentito al nuovo gruppo dirigente di trasformarci in una Associazione di volontariato, regolarmente iscritta al Registro Generale Regionale e alla Consulta Comunale .

Su ispirazione ed incoraggiamento del dott.Paulus e il sostegno del prof Serra abbiamo intrapreso tutta una serie di attività e iniziative creando un “ecosistema” basato sull’apporto volontario di esperti che ci hanno seguito negli anni. Voglio ricordare con affetto e riconoscenza Pinuccia Sanna che per otto anni ci ha dedicato le sue competenze, Annalisa Mambrini, e di volta in volta i dirigenti scolastici che ci hanno ospitato per lunghi periodi come Patrizia Mercuri e Laura Piga; abbiamo avuto sostegno da alcuni politici con qualche finanziamento, della Fondazione di Sardegna e degli organi di stampa che hanno condiviso le nostre battaglie.

Io sono testimone dell’impegno profuso sin dall’inizio dal nostro generoso webmaster Gianpaolo, che ha creato il sito e lo ha collegato a facebook , della straordinaria abnegazione di Tonino Marogna per tutte le necessità pratiche, della simpatica capacità di Adelaide nello stabilire contatti utili, dello spirito di collaborazione e presenza significativa di Dora e Giuseppe, delle generose intuizioni di Laura Piga.

Tutti siamo stati coinvolti, chi come Anna Iattarelli sul piano amministrativo, o il caro Paolo Marogna per il bilancio e i suoi scritti, Geminiano con le sue bellissime poesie, il caro Tore con la sua fisarmonica e i ricordi della vecchia Sassari, Assunta con i suoi deliziosi “cardinali”. Ma ciascuno di noi ha dato il suo contributo.

Il Convegno del 3 dicembre ha rappresentato una svolta : la brillante relazione della nuova presidente Dora Corveddu ha illustrato le nostre attività ad un pubblico attento e partecipe; sono stati molto interessanti gli interventi degli esperti previsti .

La presenza del sindaco Nanni Campus e dell’assessora Arru, ai quali dobbiamo la realizzazione del “sogno” di una sede, è stato per noi il coronamento di una bellissima giornata, con tanti ospiti graditi come i rappresentanti di altre associazioni Park della Sardegna e della nostra amica Ermelinda Delogu, presidente della Commissione disabilità del Comune di Sassari.

Si apre ora una nuova stagione : ci attendono delle sfide importanti che comportano il consolidamento dei risultati già ottenuti e il raggiungimento di obiettivi più avanzati.

Tutto questo sarà possibile se continueremo a coltivare lo spirito di unione e solidarietà che ci ha sempre accompagnati.

Chiudo ora con un dolcissimo ricordo agli amici scomparsi che ci guardano dalle stelle e, sotto la guida del nostro caro Fabrizio, cantano con noi.

18° GIORNATA SASSARESE DELLA MALATTIA DI PARKINSON di Kai S. Paulus

Abbiamo superato il periodo di restrizioni sociosanitarie a causa della pandemia del covid-19 grazie al coro virtuale ed alla ginnastica in streaming, a tante videoconferenze con l’Università di Sassari e con associazioni Parkinson nazionali (vedi anche I parkinsoniani più; social; ai tempi del virus; dalla Nuova Sardegna del 29 aprile 2020).

La locandina dell’evento creata da Gian Paolo Frau

Ma ora era necessario di tornare in presenza con il nostro tradizionale appuntamento annuale e l’abbiamo fatto sabato scorso, 3 dicembre 2022, con la 18° edizione della Giornata Sassarese della malattia di Parkinson che vedeva la nostra Associazione Parkinson Sassari ODV e l’Ambulatorio dei Disordini del Movimento della ASL Sassari uniti all’Università degli Studi ed all’AOU di Sassari, per riferire sullo stato dell’arte della diagnosi e trattamento della malattia di Parkinson, e per presentare nuovi progetti scientifici da realizzare nei prossimi mesi.

Arrivando in Piazza Italia alle ore 8,00 ammirando, come sempre, il magnifico Palazzo della Provincia.

Nella sala Angioy del bellissimo Palazzo di Provincia che in passato ci aveva ospitato già più volte (vedi la memorabile , per la quale è stato coniato il nostro motto “Volare si può…”) la mattinata è stata iniziata con la consueta apertura del presidente della nostra Associazione Parkinson Sassari, questa volta rappresentata da una comprensibilmente emozionata Dora Corveddu,

La nostra presidente Dora Corveddu (con Gian Paolo Frau impegnato)

che nella sua introduzione ha ripercorso le tappe di un anno associativo 2022 intenso, ricordando le attività continue delle prove del coro con le esibizioni in occasione della Giornata Mondiale della Malattia di Alzheimer, ospite dell’AMAS, ed il fantastico concerto al Cineteatro Astra in Viale Cossiga, la visita della mostra itinerante a Nuoro “La malattia di Parkinson in Immagini” con le voci di Lella Costa e Claudio Bisio, fino al Beach Park, le divertenti discese al mare di Platamona durante l’estate rese possibili grazie alla donazione del minibus Mercedes a 9 posti, e per concludere la realizzazione del sogno della nostra Park Sassari: la consegna di un locale tutto nostro in via Ardara, dove all’inizio del nuovo anno si potranno svolgere tutte le attività riabilitative, ricreative e ludiche (vedi anche Relazione della Presidente al convegno sulla malattia di Parkinson SS 3 dicembre 2022).

