Ieri pomeriggio sono andato a trovare le nostre amiche ed i nostri amici all’Istituto Europa.
Aspettando mia figlia davanti alla palestra, stavo chattando con Dora, lei mi ha dato la dritta che potevo trovare nel primo pomeriggio i nostri soci all’opera.
Siccome avevo tempo mi sono avviato verso Carbonazzi, dove attualmente (grazie a Laura Piga) si svolgono le varie attività associative in attesa della ristrutturazione della nostra nuova sede in via Ardara, e dove le amiche e gli amici si incontrano settimanalmente a sfidarsi nell’antico gioco di origine aragonese, il bridge sardo, e cioè la sassaresissima mariglia.
Franco Simula aveva già menzionato più volte la mariglia nel nostro sito e vale la pena rileggere i suoi gustosi versi in limba con traduzione (vedi Sa mariglia La mariglia di Francesco Simula ed anche A Peppinu Achene di Franziscu Antoni Simula) [cliccando sul titolo si può visualizzare le due poesie]
E’ stato un vero piacere incontrare tanta allegria e buon umore, ma anche tanta concentrazione ed impegno. Chi ancora non lo sapeva e vorrebbe partecipare, può semplicemente unirsi ai tavoli da gioco.
Purtroppo, non conosco ancora questo famoso gioco di carte e quindi non riuscivo a seguire le battaglie dei nostri amici, ma sicuramente il ragazzo di Koblenz si metterà a studiare e presto sfiderà Adelaide, Giuseppina, Peppino A., Peppino S., Giuseppe, Franco, Sergio, Geminiano ed Antonello.
Buonasera, so benissimo che non si può sostituire la felicità di giocare dal vivo con degli amici, ma chi non può incontrarsi, per tantissimi e svariati motivi vi informo che è stata creata la prima App di questo gioco. La Mariglia Sarda. E possibile scaricarlo e giocare gratuitamente. Di seguito il link
https://play.google.com/store/apps/details?id=ita.rownine.mariglia
Aspetto il mercoledì per poter incontrare i miei amici parkinsoniani per giocare a mariglia: per noi è un momento di aggregazione e ci fa stare molto bene
Con la Mariglia e una mano di trionfo, si rallegra il cuore al giocatore ma niente gli da più gioia e allegria della buona compagnia.
Alla prossima.
E guardateli, sembrano concentratissimi, e lo sono, ma so anche che si divertono tanto.
Stare insieme e condividere esperienze è fondamentale per i nostri amici parkinsoniani
Caro dott. Paulus a noi “privilegiati” dal Parkinson, dopo aver preso una farmacia di medicine,dopo aver fatto le pulizie e aver visto un po’ di televisione, che altro ci rimane da fare? Giocare. Cantare e ballare
Per non cadere in depressione.
Carissimo Franco, giocare e divertirsi per non cadere in depressione. Certo. Ma ci vogliamo spingere oltre: giocare e divertirsi per non dipendere troppo dalla “farmacia”.