PENSIERI
Di notte quando tira il Maestrale
le onde del mare si sollevano
e gli occhi
rimangono spalancati nel buio.
Ed i pensieri perdono il loro ordine.
Si accavallano insieme e si inseguono
come le onde del mare:
e ti poni mille domande
a cui non sai rispondere
o meglio di cui temi la risposta.
E nel soffio del Maestrale
cerchi di udire la risposta
che invece vorresti sentire.
La composizione poetica di Paolo Marogna che oggi leggeremo si intitola “Pensieri” e sembra una ideale continuazione della poesia “Maestrale”: Paolo racconta del suo personale rapporto col vento di nord-ovest col quale ha dovuto spesso fare i conti soprattutto come pilota di aerei ultraleggeri per via dei rischi che si corrono per le raffiche impetuose ed improvvise.
Ma quando il maestrale finisce, subentrano le riflessioni ed i pensieri che prima ti ristorano, e poi sembra che ti sovrastino come macigni, e “si accavallano come le onde del mare”, incalzandoti con domande di cui temi le risposte. Quando la furia del vento infine si attenua, è in grado di suggerirti “le risposte che vorresti sentire”.
F.S.
Con questa poesia ricca di sentimento, Paolo, conferma la naturale predisposizione a rendere chiari i tormenti umani leniti dalla prorompente forza del “maestrale” dove ripone la risposta alle sofferenze dell’anima, imposte da un “quotidiano irriverente”.
g.b.
Giustissimo, Franco Simula, ‘Pensieri’ appare idealmente legata a ‘Maestrale’. Forse quest’ultima più struggente, ‘Pensieri’ più interrogativa.
Presidente, stiamo preparando un libro? Io suggerisco di fare inoltre un volume solo di poesie, di questi versi incredibili che da un po’ di tempo stiamo pubblicando su questo sito.
P.S.: leggere questi versi con la musica in sottofondo proposta da Gian Paolo Frau – non ha prezzo!