La logopedista dott.ssa Pina Frau e Prof. Pier Andrea Serra

La parte scientifica è inizialmente moderata da prof. Pier Andrea Serra, Prorettore della terza missione dell’Università degli Studi di Sassari, nonché amico di lunga data della Park Sassari, che introduce i lavori rivolgendosi al pubblico in sala lodando il lavoro pluriennale della nostra associazione, che, specialmente con il sapiente utilizzo delle moderne tecnologie ed opportunità offerte dalla rete internet, si collocherebbe, secondo il docente universitario, all’apice delle comunità sociali essendo avanti anticipando le linee guida europee, ed esempio per le nuove generazioni che faticherebbero invece a fruttare al meglio le tecnologie per la loro crescita.

Allora Prof. Serra cede la parola alla prima relatrice, la logopedista dott.ssa Pina Frau (ASL Nuoro) che spiega i meccanismi della deglutizione, il suo malfunzionamento la disfagia, e le strategie per migliorare quell’importante disturbo e per evitare conseguenze drammatiche quali il soffocamento e la polmonite ab ingestis. Durante l’animata discussione la specialista accenna alla famosa manovra di Heimlich, che, eseguita da persone esperte può rappresentare un salvavita, ma attenendosi alle indicazioni di una adeguata alimentazione eviterebbe tale rischiosa manovra.

La presidente Dora Corveddu saluta il Sindaco di Sassari, Nanni Campus, insieme all’Assessora al Patrimonio del Comune di Sassari, Rosanna Arru

In prima fila seguono attentamente il convegno il Sindaco di Sassari dott. Nanni Campus e l’assessora al Patrimonio, dott.ssa Rosanna Arru, che a questo punto porgono, visibilmente toccati dalle tante emozioni, il loro saluto ai presenti.

Alcuni momenti dell’intervento del Sindaco di Sassari, Nanni Campus

Lo psichiatra dott. Paolo Milia

Prende, quindi, la parola lo psichiatra dott. Paolo Milia, nuovo ‘acquisto’ della ASL Sassari come responsabile del Servizio per le dipendenze patologiche, che guida i partecipanti attraverso un affascinante racconto, guarnito di tanti riferimenti alla mitologia greca ed alla storia della medicina, verso la difficile accettazione della malattia, e verso la non meno difficile comunicazione, sia tra familiari che tra medico e paziente.

Il nostro “Anton Park”

 

 

 

 

Nel mentre il nostro Coro “Volare si può” si sta preparando, chiede di poter parlare il nostro ‘fac totum’ Antonello Soro e racconta pubblicamente la sua storia drammatica, che da parkinsoniano giovane ha perso il lavoro a causa della malattia e comprensibilmente non poteva accettare il rapace infingardissimo, finché un giorno non si è fatto una chiacchierata con Dora Corveddu che lo ha convinto ad avvicinarsi alla nostra associazione. Da allora sarebbe rinato, ed ora, se gli viene qualche dubbio, parlerebbe con Dora, chiamerebbe ‘FrankSimula, oppure chiederebbe al dj Fabrizio Sanna una bella canzone. Una intensa testimonianza di accettazione e di vita.

(continua con 18° GIORNATA SASSARESE DELLA MALATTIA DI PARKINSON (2)

Impressioni dal convegno

18° GIORNATA SASSARESE DELLA MALATTIA DI PARKINSON di Kai S. Paulus (2)

(seguito di 18° GIORNATA SASSARESE DELLA MALATTIA DI PARKINSON)

Si prosegue con un divertente intermezzo musicale del nostro Coro “Volare si può” con due canzoni (Savitri e Non so parlar d’amore) dirette dal nostro maestro Fabrizio Sanna, che coinvolgono tutta la sala.

Ermelinda Delogu

A questo punto interviene Ermelinda Delogu, presidente della Commissione Disabilità del Comune di Sassari, che da diversi anni segue la nostra Park Sassari e puntualizza che la nostra associazione si distingue dalle altre associazioni, tutte attive ed utilissime, per il modo di operare coinvolgendo ammalati e familiari allo stesso modo e procedendo con sempre nuove idee e progetti.

I nostri moderatori, da sinistra, dott. Salvatore Tanca e Prof. Pier Andrea Serra

Dopo tante lodi ed emozioni si torna alla parte scientifica con la moderazione di dott. Salvatore Tanca, neurologo al Poliambulatorio della ASL Sassari, che dà la parola alla prof.ssa Lucia Cugusi, docente di Scienze motorie dell’Università di Sassari, e che la nostra associazione ha già potuto apprezzare durante una interessantissima videoconferenza nel marzo 2021 (vedi ATTIVITA’ MOTORIA NEL PARKINSON; videoconferenza con la dott.ssa Lucia Cugusi).

La professoressa si era già fatta un nome nella comunità parkinsoniana, da quando, allora lavorando a Cagliari, aveva

Prof.ssa Lucia Cugusi

realizzato dei progetti innovativi sul nordic walking e sul ballo sardo. Ora si presenta al nostro pubblico per un nuovo progetto, questa volta all’insegna dello sport. Infatti, l’idea della docente dell’Ateneo sassarese comprende diverse discipline tutte da attuare all’aperto, quali vela, trekking, kajak e surf.

