Volare si Può, Sognare si Deve!

Meriggio – Poesia di G.B.


Nelle ore calde del meriggio

mi ritrovo sulla scogliera

ad ascoltare il mare

rapito dal fluire delle ode

che cantano come il tuo sorriso.

Rivedo

i tuoi occhi splendenti,

fuochi notturni che brillano

come stelle nel firmamento.

Rivedo

il tuo incedere flessuoso

e mi riempie di emozioni,

che assaporo lentamente

come sabbia nella clessidra.

Rivedo

la mia seconda giovinezza

che trova il tuo braccio

e corre insieme su sentieri scoscesi.

 E Sento

che con te riacquisto la serenità

dei giorni passati

e faccio pace  con me stesso

felice nella realtà che mi circonda.

g.b.


5 Commenti

  1. Farris Egle

    Ci sono tanti momenti in cui mi sento di peso .Poi mi dico che anche io ho aiutato molto ,fisicamente e psicologicamente ogni componente la mia famiglia e sono capace di zittire cuore e memorie .
    Molto impegnativo,forse la nostra generazione è l’ultima che si accolla queste fatiche.Allora viva tutti i caregiver ,uomini o donne che siano ,e ripaghiamoli dei sacrifici che fanno per noi con un sorriso ed un bacio accennato ,che accende l’amore .Sempre .
    I complimenti sempre per GB,che puntualmente scrive con passione anche se con grande emozione e turbamento EGLE

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  2. G.B.

    Fare pace con la realtà contingente non è sempre facile, come dice giustamente lei, Dr. Paulus, per raggiungerla sono necessari alcuni “ingredienti” !! un grande merito va alle persone che li propiziano.
    Grazie Kai.

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  3. Kai Paulus

    Amore e gratitudine, ingredienti essenziali per “far pace con se stessi” ed essere “felici nella realtà che ci circonda”.
    Grande G.B.!

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  4. G.B.

    Hai ragione caro Franco, in una “avanzata giovinezza infingarda” come la nostra, un possente braccio che ci corrobora è un tesoro inestimabile. Viva i caregivers !!

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  5. Franco Simula

    Possono esserci anche momenti di turbamento nelle nostre storie d’amore. Ma se le bellezze rasserenanti della natura ci aiutano a vivere una seconda giovinezza seppur faticosa, allora riscopriamo il sorriso luminoso, gli occhi splendenti, l’incedere flessuoso di sempre corroborati -stavolta- anche da un braccio possente che guida e sostiene il tratto scosceso della vita.

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