Custha no est sa marcia de su Generale Radetzski chi allegros nos faghet isthare ma est sa marcia Parkinsoniana chi pius addossu ti enidi e pius t'isbranada: a sa lesthra si devet arresthare. Gai hana nadu sos Generales de su centru Neurologicu de s'Universidade e ducas unu pattu hana GIURADU perintantu un'orchesthra hana formadu. Praticantes,Assisthentes,Luminares, tott'umpare si sunt posthos a sonare sas notas de unu tangu argentinu unu ballu ducas coment 'e terapia pro l'impidire s'avanzad'in su caminu. In campu han ischieradu soldados semplices e atteros invalidados da-i su malu desthinu. A duos mastros de ballu su pianu han affidadu pro lu poder perfettu realizzare l'han devidu in otto passos isviluppare, divisu a bell'apposta in tres fraziones pro impidire a su maleficu sas intentziones. Sos soldados si sunt posthos a ballare contendhe unu, duos, trese no passas né a caddhu né a pese; battoro,chimbe e sese a bonu puntu arrivamus a contare pro poder sa marcia arresthare; sette,otto, finidu amus eallu de attuare su ballu terapeuticu chi reattivos nos faghet istare: pro chi tue maleficu invasore da inue ses bennidu a coa in mesu 'e ancas ti che potas torrare. | Questa non è la marcia del Generale Radetzski che ci fa stare allegri ma è la marcia Parkinsoniana che più ti viene addosso e più ti sbrana: bisogna arrestarla al più presto. Così hanno detto i Generali del Centro Neurologico dell'Università e quindi un patto hanno GIURATO e intanto un'orchestra hanno formato. Praticanti,Assistenti, Luminari, si son messi a suonare tutti insieme le note di un tango argentino un ballo, dunque, come terapia per impedirgli l'avanzata nel cammino. In campo hanno schierato soldati semplici e altri invalidati da un perverso destino. Hanno affidato il piano a due maestri di ballo, per poterlo realizzare in maniera perfetta l'hanno dovuto sviluppare in otto passi diviso a bell'apposta in tre frazioni per impedire al malefico le sue intenzioni. I soldati si son messi a ballare contando uno, due , tre non passi né a cavallo né a pie'; Quattro, cinque e sei arriviamo a contare a buon punto per poter arrestare la marcia; sette, otto, abbiam dunque finito di attuare il ballo terapeutico che reattivi ci fa stare: affinché tu malefico invasore da dove sei venuto con la coda fra le gambe possa ritornare |
Oggi la bella poesia di Peppino é stata arricchita con la traduzione del testo in italiano.
…Da “Su Giuramentu” (nov 2011) ad oggi l’esercito è cresciuto, ed io sono molto fiero di questo e della nostra Parkinson Sassari!
Sono contento se queste poche righe sono state così tanto apprezzate…
con la pubblicazione del libro sarò molto felice… molto felice di trasmettere la mia energia a tutto “l’esercito”!!!
Hai ragione, caro Peppino, l’esercito sta crescendo, un esercito di amici!
E’ fantastico osservare come molti di voi si frequentano anche al di fuori delle nostre attività, discutono, creano, vivono. Ovviamente tutti voi avreste fatto molto volentieri a meno di ‘su nemigu’, però la battaglia sta liberando una enorme quantità di energia positiva e costruttiva.
Monumentale !!!
L’energia di Peppino, che è in piena sintonia con la nostra Parkinson Sassari.
Qua dentro c’è tutto.
E con molta eleganza ma anche determinazione Peppino scandisce con le rime il ritmo, elemento essenziale nella riabilitazione del Parkinson.
Un capolavoro!
Scriveremo il libro, ed in prima pagina “Su Giuramentu” !