Volare si Può, Sognare si Deve!

Padre poesia di Geminiano


Un refolo di vento caldo

si infiltra nei capelli dell'uomo

che sale con fatica il viottolo acciottolato.

E' vestito di niente...

gli rimane solo una composta dignità

plasmata nel tempo;

e il gesto familiare di ravviare i capelli con la mano

denota la sua condizione paterna segnata dall'ineluttabile.

La luce fioca dei lampioni che lo rischiara in tralice

rende viva la sofferenza

che appare sul volto devastato.

Osservando con delicata sensibilità

realizzo che la sofferenza umana

aggredisce tutti con la stessa intensità... -denti dilaniati-

dilaniando l'anima.

Aspetto che mi sia vicino per offrirgli il mio aiuto morale,

mi rivolge la parola premuroso.

Non vorrebbe coinvolgermi,

ma sollecitato, risponde

visibilmente commosso.

Sono i figli che partono

per costrizione che fa male.

Ferite insanabili.

Appena attenuate dalla speranza

del loro ritorno.

Un groppo alla gola mi toglie la parola

pensando a quanti di noi si riconoscono.

 

1 Commento

  1. giannella cossi

    Il rispetto,la condivisione,la solidarietà sono espresse in queste bellissime parole che illuminano per una volta la figura del Padre,sulla quale ben poco la letteratura si è soffermata se non in termini di opposizione al Figlio,mentre la figura della Madre ha goduto fin dalle origini,di grande rilievo e risonanza.Il nostro amico G.rende giustizia a questa mancanza,tratteggiando con delicata discrezione e partecipazione l’amore del Padre,dando voce a un sentimento troppo spesso tenuto in ombra

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