Volare si Può, Sognare si Deve!

*Su gigante ‘onu – *Il gigante buono di Peppino Achene


A Sig. Kai Duttore Paulus Luminare

Deo de Parkinson mi so ammalaidadu
In sas difficultades mias
Unu gigante 'onu apo agatadu
E bona impressione m'hat lassadu.
Una die chi fia in sala de attesa
Su turnu meu aisettende
Intendo una oghe giamende
“Signor Achene”. Deo comente podia ischattende
Incontru l'andaia tambulende.
In su momentu chi mi fia avvicinende
Issu mi fidi cun delicadesa inquadrende.
Cando vicinu li so istadu
Pro mi saludare sa manu mi hat allongadu
Sas intenziones suas no mi hat cuadu
In sa protetzione sua m'aiat leadu.
In s'istudiu sou mi c'hat intradu
E da-i pes a cuccuru cun sos ojos suos m'hat fotografadu
Poi hat chefidu ischire de me su presente e-i su passadu.
Cando fia raccontende
Issu in sa mente sua fit registhrende.
Cando apo finidu 'e raccontare
Cun boghe amorevole e naturale
M'hat nadu.” Signor Achene non disperare
Deo penso chi contìnuede a bene istare”.
Unu pagu 'e tempus ch'est passadu
Da-i cando nos semus incontrados
Su rispettu meu pro issu est sempre aumentadu.
Caschi ostha timo de essere invadente
E pro m'iscujare bi lu fatto presente.
“ Non si ponzat problemas” mi rispondet cortesemente.
“Deo so inoghe pro fagher'istare 'ene chie est sufferente”
Da-i cando lu connoscho bosthas meda l'apo disthubadu
Mai unu signu de intollerantzia hat manifesthadu,
Antzis m'hat sempre incoraggiadu.
Su numeru 'e su telefono sou m'hat dadu
Nendemi” Giamami cando ti paret

Non ti ponzas problemas de disthubare”.
Sa disponibilidade sua non b'hat misura pro la misurare,
E-i sa professionalidade sua deo non bi la fatto a osannare.
De una cosa so zesthu , non mi poto isbagliare:
custhu est omine chi s'istoria hat a ammentare.
A chent'annos e piusu l'auguro in su mundu a bistare
Gai s'umanidade nde podet beneficiare
E-i sos malaidos a fagher bene istare.
Custhas pagas rigas sunt iscrittas cun manu tremulosa
Pro unu chircadore avviadu in-d-una carriera luminosa.
Cun ammiratzione
Pro sa tua immensa vocazione
Cun rispettu ti prego ogni bene.

Peppinu Achene
Al sig. Kai Dottor Paulus Lumiare
Io mi sono ammalato di Parkinson.
Nelle mie difficoltà
ho trovato un giganta buono
che mi ha lasciato una buona impressione.
Un giorno che ero in sala d'attesa
aspettando il mio turno
sento una voce che mi chiama
“Signor Achene”. Io scattando come potevo
gli andai incontro vacillando.
Mentre mi avvicinavo
Lui mi stava già inquadrando con discrezione.
Quando gli sono stato vicino
per salutarmi mi ha teso la mano
senza peraltro nascondermi le sue intenzioni:
mi aveva preso sotto la sua protezione.
Mi ha fatto entrare nel suo studio
e mi ha fotografato da capo a piedi con i suoi occhi
poi ha voluto conoscere di me il presente e il passato.
Mentre io raccontavo
Lui registrava nella sua mente.
Quando ho finito di raccontare
con voce amorevole e naturale
mi ha detto:”Signor Achene non si disperi
io penso che continuerà a star bene”.
Ormai è passato un po' di tempo
da quando ci siamo incontrati
il mio rispetto verso di Lui è sempre aumentato.
Talvolta temo di essere invadente
e per scusarmi gli e lo faccio presente.
“Non si metta problemi” mi risponde cortesemente.
“Io sono qui per fare star bene chi è sofferente”.
Da quando lo conosco l'ho disturbato molte volte
mai mi ha manifestato un segno di intolleranza,
anzi mi ha sempre incoraggiato.
Mi ha dato il suo numero di telefono
dicendomi:”Chiamami quando ti pare
non metterti problemi di disturbare”.
Non c'è misura che possa misurare la sua disponibilità
e io non cesso di osannare la sua professionalità.
Di una cosa sono certo,non mi sbaglierò:
questo è un uomo che la storia ricorderà.
Gli auguro di vivere cent'anni e più
in modo che l'umanità ne possa beneficiare
e possa far star bene i malati.
Queste poche righe sono scritte con mano tremante
per un ricercatore avviato a una carriera luminosa.
Con ammirazione
per la tua immensa vocazione
con rispetto ti auguro ogni bene.

Peppino Achene

*Non per prestanza fisica ma per le immense virtù professionali

 

2 Commenti

  1. Associazione Parkinson Sassari Onlus

    Oggi la bella poesia di Peppino é stata arricchita con la traduzione del testo in italiano.

    Rispondi
  2. kaipaulus

    Invece sono solo un semplice operaio sanitario che cerca di far bene il proprio lavoro.
    Lottare contro il Parkinson non è facile ma da quando esiste la nostra Parkinson Sassari con il vostro entusiasmo la battaglia è diventata un po’ meno difficile.
    Vi confesso che tutti voi mi state insegnando tanto sia come medico che come uomo.
    Non lodatemi per cose che sono il mio dovere, invece cerchiamo di andare avanti insieme, perché c’è ancora molto da fare. La Parkinson Sassari ci sta indicando la via, l’inizio è stato ottimo e molto promettente, ora proseguiamo.
    Peppino, mille grazie per la Sua gratitudine e per il Suo incoraggiamento.
    Kai Paulus

    Rispondi

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