Al rumoreggiare in sala la professoressa risponde subito che le attività saranno seguite da una numerosa equipe di istruttori specializzati in disabilità, e che non si deve vincere nessuna gara ma solo divertirsi. L’obiettivo sarà di presentare delle opportunità sportive che si possono svolgere nel Sassarese e valutare quanto queste attività possano avere dei benefici sul Parkinson. Il testimonial di questo progetto sarà il comico nerd sardo Nicola Virdis; e ci si dà appuntamento per il 3 febbraio 2023 con tutti gli istruttori e volontari.

I quattro fantastici relatori, da sinistra: Pina Frau, Paolo Milia, Elenia Mainiero, Lucia Cugusi.

 

Infine, sale in cattedra la nostra fisioterapista, dott.ssa Elenia Mainiero, che da alcuni anni segue il nostro gruppo avendo iniziato proprio durante il lockdown con la ginnastica online, molto seguita dalla nostra comunità (vedi anche GINNASTICA VIRTUALE CON ELENIA MAINIERO). La dott.ssa Mainiero puntualizza i principi della riabilitazione nel Parkinson, che sarà sempre il fulcro anche nelle future attività della nostra associazione nella nuova casa Park.

Graditissimi ospiti, da sinistra: Cecilia Cuccureddu e Marco Balbina (Alghero) e Graziana Pisanu e Giampiera Deiana (Nuoro)

Durante il convegno erano presenti in sala anche i presidenti dell’Associazione Parkinson Alghero, Cecilia Cuccureddu e Marco Balbina, e dell’Associazione Parkinson Nuoro, Gianpiera Deiana, seguita da un volto gruppo di amici nuoresi; sono stati salutati anche i rappresentanti della cooperativa VOSMA con il presidente Corrado Ughi, che hanno reso possibile il nostro Beach Park a Platamona, e Annalisa Mambrini che nella nuova casa Park riprenderà la sua danza e movimento terapia.

La sala Angioy durante il convegno

Sono stati onorati anche con un caloroso applauso i precedenti presidenti Franco Delli, insieme agli altri soci fondatori Graziella Manchia, Piero Faedda e Peppino Achene, ed il predecessore di Dora Corveddu, Franco Simula, che con oggi vede realizzato anche il suo ultimo sogno parkinsoniano, quello della sede tutta nostra per cui si è speso tantissimo durante la sua presidenza (vedi anche 18° CONVEGNO SASSARESE della MALATTIA di PARKINSON di Franco Simula).

La Giornata Sassarese del Parkinson svolge al termine con la consueta premiazione del Personaggio dell’anno, che questa volta va meritatissimamente al maestro Fabrizio Sanna, non in piena forma appena reduce da un viaggio che lo ha portato dal caldo del deserto di Sharm-El-Sheik alle fredde rive del Reno ad Oberhausen (Germania), lui che ha traghettato la nostra Park Sassari durante il lockdown attraverso le restrizioni sociali con il Coro Virtuale (vedi anche IL CORO (VIRTUALE) DI FABRIZIO SANNA), e che con il nostro Coro “Volare si può” ha creato un efficace biglietto da visita della nostra associazione.

And the winner is… FABRIZIO SANNA !

L’evento non può che chiudere con due canzoni del vasto repertorio del coro “Volare si può” diretto dal personaggio dell’anno 2022 Fabrizio Sanna.

Cosa aggiungere, carissima presidente Dora Corveddu? Credo niente. E’ stato un ottimo evento con tutti i partecipanti soddisfattissimi. Un grazie speciale va al nostro webmaster Gian Paolo Frau che ha reso possibile lo svolgimento tecnologico di questa formidabile Giornata Parkinson.

E quindi: buona la prima (post-covid).

Ed ora avanti tutta per i prossimi traguardi, quali l’apertura della nuova sede, la ripresa di attività come teatro e ballo sardo, ed il progetto Ploaghe (fisioterapia a piccoli gruppi nei locali della Fondazione San Giovanni Battista).

Volare si può, sognare si deve!

Relazione della Presidente al convegno sulla malattia di Parkinson SS 3 dicembre 2022

Buongiorno a tutti. Sono Dora Corveddu ed ho il piacere e l’onore di rappresentare l’Associazione Parkinson Sassari.

Porgo il mio saluto a tutti, signore e signori, alle spettabili autorità presenti in sala, ai nostri graditi relatori e a tutti i parkinsoniani , alle loro famiglie ed ai caregivers……….

Come consuetudine in questo periodo dell’anno siamo soliti incontrarci per ragionare del Parkinson , della sua gravità e delle sue infinite sfaccettature che stringono quasi in una morsa coloro che ne sono affetti.

Per due lunghi anni questa consuetudine si è interrotta a causa dell’isolamento resosi necessario per la diffusione della pandemia da Covid 19 e conseguente lockdown: periodo durissimo, spesso drammatico, che ha interrotto tutti gli incontri in presenza e di conseguenza annullato gli effetti benefici che lo stare insieme aveva prodotto.

Ma la nostra Associazione non si è fatta scoraggiare, anzi ha attivato le attività virtuali su piattaforma per lezioni di fisioterapia con la dott.ssa Elenia Mainiero ed incontri col Coro “Volaresi Può “,guidato dal Maestro Fabrizio Sanna. Tutto questo è stato realizzato grazie alla generosità dei contributi della Fondazione di Sardegna.

