L’Associazione in gita a Pattada sabato 3 giugno 2017
A Pattada: il benvenuto della Pro Loco, visita alla mostra fotografica sul territorio, visita alla chiesa parrocchiale di Santa Sabina, visita al laboratorio di Salvatore Giagu e Maria Rosaria Deroma curatori del Museo Culter, visita alla bottega del liutaio Piero Virdis e dopo tante salite (qualcuno dice che: dopo la salita arriva la discesa) la giornata prosegue in un bellissimo castagneto (Agriturismo Sololche) dove ci vengono servite delle buonissime pietanze accompagnate dal vino e l’acquavite di Peppino Achene. Stanchi ma incuriositi dai racconti della nostra Dora, visitiamo anche la pineta ad lato fusto e, vi assicuro che, ne è valsa la pena!
Anche a Nuoro serve un centro per i Parkinsoniani
Locali gratis alle associazioni: è caos (La Nuova Sardegna del 25 maggio 17)
Ringraziamenti
Alla ricerca di un locale adatto alle nostre attività
LIBERA CRONACA DELLA GIORNATA NUORESE di G.B..
LIBERA CRONACA DELLA GIORNATA NUORESE di G.B. Noi "sassarini " siamo instancabili..., messo in bacheca con profitto, Alghero , ci trasferiamo a Nuoro, per nuovi arricchimenti culturali e scientifici, estendendo così, "su connottu " a mezza sardegna !!! Sabato 14 c.m. , pur con qualche assenza, a causa dell'orario ( 08,00- per alcuni troppo presto), ci troviamo nel piazzale della chiesa, in attesa della corriera per Nuoro, già prenotata per tempo ..... Così comincia la nostra giornata: - previsione meteorologica buona con leggera brezza di maestrale - presupposti ottimi per un programma che prevede l'incontro all'aperto nella bella pineta alle porte di Nuoro. Per riempire l'attesa dell'arrivo del pullman , non ancora presente nel luogo dell'appuntamento, si chiacchiera tranquillamente, mentre compaiono a sorpresa i gustosissimi "papassini" di Francesca , che non si fanno pregare per un buon assaggio. Intanto il tempo passa..... e qualcuno di noi comincia a spazientirsi ..... e qui ci viene incontro il nostro presidente Franco, che con aria serafica (come sempre del resto), ci esorta a stare calmi... - non abbiamo fretta .... non ci corre dietro nessuno...siamo tutti pensionati !!! All'alba delle 09,00 - Ecco .... verso noi venir per nave ....(Caronte) il DRIVER dall'aspetto "ùrsino" e immusonito alla guida di una SCUOLA - BASS ..!!! - ....questo è troppo !!! - esordisce Adelaide, e di rimando Giannella dice: - l'agenzia di viaggi deve aver frainteso, perché non siamo INFANTI .... sarde sì .... ma non sardine !!! - e tutti giù a ridere . Il nostro driver, contraddicendo il suo aspetto, si rivela subito un ottimo accompagnatore con un bel sorriso e una cordialità inaspettata ...quando scende dal pullman, tiene le mani in alto, in segno di resa; con le braccia al cielo dice : - Io non c'entro niente ... abbiate pietà !!! - Si parte , ... il pullman corre veloce sulla ss 131, e qui.. entra in scena Silvana , nella versione della perfetta Hostess dell'aria, mima con le mani la direzione delle uscite e l'utilizzo della mascherina dell'ossigeno .... e sottolinea di non tener conto del giubbotto di salvataggio posto sotto il sedile... perché in caso di "planata veloce" ci dobbiamo preoccupare solo di mettere il documento di identità tra i denti per un facile riconoscimento !!! ESILARANTE !!! E così per tutto il tragitto fino a Nuoro, allietato da continue battute scherzose e barzellette al limite del pudico , ma di grande effetto sulla " produzione di dopamina" . L'arrivo alla pineta di Nuoro e stato festoso e l'accoglienza riservataci altrettanto cordiale, caffè e dolci tipici hanno deliziato il nostro palato , mettendoci subito a nostro agio, e iniziare piacevolmente il nostro "connottu" con le associazioni di Nuoro, Carbonia e Siniscola, scambiandoci conoscenze, problematiche e aneddoti sulle rispettive attività associative. La giornata e proseguita con canti letture di poesie e passeggiate sotto i pini secolari ..... SPLENDIDO !!! Alle ore 18, 00 nel pomeriggio ancora luminoso.... ci siamo accomiatati dagli amici di Nuoro, contenti di aver goduto di una ...(per dirla con G.B.) bellissima giornata di Sole. Il rientro a Sassari, sul pullman è stato ancora più divertente,... lo spazio, gestito magistralmente da Silvana, ha coinvolto tutti noi in uno spassoso scambio di battute ... tali da rendere "gustose" le risate .... e ancora risate !!! Fine del percorso dopamininergico ..... per adesso !!! Buona serata a tutti e grazie della compagnia: g.b. |
