Volare si Può, Sognare si Deve!

Sono li con voi, la lavanda, le emozioni. Testo di Egle Farris


Ph. Lorella Luche

Il viola appassionato ed avvincente é nato un giorno di primavera in un campo di lavanda.

Deve aver cercato a lungo un luogo come questo dove i filari vanno dritti verso l’orizzonte come se fossero invitati a un ballo con l’infinito.

L’aria é impregnata di lavanda. Solo profumo di lavanda e vento, che se ne porta altri della nostra Sardegna.

Mi piace pensare che se l’amore avesse un profumo sarebbe quello dei campi di lavanda che impregna l’aria al sorgere del sole donando ai filari, accarezzati ai raggi, mille sfumature di colore.

Sarei voluta essere li con voi e camminare su una strada costeggiata da campi di lavanda.

Dicono che gli steli di quei fiori siano così alti che i prati dove crescono sembrano una distesa blu-viola come l’oceano.

da una finestra avrei voluto scorgere i campi di lavanda: lillà, violetti,celesti, azzurri.

Guardarli e annusarli sarebbe stata la felicità.

In Provenza nasce la leggenda della Fata Lavandula che i suoi occhi blu e le sue lacrime piene di tristezza diede origine ai fiori di lavanda. Questa leggenda é legata al paese di Velensole, dove a luglio si svolge proprio la festa della lavanda; qui si narra che la Fata Lavandula, dagli occhi azzurri e i capelli biondissimi, nata fra le lande selvagge della montagna di Lure, un giorno decise di cambiare vita e di cercare un nuovo posto da abitare. Prendendo un librodi paesaggi vide le valli della Provenza che in quell’epoca erano aride e brulle, senza vita, cos^ la fata, presa dallo sconforto si mise a piangere e le sue lacrime macchiarono di blu le pagine del libro; per rimediare al danno fatto Lavandula prese un pezzo di cielo e lo stese sulle lande desolate della Provenza e da allora su quelle terre deserte iniziarono a nascere ricche distese di fiori blu, e si dice anche che le ragazze bionde nate in quelle terre abbiano anch’esse negli occhi il color della lavanda.

E poiché molte leggende le attribuiscono un messaggio particolare, ossia “il tuo ricordo é la mia unica felicità”, regalare quindi una pianta o un rametto di lavanda potrebbe nascondere un messaggio di amore o di sincera amicizia, o mettere in luce un legame molto profondo.

Fiore messaggero di amore, di amicizia, di diletto, mi commuovi ed incanti col tuo leggero profumo che permane per tantissimo tempo e col tuo splendido colore.

In una distesa di lavanda vorrei fare bracciate di meraviglia.

Una signora col rossetto a tutte le amiche ed amici.


 

8 Commenti

  1. g.b.

    La suggestiva leggenda di Fata Lavandula, questa volta, nel racconto, sublima il profumo dell’infiorescenza color pastello del nobile arbusto che incontra i colori di un cielo ventato sulla piana palustre di una Sardegna d’atri tempi, dove la pulsione olfattiva erompe portando una sottile vena di felicità.
    Grazie Egle, non Signora col rossetto ma …… Fata Turchina!

    Rispondi
    1. egle farris

      Fata Turchina ,mai pensato ,anche se questo è il mio colore preferito .Ci volevi tu a darmi questo nuovo appellativo .Te ne ringrazio ,non mi era mai venuto in mente .Un grande abbraccio a te e tua moglie ,persona deliziosa Egle

      Rispondi
  2. Franco Simula

    Colori e profumi. Sono i due aspetti delle lavande che “la signora col rossetto” ha voluto regalarci. . La sommità dei campi di lavanda, agitata da un teso vento di scirocco riproduceva un tripudio di colori viola e blu in un oceano agitato di salsedine. Io che non sento più gli odori mi accontento di quelli che ci ha raccontato Egle quando, accostando poeticamente all’amore il profumo dei campi di lavanda, ho cominciato a sentirne l’olezzo tenero e vellutato. La leggenda della Fata Lavandula che aveva scelto le valli della Provenza da trasformare in valli ridenti da tristi che erano, non poteva non riportare alla mente la romanza della Traviata “Di Provenza il mare e il suol chi dal cor ti cancellò…”. Tutte queste intense emozioni provocate da un ispirato “pezzo” sulla lavanda. Grazie Egle.

    Rispondi
    1. egle farris

      Posso solo dire grazie a te Franco per le squisite parole che mi scrivi e fammi pensare che ti è vicina la cara Giannella .Traviata ,cosa posso dire ? L ‘ho inseguita per mezzo mondo ,non so quante volte l’ho vista ed è adattissima a ciò che ho scritto .Però confesso che non ci avevo pensato .Grazie a te . Egle

      Rispondi
  3. Adelaide e Tonino

    Ciao cara io ero lì quando Dora ha letto la tua bellissima lettera abbiamo ascoltato attentamente e commossi per le parole grazie sei una grande persona e son felice di averti conosciuta spero di rivederci al più presto un abbraccio Adelaide

    Rispondi
    1. egle farris

      Ciao Ade sei esagerata ,è che sapevo mi sarebbe mancata la giornata con voi e allora mi sono inventata un colore e un profumo per stare con tutti voi che mi avete accolto con affetto e simpatia ,ripagate allo stesso modo ,quando ero molto molto disperata lo scorso anno .Parentesi ,la tua pettinatura ha conquistato mia figlia .Grazie per tutto ciò che ricevo Egle

      Rispondi
  4. assoparkss (Autore Post)

    Da noi di Sassari la leggenda sei tu e poi la Dinamo!

    So che, durante il viaggio in pullman, Dora ha letto la tua bellissima lettera ai presenti e qualcuna/o si é emozionata/o.
    Io personalmente non ero presente sul pullman, ma ti posso assicurare che é pure emozionante trascrivere le tue parole dal foglio da lettera su questa pagina del nostro sito.

    Un abbraccio da Gian Paolo

    Rispondi
    1. egle farris

      Carissimo ,attento a non farti trovare da qualcuno della Dinamo ,sennò ce le suonano ad entrambi …Ti ringrazio per le belle parole ,sono felice già così ,altrimenti della giornata della lavanda non mi sarebbero rimasti ricordi .Grazie a te e alla cara Luisa Egle

      Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.