Non per tutti è stato facile accostarsi ai mezzi informatici, ma la perseveranza e la determinazione dei nostri parkinsoniani ha fatto sì che si riuscisse a praticare queste attività virtuali e con grande soddisfazione.

Ora finalmente torniamo ad incontrarci ed oggi a celebrare la nostra Giornata Sassarese del Parkinson in presenza; è sempre un’occasione importante per ascoltare gli importanti contributi dei relatori presenti in sala che hanno accolto l’invito del Responsabile scientifico, il dott. Kai Paulus , che gestisce da anni l’ambulatorio del Parkinson e dei Disordini del Movimento, presso il Poliambulatorio ATS Sardegna ed è il neurologo di riferimento per la maggior parte dei parkinsoniani che afferiscono alla nostra Associazione. Momento significativo per coloro che sono presenti in questa sala sarà il dibattito e lo spazio dedicato agli interventi del pubblico in sala.

Abbiamo imparato tanto in questi incontri a carattere scientifico perchè negli anni tanti illustri specialisti ci hanno raccontato il Parkinson, ce ne hanno spiegato l’eziologia, gli effetti sul cervello umano, i sintomi e l’evoluzione, hanno fornito spiegazioni e chiarimenti sui molteplici aspetti attraverso i quali la malattia si manifesta , subdolamente si insinua nel corpo e nell’anima e si modifica nel tempo fino a creare condizioni spesso devastanti tra tremori convulsi , rigidità incoercibili, pericolosa instabilità posturale, blocchi motori e freezing che portano a rovinose cadute con conseguenze facilmente immaginabili

Per tutte queste manifestazioni patologiche non sono sufficienti i farmaci che vengono prescritti e dosati, ma sono solo sintomatici; pertanto sono necessari altri interventi: le artiterapie o terapie complementari quali la Fisioterapia, il Canto Corale, Danza-movimento-terapia, teatroterapia che sono stati e sono sempre praticati e, sebbene non arrestino la malattia, generano dopamina e consentono di migliorare , almeno in parte, la vita quotidiana.

E per questo la vita associativa rappresenta un irrinunciabile sostegno contro la solitudine e l’isolamento e pone anche un argine alla depressione, allo sconforto di coloro che, ammalati e caregiver , devono convivere con la malattia.

Molto è stato fatto in questi anni e , nonostante i vari condizionamenti, abbiamo portato avanti sia varie attività di riabilitazione, ma anche visite guidate a carattere culturale, incontri conviviali e momenti importantissimi di aggregazione.

Nel corso dell’anno 2022 sono riprese le attività con la fisioterapia in presenza e , per coloro che non possono raggiungere la scuola che ci ospita, l’Istituto Europa, si è data la possibilità di seguire l’attività online. L’obiettivo dell’attività riabilitativa consiste nella ricerca di strategie volte al raggiungimento di un maggior grado di autonomia e soprattutto di condivisione e piacere di stare insieme .

Abbiamo ripreso anche le lezioni di Canto Corale che aiuta la socializzazione e migliora la memoria e l’umore.

A tal proposito abbiamo organizzato una indimenticabile serata musicale, presso il Teatro Astra, in cui si è esibito il Coro “Volare si Può” il Coro dei bambini “ Piccole Note” della Scuola del nostro Maestro di Canto la partecipazione della nota cantante Maria Luisa Congiu, graditissima ospite della serata.

Ancora abbiamo partecipato alla serata in cui si sono esibiti tutti gli allievi del maestro Fabrizio Sanna e successivamente il nostro coro è stato invitato al Convegno organizzato dall’Associazione Alzheimer

Ancora nel corso di tutto il 2022 è stato realizzato un progetto di

orto-giardino naturale “ in collaborazione con l’UTE, che si è rivelato importante occasione di aggregazione, contatto curativo con la natura e riabilitazione psico-motoria.

A giugno abbiamo organizzato un viaggio a Nuoro , al Museo Etnografico, dove l’Associazione Parkinson di Nuoro ha ospitato l’allestimento di una mostra itinerante per tutta l’Italia , una esposizione di quadri “parlanti “ sul tema “ gli ammalati di Parkinson si raccontano“ le cui voci narranti erano gli artisti Lella Costa e Claudio Bisio. L’evento è stato molto importante e significativo perchè ha consentito ai nostri parkinsoniani di confrontarsi con storie ed esperienze simili. Abbiamo concluso la giornata presso un agriturismo della zona dove abbiamo consumato un lauto pranzo

Ora non posso non fare riferimento alla relazione nella quale l’allora presidente, prof Franco Simula, durante la 17° Giornata sassarese del Parkinson nel 2019, lamentò la scarsa attenzione delle istituzioni cittadine, il Comune in particolare, e, ripetendo più volte il nostro moto “ Volare si può, sognare si deve”, rivendicava il diritto dell’Associazione e dei nostri ammalati ad avere una sede a nostra completa disposizione. Questo sogno è stato accarezzato per circa 10 anni e mai realizzato fino allo scorso anno . “lo spazio è per noi terapia” sussurrava e spesso ripeteva a gran voce Franco Simula.

