Volare si Può, Sognare si Deve!

LA RIABILITAZIONE NEL TEMPIO DEL PARKINSON di Pinuccia Sanna

tempio greco

(seguito di COLONNA DEL PARKINSON: LA RIABILITAZIONE, della serie del Tempio Greco iniziata con LE SEI COLONNE DEL PARKINSON)

 

 

Quel pomeriggio di 8 anni fa, filtrava una luce a strisce nella palestra della scuola media n. 3, era troppo grande per raccogliere i miei pensieri, la vidi comunque stanca, immaginando i tanti ragazzi e ragazze che là dentro liberano o nascondono le loro fragilità emotive.

Mi resi subito conto che dovevo lasciare il passo ad altro: entravano lentamente “gli altri ragazzi”, uno diverso dall’altro, chi con lo sguardo rivolto nel vuoto, chi curioso di contenere fisicamente lo spazio intorno a sè e chi sorridente e sornione sostenuto dal familiare. Mi colpì subito un particolare: nessuno aveva un ausilio! Li scrutavo uno per uno e senza conoscere i loro nomi, vidi subito le loro vite, ne capii la fatica che divenne mia quando improvvisamente entrò Antonio.

Un momento della nostra palestra insieme a Pinuccia Sanna

Impossibile dimenticare quella sorta di “cesto” dentro il quale era adagiato. Che faccio? Me lo chiesi per un interminabile secondo, e mentre “tutti” loro vacillavano, vacillavo anch’io con tutto “il mio sapere, la mia esperienza!” Antonio divenne il mio filo conduttore e da quel momento decisi che in tutti gli esercizi, tutti, dico tutti, ognuno di loro, dovevano riconoscere forme, consistenze, posizioni con l’aiuto dei propri gesti. Sapevo che tutto ciò era una esplorazione alla cieca, che interrogandosi sul significato delle sensazioni sarebbe stata una strada in salita. Ma io ero andata dal gruppo, che ho avuto l’onore di conoscere, senza pianificare alcun risultato, ma disegnavo obiettivi, speranze, consapevolezza del se.

Non ebbi dubbi nel provare, sostituendo i circuiti interrotti, ricostruendo le connessioni tra parti del corpo e loro rappresentazioni cerebrali, un comportamento motorio e un tentativo d’integrazione dell’informazione.

Sono entrata dentro di loro, dentro le loro paure, dentro il loro dolore, e abbiamo iniziato a camminare insieme, a fermarci insieme, a soffrire insieme anche quando il tono austero della mia voce sembrava preludere per un qualsiasi rimprovero!

Pinuccia Sanna viene premiata dal primo presidente della Park Sassari, Franco Delli, come primo Personaggio dell’anno della nostra associazione nel 2014

Io insieme a loro ho accarezzato un sogno: restituire tenerezza, dignità e determinazione.

Per me ogni palestra che abbiamo conosciuto era nel mio progetto riabilitativo, la loro casa e come tale abbiamo dato colore all’equilibrio mancante, alla rigidità, al freezing, ai cambi posturali.

Abbiamo perso molte persone nel nostro cammino ed ogni vuoto ci dava la forza per scoprire nuove strategie, nuove sfide, perché  in riabilitazione, quella in cui ho sempre creduto, non esiste una tecnica che risolve i problemi, non esiste qualcosa di magico che porta miracoli, c’è e resterà sempre la responsabilità di un processo, di un percorso riabilitativo che mette al centro la persona, tutte quelle persone che negli anni hanno arricchito il mio cuore, mi hanno fatto crescere umanamente e professionalmente. Mi è rimasta la speranza che il mio contributo non sia stato inutile ma abbia lasciato in tutti voi la forza di dire: “comunque sia io ce la farò!”.

Pinuccia Sanna

(segue RIABILITAZIONE E DANZA di Annalisa Mambrini)

3 Commenti

  1. G.B.

    Questo ultimo “regalo” all’Associazione , tale lo considero cara Pinuccia , riannoda ricordi e persone a un periodo indimenticabile, vissuto all’insegna di un progetto “ardito” che con la tua inossidabile professionalità hai reso vivo e in costante crescita.
    Questa lettera, dove emerge la tua natura sensibile, generosa e a tratti disarmante nella genuina espressività, rappresenta la vera SFIDA : rinnovare giorno per giorno, la battaglia al DEMONE.
    Ti saremo sempre grati per il prezioso contributo tracciato in seno all’Associazione.
    Con stima e immenso affetto, Geminiano.

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  2. Franco Simula

    Cara Pinuccia, ho letto la tua lettera carica di umanità e tenerezza. Commovente. Non è oggi che faccio questa scoperta e con me tanti altri. A tali evidenze si sono accompagnate, sempre, disponibilità, disinteresse, generosità. “ho accarezzato un sogno:restituire tenerezza, dignità, determinazione”. E che sogno il tuo! Comunque cara Pinuccia nelle malattie neurologiche,tutto scaturisce dà un convincimento “fragile e possente” come un sogno per l’appunto. Volare si può sognare si deve. Dott Paulus in una pubblica confessione diceva di avere sbagliato tutto scegliendo la specializzazione del neurologo perché non riusciva a guarire a guarire nessuno. No! Perché anche lui da un sogno trascinante ha fatto nascere una Associazione che ha restituito fiducia, serenità, sorriso a tanti sofferenti e forse anche qualche brandello di inizio guarigione. Dopo 200 anni era tempo che il rapace infingardo cominciasse a mollare qualche preda.

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  3. Kai Paulus (Autore Post)

    Pinuccia è stata per molti anni una autentica colonna della nostra Park Sassari, creando la riabilitazione di gruppo per il Parkinson e trattando tante nostre amiche e tanti amici con ottimi risultati. Il tutto a titolo gratuito.
    Mille grazie Pinuccia, per l’emozionante racconto e per tutto quello che ha fatto e creato per la nostra associazione.

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