La casa delle farfalle appare come una immensa bolla di plastica, luminosissima, in cui le farfalle volteggiano leggere nell’ambiente naturale che è stato creato per loro ad imitazione del clima tropicale caldo- umido da cui quasi tutte provengono. E dunque farfalle, farfalle, farfalle di mille colori alla ricerca di nettare da succhiare, compagne con cui accoppiarsi, crisalidi da seguire. Talvolta sbagliano anch’esse confondendo colori e sapori, oppure si fanno incuriosire dalle novità. Come quella farfalla che è andata a posarsi sui capelli di Giannella dove ha trovato accogliente quel nuovo nido tanto da sostarvi per una buona mezz’ora attratta forse dalla lacca dei capelli come una droga per farfalle. Per farla volare di nuovo nel suo ambiente naturale è stato necessario sollevarla con un filo d’erba.
E Max Giusti che cosa c’entra? Proprio niente. Solo che lui ha sentito di lontano un coro che cantava e -da uomo di spettacolo- si è lasciato attirare come la farfalla dalla lacca e via a cantare col coro.
-Ma chi siete?- domanda. “Siamo un gruppo e un coro di parkinsoniani”.
-Ma davvero? Ma voi siete una forza della natura – “Esagerato! Grazie comunque”
-Mia madre è sarda di Norbello, che cosa cantiamo insieme?-
“Visto che anche tu sei mezzo sardo non possiamo cantare altro che DIMONIOS”.
CHINA SA FRONTE SI SES SEZIDU PESA CH’ES PASSENDE SA BRIGADA TATTARESA…
Franco Simula