Ma in questo 2022 quel sogno si è finalmente realizzato, grazie al sig. Sindaco e all’amministrazione comunale ed in particolare alla sensibilità dell’Assessora al patrimonio Rosanna Arru ed alla solerte collaborazione degli ingegneri Mongili e Sini che portano avanti, fin dalla scorsa primavera, le pratiche per l’affidamento di una scuola dell’infanzia dismessa alla nostra associazione. Stanno per iniziare i lavori di ristrutturazione e di adeguamento di questo spazio che sarà per noi “terapia”, diventerà la nostra Casa Park, e ci consentirà anche di ampliare le proposte riabilitative e riprendere quelle che per motivi logistici abbiamo rinviato. E sarà grazie alla nostra amministrazione comunale se potremo godere per l’intera giornata e tutti i giorni della nostra casa comune, dove condivideremo attività riabilitative, ma anche momenti di leggerezza.

Ma il 2022 non ci ha portato solo la nostra futura sede, ci ha consentito anche , grazie ad una cospicua donazione da parte di anonimi, l’acquisto di un mezzo di trasporto per 9 posti.

Mi piace anche sottolineare che la scorsa estate, grazie alla nostra AutoPark, come è stata definita , diversi parkinsoniani hanno avuto la gioia di tornare al mare e di vivere bellissime giornate al sole , in acqua, all’aria aperta ed in piacevole e allegra compagnia .

Dobbiamo anche per questo ringraziare l’amministrazione comunale che ha destinato alle persone disabili, nella spiaggia della Rotonda, a Platamona, uno spazio organizzato e gestito dalla Cooperativa Vosma i cui assistenti si sono rivelati preziosi nell’accudimento, oserei dire, dei nostri parkinsoniani. Noi speriamo di ritrovare in spiaggia , nel prossimo anno, le stesse persone che con tanta dedizione hanno accompagnato le nostre giornate.

La prossima occasione d’incontro sarà l’inaugurazione della nostra futura casa comune , la Casa Park, alla quale siete invitati tutti, ma proprio tutti

Sassari 3 dicembre 2022

presso i locali della Provincia di Sassari

La Presidente

Dora Corveddu

18° CONVEGNO SASSARESE della MALATTIA di PARKINSON di Franco Simula

Sabato 3 Dicembre è stata una giornata allegra e gioiosa, in cui si percepiva che il “passaggio del deserto” della Pandemia è arrivato quasi alla fine. Persino Dora era diversa: particolarmente ispirata ed estroversa pareva non avere più alcun problema di salute, il tono della voce più autorevole di sempre, l’eloquio più fluente e disinvolto: insomma l’Associazione aveva “guarito” anche la Presidente.
In effetti la giornata di ieri ha segnato un passaggio di consegne tra presidente uscente e nuova presidenza, manifestando un entusiasmo tutto nuovo che ha fatto e fa bene a tutti.
Si realizzava così quello che per noi è stato finora uno dei nostri “sogni”: il primo realizzato, fin dalla nascita dell’associazione, era quello di avere un ambulatorio con uno specialista neurologo dedicato ai malati di Parkinson, perché la AOU, allora, non garantiva la continuità della diagnosi e cura dei pazienti, con attese interminabili e chiusura per i mesi estivi, costringendo i malati al ricovero in clinica o al Pronto Soccorso, con spese economiche e umane rilevanti. E’ stata la nostra prima battaglia: dall’Ufficio Relazioni col Pubblico alle manifestazioni con interviste e pubblicazione sulla stampa, alla presa di contatto con gli allora vertici della Sanità, D’Urso e Moirano, che, vedendo lontano, hanno ascoltato le nostre richieste. Finalmente nel 2018 ne scaturisce una Convenzione fra ATS e AOU, che verrà successivamente resa stabile con l’istituzione di un Ambulatorio dedicato ai malati di Parkinson e la presenza di un neurologo di riferimento stabilizzato a tempo indeterminato, il dottor Paulus, da vent’anni specialista nei disordini del movimento.
Oggi, dunque, si realizza il secondo sogno: la sede dove poterci garantire le “terapie complementari” o artiterapie, fondamentali in una malattia progressiva e degenerativa.
La presenza del sindaco e dell’assessora Arru ha rappresentato il coronamento della giornata: un segno concreto del dialogo con le istituzioni che hanno mantenuto fede all’impegno preso dando alla nostra Associazione una sede, in via Ardara, già in fase di ristrutturazione, dove poter praticare quelle terapie che nel Parkinson affiancano e potenziano le terapie farmacologiche.
Nel corso della giornata si sono susseguite delle interessanti relazioni sotto l’attenta guida del dottor Tanca: brillanti la dottoressa Frau, la dottoressa Cugusi e il dottor Milia, oltre alla nostra Elenia; molto gradita la presenza dei Presidenti delle associazioni Parkinson di Nuoro ed Alghero, e l’amichevole presenza della Presidente della Commissione disabilità, Ermelinda Delogu.
Coinvolgente e commovente la testimonianza del nostro prezioso amico Antonello Soro.
Tutto questo è stato reso possibile dal forte senso di amicizia e solidarietà che unisce CasaPark, dove è fondamentale il contributo di tutti indistintamente, ciascuno secondo le proprie capacità e competenze, nell’obiettivo del consolidamento dei risultati ottenuti e di ulteriori mete da raggiungere.

Volare si può, sognare si deve.

