Volare si Può, Sognare si Deve!

TIRO A FRECCETTE di Kai S. Paulus

Il gioco delle freccette consiste nel lanciare verso un bersaglio dei dardi, stabilizzati nel volo da alette, in modo che la loro punta vada a colpire una delle porzioni in cui il bersaglio è suddiviso.” (Wikipedia)

 

 

Tutti sanno che cos’è il tiro a freccette e verosimilmente tutti l’hanno provato almeno una volta nella vita. Un gioco divertente da bambini, vero? E che spesso giocavamo alle feste di compleanno e della parrocchia.

Invece, il nostro amico Mario mi spiega che si tratta di uno sport serio, per adulti, con tanto di regole ferree e federazione italiana (Federazione Italiana Gioco Freccette, FIGC) e mondiale (World Darts Federation, WDF), e che lui pratica a livello agonistico. Non lo sapevo e sono impressionato. La cosa mi interessa e mi informo ulteriormente.

Le regole principali sono le seguenti:

 

 

Il campo di gioco. Copyright 2007 Dart Club Treviso

Il bersaglio va posto a 1,73 metri di altezza dal pavimento, diciamo ad altezza d’uomo. Curiosi sono invece i 2,37 metri di distanza dal bersaglio alla quale si deve posizionare il giocatore. Narra la leggenda che all’inizio del secolo scorso ci si mettesse d’accordo per definire la distanza da cui lanciare le freccette con quattro casse di birra messe in fila dal muro; ogni cassa misurava 2 piedi (un piede: 31 cm), per cui ci si accordava sugli attuali 8 piedi (2,44 metri dal muro, meno lo spessore del bersaglio). Gente molto precisa, nonostante le quattro casse di birra (vuote). Ma non finisce qui: le freccette pesano circa 22-24 grammi, ma non devono superare i 50 grammi, ed anche la lunghezza è variabile ma non deve superare i 30,1 cm. Inutile aggiungere che le freccette possono consistere di materiali diversi e che vengono offerte con un corpo a grip differenti in base alle preferenze del giocatore. Insomma, roba da veri professionisti.

Ogni tiro è composto da tre lanci di freccette, la freccetta che manca il bersaglio o che si stacca e cade per terra è nullo; degli altri si sommano i punti ottenuti.

Prima della partita viene stabilito il punteggio totale da raggiungere e poi si fanno il numero di tiri necessari finché il primo raggiunge il punteggio richiesto.

Facile, vero?

 

E se adesso vi proponessi di praticare questo divertente gioco prossimamente nella nostra Casa Park, che ne direste? Forse tra le nostre fila non nascerà il futuro campione del mondo, ma il divertimento sarà sicuramente assicurato.

3 Commenti

  1. Maria Vittoria Tortu

    Molto interessante. Si dovrebbe proporre nella nostra sede.
    Mi impegnerò per realizzare questa attività ludica, ma anche riabilitativa.

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  2. Antonello

    Cari i miei amici tutti, a me’pare una ottima idea oltre che, ci vedo qualcosa di terapeutico per i nostri problemi di equilibrio,postura e stabilità ma sarà sicuramente un momento di aggregazione e di divertimento. Grazie a Mario e al nostro Doc.

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    1. Kai Paulus (Autore Post)

      In effetti, caro Antonello, questo simpatico e semplice gioco è utile, in campo riabilitativo, a migliorare equilibrio, coordinazione, concentrazione, ed il multi-task (capacità di svolgere diverse attività contemporaneamente), ed in campo ludico-ricreativo, a favorire la socializzazione ed a regalare tanto divertimento.

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