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CRONACA DELLA GIORNATA NUORESE di F. Simula
CRONACA della GIORNATA NUORESE di F. Simula Dopo la cronaca di Geminiano esaustiva e ironica nel contempo provo ad aggiungere le mie impressioni sulla giornata nuorese; innanzitutto sotto il profilo meteorologico: bellissima e luminosissima giornata di sole accompagnata da un leggero e gradevole venticello che ha reso la giornata ideale per incontri all'aperto, nuove conoscenze, scambi di opinioni a ruota libera fra i vari gruppi. Una modalità di Convegno nuova, originale, gradevole. Non c'è uno solo che parla e tutti gli altri che ascoltano ma il "nuovo convegno" è connotato da tante persone che si incontrano a loro scelta e piacimento anche guidati dal caso. Forse, per avere incontri ancora più completi e proficui, potrebbe essere necessaria una pausa programmata per consentire uno scambio formale delle "credenziali" dei singoli gruppi. Dicevo della bella giornata di sole: non era una giornata bella di sole capitata a caso il giorno 13 maggio 2017 in coincidenza con il centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima; no, niente di tutto questo. La Presidente dell'Associazione Maria Grazia Mortara, abbassando il tono della voce e nascondendo il labiale, mi ha confidato che tutto era stato concordato col metereologo di turno che aveva promesso formalmente una giornata splendida: e così è stato. Presidente! avessimo saputo da prima di queste tue "entrature" con la meteorologia e dintorni, ti avremmo consultato per un tuo intervento sul tempo il giorno del nostro convegno catalano, celebrato il 6 Maggio 2017: invece, dopo una proficua mattinata nella sala congressi de "Lo Quarter", ci è toccato subire una giornata uggiosa, umida, mossa da un venticello fastidioso che... meglio sarebbe stato il sole di Nuoro. La mia personale giornata, oltre che dagli incontri con le associazioni di Carbonia, costituita da meno di un anno, Siniscola, Fonni, è stata calamitata da un signor Corona, che suonando magistralmente l'armonica ci ha deliziato per oltre un'ora con le sue musiche. Era così visibilmente compiaciuto dell'attenzione che alcuni di noi gli avevamo dedicato da decidere di misurarsi con un brano tratto da una sinfonia di Mozart: inarrivabile, bravissimo. Io, che a tratti lo avevo accompagnato con la mia armonica nell'esecuzione di alcune canzoncine semplici, mi ritirai in buon ordine. Comunque se ci fossero stati anche dottor Paulus e Salvatore Faedda, avremmo potuto mettere in piedi un quartetto sotto la guida del signor Corona. Il quale ha accompagnato con la sua mini-armonica anche alcune canzoni tipiche della Sardegna (No potho reposare etc.) e persino il ballo sardo eseguito da un gruppo di parkinsoniani improvvisato proveniente dai paesi vicini. E infine il pranzo, che ci ha riuniti intorno ad alcuni tavoli già predisposti. Prosciutti, salami, salsicce, pancetta già affettati e composti in singoli piatti, tutti ottimi, facevano compagnia a formaggi altrettanto saporiti. Il tutto accompagnato da squisito pane carasau ed ottimo vino. Lo spettacolo riportava ad una di quelle tavolate "ecumeniche" da cui nessuno si vuole alzare. Anche il signor Angelo Sanna, pur con le sue evidenti difficoltà di deambulazione, ha voluto partecipare a questo gradevole incontro che lo ha riportato con la memoria su luoghi in cui, da giovane, aveva lavorato a lungo come perito agrario. E con l'aiuto or dell'uno or dell'altro, siamo riusciti a rispondere positivamente a Sergio - suo figlio - che ci aveva raccomandato di riportare a casa suo padre sano e salvo. Accontentato anche Sergio. E infine di nuovo sul pullmino. A ridere delle strallère di una Silvana scatenata come ci ha raccontato egregiamente Geminiano. |
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IL RAPACE INFINGARDO (alias – Mr. Parkinson) di G.B.