RIABILITAZIONE E DANZA di Annalisa Mambrini

tempio greco

 

(seguito di COLONNA DEL PARKINSON: LA RIABILITAZIONE, e preceduto da LA RIABILITAZIONE NEL TEMPIO DEL PARKINSON di Pinuccia Sanna, dalla serie del Tempio Greco iniziata con LE SEI COLONNE DEL PARKINSON)

 

La danza … Il farmaco per anima e corpo che fa bene ad ogni età.

Che ballare fa bene io ne sono convinta!!!!

Da sempre interessata al lavoro corporeo ho integrato l‘interesse con l’esperienza prima educativa e poi ho approfondito l‘utilizzo del lavoro corporeo in campo riabilitativo e sanitario. Durante tutto il mio percorso di formazione ho avuto modo di studiare vari tipi di danza da quella accademica alla danza movimento terapia, sperimentando in prima persona i benefici.

PERCHE’ LA DANZA????

La danza insieme alla musica, all‘arte, ecc., rientra tra le terapie non farmacologiche. Attraverso la DANZA le persone con malattia di Parkinson (M.P.) possono scoprire che la loro condizione non dà solo limiti ma anche possibilità. Nella DANZA gran parte dell’impegno è finalizzato a far apparire naturale e facile ciò che invece è estremamente difficile.

Una delle più grandi sfide per le persone con M.P. è di cominciare volontariamente il movimento.

È la decisione a muoversi che è la più compromessa e non è la capacità di eseguire effettivamente l‘azione. LA DANZA aumenta la consapevolezza di essere un’unità in cui tutte le parti del corpo sono nello spazio. Rafforza quelle vie di contatto del cervello oppure ne crea di nuove, utilizzando modalità di accesso diverse: È’ lo stesso fenomeno che si verifica nelle persone che soffrono di balbuzie quando cantano smettono di balbettare. Questo approccio terapeutico mette i componenti del gruppo nelle condizioni di riscoprire schemi di movimento che la malattia ha contribuito a cancellare in un contesto ricco sia di facilitazioni e di emozioni.

Annalisa Mambrini interviene sulla Danza e Movimento Terapia nella memorabile “Giornata Catalana della Malattia di Parkinson” ad Alghero nel maggio 2017 (in fondo l’allora presidente Franco Simula)

La base della Danza è il ritmo … L’essenza della Danza è la gioia. Il segreto è nel RITMO.

Tutte le persone con M.P. lamentano una riduzione della velocità del cammino e anche in alcuni casi un severo impedimento rappresentato dal fenomeno del Freezing. Camminare ascoltando un ritmo determina un aumento della velocità e della lunghezza del passo. La MUSICA stimola il movimento, reso più fluido dalle note musicali, allenta le tensioni, le rigidità muscolari, facilita gli stati di rilassamento e riduce gli stati d’ ansia e depressivi. E’ un linguaggio universale accessibile a tutti che porta a muoversi liberamente, risvegliando le capacità motorie ancora presenti nelle persone anche dopo molti anni di malattia.

Annalisa Mambrini prende la parola durante la “Giornata Sassarese della malattia di Parkinson” nel novembre 2015.

Tutto questo ho avuto la possibilità di metterlo in pratica con il gruppo dell‘Associazione Parkinson Sassari. Nel 2015 è nato un laboratorio permanente di Danza movimento terapia (DMT), fino al 2020, con lo scopo di contribuire al percorso riabilitativo attraverso l’uso della Musica, della Danza e del processo creativo, per favorire la scoperta delle capacità espressive e per riattivare le funzioni deficitarie. Abbiamo sperimentato come i corpi rigidi si scioglievano con le note della musica e come i passi incerti diventavano più sicuri e curati nel ballo finale. Ad ogni incontro, gli Amici dell‘Associazione arrivavano alcuni con le stampelle, altri con passi instabili, tremore, difficoltà ad alzarsi dalla sedia, ma dopo la fase del riscaldamento e consapevolezza corporea, fondamentale per questa patologia, e soprattutto durante la danza finale (sirtaki, tango, valzer ecc.), come per magia, abbandonavano le stampelle, l’ equilibrio si adattava ai passi di danza e al ritmo degli altri e in alcuni casi (ricordo la cara Josè) si alzavano dalla carrozzina per il piacere di danzare. Tremori, incertezze, instabilità si fondevano al ritmo della musica in un‘armonica danza. Sorprendente e direi anche commuovente!!!!!!!!

Quindi posso concludere dicendo che la DMT sembra essere un approccio molto utile alla Malattia di Parkinson poiché è capace di far dimenticare alle persone con P. di essere malati e permette loro di esprimersi liberamente e di andare oltre quei limiti che la consapevolezza di essere malati fa sembrare insuperabili.

Annalisa Mambrini

PARKINSON E VIRUS: NUOVE CONFERME di Kai S. Paulus

Da molti anni siamo a caccia di virus insieme a Prof. Leonardo Sechi ed i suoi collaboratori dell’Istituto di Microbiologia e Virologia dell’Università di Sassari, ed a dicembre dello scorso anno abbiamo iniziato una nuova ricerca per studiare eventuali interazioni tra virus e batteri con la patogenesi del Parkinson (vedi LA MALATTIA DI PARKINSON E L’HERPES VIRUS).

Proprio oggi, a meno di un anno, sono usciti i risultati del nostro lavoro, pubblicati stamattina dalla rivista scientifica internazionale International Journal of Molecular Sciences.

Abbiamo prelevato campioni di sangue a 100 persone seguite dall’ambulatorio dei disordini del movimento del Poliambulatorio della ASL Sassari che successivamente sono stati analizzati dalla dott.ssa Somaye Jasemi e lo staff di Prof. Leonardo Sechi.

Anche se l’eziologia del Parkinson non è ancora ben compresa, pare che infezioni virali e batteriche contribuiscano alla patogenesi della malattia. E’ stato suggerito che alterazioni gastrointestinali osservati in persone con Parkinson possono derivare da una alterazione, disbiosi, della flora gastrointestinale (vedi PARKINSON E MICROBIOTA, ed anche IL RUOLO DEL MICROBIOTA NEL PARKINSON), il microbioma, che comporta il deposito di aggregati di alfa-sinucleina ed un peptide prodotto dai batteri intestinali, il “curli”, coinvolto in adesioni di superficie, invasioni cellulari e la formazioni di biofilm, lo strato protettivo delle mucose. Questo prodotto batterico, il “curli”, può favorire l’aggregazione alfa-sinucleina attraverso l’attivazione del sistema immunitario, a causa di un processo infiammatorio cronico. Gli aggregati di alfa-sinucleina migrano negli anni dall’intestino attraverso il nervo vago fin dentro il cervello, dove, secondo la teoria dell’origine intestinale della malattia di Parkinson, darebbero il via al processo patologico cerebrale.

Il nostro studio ha evidenziato una elevata reazione al curli ed al virus del herpes simplex confermando il coinvolgimento della flora gastrointestinale nella patogenesi della malattia di Parkinson. Gli autori della ricerca sottolineano che, nonostante il riguardevole risultato che conferma la co-responsabilità del microbiota nello sviluppo del Parkinson, ci vorranno ulteriori studi per definire i risultati e per poi individuare possibili cure.

Un anno fa la nostra Associazione Parkinson Sassari e l’Istituto di Microbiologia dell’Università di Sassari hanno disegnato questo studio che in meno di un anno è stato concluso con la pubblicazione dei risultati su una prestigiosa rivista scientifica, per sottolineare la serietà e concretezza della nostra Parkinson Sassari e le sue partnership scientifiche.

L’articolo è stato pubblicato stamattina; sarà una pura coincidenza, ma oggi è la Giornata Nazionale della malattia di Parkinson.

Ci tengo davvero tanto a ringraziare Roberta Carfagna, Giuseppina Chessa, Maria Grazia Demartis e Rosa Simula, del laboratorio analisi della Ematologia del Poliambulatorio della ASL Sassari, le fantastiche fate, che senza la loro entusiastica collaborazione questa ricerca non sarebbe stata possibile.

COLONNA DEL PARKINSON: LA RIABILITAZIONE di Kai S. Paulus

tempio greco

 

(seguito di COLONNA DEL PARKINSON: TERAPIE AVANZATE)

 

Con il tema della riabilitazione stiamo entrando nel vivo delle attività della nostra Associazione Parkinson Sassari: ginnastica, fisioterapia, musicoterapia ed arte-terapia rappresentano sin dalla fondazione della nostra associazione la colonna portante, la spina dorsale delle attività globali del gruppo e che permettono, oltre alle attività fisiche, anche la socializzazione ed il divertimento.

La malattia di Parkinson, essendo principalmente un “disordine del movimento” che comprende le note disabilità quali tremore, rallentamento motorio, rigidità ed instabilità posturale, andrà contrastata ovviamente con il movimento, l’esercizio e le attività.

Sostanzialmente si distinguono due forme di riabilitazione:

  1. tradizionale, neuromotoria, incentrata su coordinazione, equilibrio, forza e tono muscolare, di cui ogni persona affetta da Parkinson non può fare a meno;
  2. complementare e non convenzionale, che con tante strategie (arte-terapia, musica, teatro, videogiochi, realtà virtuale, ecc.) cerca di coinvolgere la persona in percorsi divertenti che hanno come traguardo gli stessi obiettivi fisici della riabilitazione classica, ma che comprendono anche gli aspetti ludici e sociali

La nostra Palestra (con Pinuccia Sanna)

Nella riabilitazione neuromotoria del Parkinson si si lavora sulle varie problematiche motorie, quali passaggi posturali, postura, equilibrio e marcia, con diverse strategie che vanno dallo stretching ad esercizi di rafforzamento muscolare ed equilibrio statico-dinamico; queste strategie riabilitative sono mirate al miglioramento delle autonomie funzionali, dell’equilibrio e della deambulazione. (vedi anche LA RIABILITAZIONE NELLA MALATTIA DI PARKINSON)

Nella nostra Park Sassari siamo abituati di fare questi esercizi in gruppo per divertirci e per favorire lo stare insieme.

 

Gioia e divertimento con la riabilitazione complementare

La riabilitazione complementare è molto variegata e si può scegliere tra tantissime discipline come il ballo, il canto, la recitazione, attività sportive (trekking, nordic walking, vela, ecc.), arti marziali (pugilato, thai chi, ecc.) fino ad attività ludiche e ricreative (passeggiate, gite, giochi di società e da tavolo, ecc.). (vedi anche ADELE E SOFIA, e QUEL FANTASTICO INCONTRO AD ALGHERO)

La Park Sassari attualmente sta offrendo la ginnastica e fisioterapia, sempre collettive, che promuovono ovviamente il movimento e l’equilibrio, ed il coro, perché con il canto preveniamo, o miglioriamo, l’espressione verbale e la deglutizione, ma anche, badate bene, la postura e l’equilibrio.