Com'è strana l'esistenza... basta un niente e ti ritrovi capovolto , privato di un diritto che ti appartiene e credevi immutabile. E' bastato un semplice "stupido" evento a far volare alto i "meschini"..... sfrontati arroganti che osano veleggiare ad altezze riservate a pochi eletti !!! Alla MIA stessa altezza .....pensate.... IO , PRINCIPE dei " miserabili ", che dispongo a mio piacimento della loro sorte, oltraggiato dal loro comportamento irrispettoso. Hanno cantato, ballato, recitato ..... e senza alcun ritegno mi hanno " SBEFFEGGIATO " con le loro insulse poesie... cosa credono.... loro, di infliggermi tormenti, ripagarmi con la sessa moneta ?! Ingenui .... non sanno che sono IO il RE dei tormenti mai mi renderanno innocuo come un comune volatile, non resterò impigliato nella rete dei loro "inganni" saprò presto districarmi da queste maglie infide e poi.... Però devo confessare (mio malgrado) che le stilettate che mi hanno inferto, sanguinano .... non avevo mai provato un dolore così violento....insopportabile anche per me !!! Forse .... hanno trovato il mio "PUNTO DEBOLE".?! Devo correre subito ai ripari , trovare un compromesso con questa "spregevole torma " di sudditi,.... mai arretrare, anche se IO so.... come loro ormai già sanno.... che una nuova battaglia è cominciata, forse... ad armi pari !!! g.b. |
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MA CA E’ CHISTHU PARK? di Mario Marras
Volentieri pubblico la poesia scritta dal mio carissimo amico e poeta Mario Marras per noi dell’Associazione Parkinson Sassari e magistralmente letta dal poeta Antonello Bazzu entrambi fondatori e animatori di Sinuaria Poetarum. Grazie, amici, a nome del direttivo e di tutti i componenti dell’associazione.
Dora Corveddu
MA CA E' CHISTHU PARK? “M’era piazuddu - ha dittu me’ zia Dora - attuppazzi cun voi, amigghi veri, pa’ imparthizzi puisii e casche fora chi lu cori zi fozziani lizzeri!” No pudia rifiutà chisthu piazeri, l’amigghi so priziosi e impurthanti e chisthi so ipiziari, so sinzeri, ischribini eddi puru e poi…so tanti! Hani gana di fa, d’isthà umpari, lu mari brazzi e mani l’ha niziaddu, ma lu zaibeddu è sincaru e assai vari, cussì lu signo’ Park è ingraugliaddu! Tandu la sera propiu disizadda erami tutti in zozza, indillaraddi, e la puisia è parthudda diricadda e li racconti allegri e indiusaddi: Franzischu, Dora, Eugenio e Antuneddu, Giannella, Mario e l’althra cumpagnia no s’hani posthu nisciun tasthaveddu pa’ fa li cosi seri in alligria. E puru cu’ li mani trimmurendi, caschunu ha dittu lu c’abia in pettu e pa’ Gianni chi era un be’ suffrendi, un ammentu, un carignu e tant’apprettu, acchì la vidda è bedda puru candu lu coipu zi ripondi propiu mari; ma si la menti nostra è sana, tandu si po puru ciunfrà cu’ li cumpari. E poi chisthu Park…ma car’è? cosa vo assè, paddronu di lu mondu? In cori di timoria no vi n’è, noi lu cumbattimmu finz’a fondu cun l’alligria e lu bonumori , pa’ fazzi immintiggà la maraddia e diggirì puru lu ranziggori. E fallu a fronti altha è garania! | MA CHI E’ QUESTO PARK? “Mi sarebbe piaciuto – ha detto mia zia Dora – incontrarci con voi, veri amici, per condividere poesie e qualche racconto che alleggeriscano il cuore!” Non potevo rifiutare questo favore, gli amici sono preziosi e importanti e questo sono speciali, sinceri, scrivono anche loro e poi…sono tanti! Hanno voglia di fare, di stare insieme, il male ha indebolito braccia e mani, ma il cervello è integro e vale tanto, così il signor Park è ingannato. Allora la sera tanto attesa eravamo tutti in fibrillazione, in delirio, e la poesia è partita delicata e i racconti allegri e intriganti: Francesco, Dora, Eugenio e Antonello, Giannella, Mario e gli altri non si sono posti problemi per fare le cose serie in allegria. E anche con le mani tremanti, qualcuno ha detto ciò che aveva in cuore e per Gianni che soffriva molto, un ricordo, una carezza e tanto affetto, perché la vita è bella anche quando il corpo ci risponde proprio male; ma se la nostra mente è a posto, allora si può anche scherzare con gli amici. E poi questo Park…ma chi è? Vuol essere padrone del mondo? Nel cuore non c’è paura, noi lo combattiamo fino alla fine con allegria e buonumore, per farci dimenticare la malattia e digerire anche l’amarezza. E farlo a fronte alta è dignitoso! |
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