In realtà esiste un terzo tipo di riabilitazione rappresentato dai videogiochi, gli exergames (giochi esercizio) che abbiamo scoperto durante il lockdown nel 2020. I videogiochi sono vantaggiosi per chi non può muoversi da casa, e quindi, collegandosi con rete tramite le diverse piattaforme, ci si può esercitare e giocare anche con amici collegati tramite internet: si abbatte la noia e ci si tiene in forma divertendosi senza uscire di casa. (vedi anche CONGELATI A TRADIMENTO: NON CI SIAMO (ANCORA), e CONGELATI A TRADIMENTO: QUALCOSA SI MUOVE)

Gli “exergames”: esercizio e divertimento a casa

 

Come si può evincere dagli articoli del nostro Tempio, il denominatore comune di tutte le attività proposte è sì il movimento, ma anche, ed aggiungo: soprattutto, la socializzazione, favorendo il lavoro di gruppo agevolando il contatto interindividuale, la comunicazione, e lo scambio di informazioni, sensazioni ed emozioni. Nella società moderna con la riduzione del movimento, e quindi della mobilità, si perdono i propri ruoli, familiari ma anche sociali; invece, nella comunità associativa e riabilitativa ognuno/a è importante ed ha il proprio ruolo, ci si diverte e tutti insieme lavorano per ridurre le limitazioni fisiche aiutandosi a vicenda.

 

(segue con LA RIABILITAZIONE NEL TEMPIO DEL PARKINSON di Pinuccia Sanna)

LA RIABILITAZIONE NEL TEMPIO DEL PARKINSON di Pinuccia Sanna

tempio greco

(seguito di COLONNA DEL PARKINSON: LA RIABILITAZIONE, della serie del Tempio Greco iniziata con LE SEI COLONNE DEL PARKINSON)

 

 

Quel pomeriggio di 8 anni fa, filtrava una luce a strisce nella palestra della scuola media n. 3, era troppo grande per raccogliere i miei pensieri, la vidi comunque stanca, immaginando i tanti ragazzi e ragazze che là dentro liberano o nascondono le loro fragilità emotive.

Mi resi subito conto che dovevo lasciare il passo ad altro: entravano lentamente “gli altri ragazzi”, uno diverso dall’altro, chi con lo sguardo rivolto nel vuoto, chi curioso di contenere fisicamente lo spazio intorno a sè e chi sorridente e sornione sostenuto dal familiare. Mi colpì subito un particolare: nessuno aveva un ausilio! Li scrutavo uno per uno e senza conoscere i loro nomi, vidi subito le loro vite, ne capii la fatica che divenne mia quando improvvisamente entrò Antonio.

Un momento della nostra palestra insieme a Pinuccia Sanna

Impossibile dimenticare quella sorta di “cesto” dentro il quale era adagiato. Che faccio? Me lo chiesi per un interminabile secondo, e mentre “tutti” loro vacillavano, vacillavo anch’io con tutto “il mio sapere, la mia esperienza!” Antonio divenne il mio filo conduttore e da quel momento decisi che in tutti gli esercizi, tutti, dico tutti, ognuno di loro, dovevano riconoscere forme, consistenze, posizioni con l’aiuto dei propri gesti. Sapevo che tutto ciò era una esplorazione alla cieca, che interrogandosi sul significato delle sensazioni sarebbe stata una strada in salita. Ma io ero andata dal gruppo, che ho avuto l’onore di conoscere, senza pianificare alcun risultato, ma disegnavo obiettivi, speranze, consapevolezza del se.

Non ebbi dubbi nel provare, sostituendo i circuiti interrotti, ricostruendo le connessioni tra parti del corpo e loro rappresentazioni cerebrali, un comportamento motorio e un tentativo d’integrazione dell’informazione.

Sono entrata dentro di loro, dentro le loro paure, dentro il loro dolore, e abbiamo iniziato a camminare insieme, a fermarci insieme, a soffrire insieme anche quando il tono austero della mia voce sembrava preludere per un qualsiasi rimprovero!

Pinuccia Sanna viene premiata dal primo presidente della Park Sassari, Franco Delli, come primo Personaggio dell’anno della nostra associazione nel 2014

Io insieme a loro ho accarezzato un sogno: restituire tenerezza, dignità e determinazione.

Per me ogni palestra che abbiamo conosciuto era nel mio progetto riabilitativo, la loro casa e come tale abbiamo dato colore all’equilibrio mancante, alla rigidità, al freezing, ai cambi posturali.

Abbiamo perso molte persone nel nostro cammino ed ogni vuoto ci dava la forza per scoprire nuove strategie, nuove sfide, perché  in riabilitazione, quella in cui ho sempre creduto, non esiste una tecnica che risolve i problemi, non esiste qualcosa di magico che porta miracoli, c’è e resterà sempre la responsabilità di un processo, di un percorso riabilitativo che mette al centro la persona, tutte quelle persone che negli anni hanno arricchito il mio cuore, mi hanno fatto crescere umanamente e professionalmente. Mi è rimasta la speranza che il mio contributo non sia stato inutile ma abbia lasciato in tutti voi la forza di dire: “comunque sia io ce la farò!”.

Pinuccia Sanna

(segue RIABILITAZIONE E DANZA di Annalisa Mambrini)