Le previsioni meteorologiche avevano mantenuto le promesse, la giornata era luminosa, con un gradevole tepore primaverile inaspettato a dicembre inoltrato, comunque il tempo ideale per permettere a quattro buontemponi distratti di andare a Tissi per fare una visita di cortesia o meglio una rimpatriata casereccia all’amico Peppino Achene tissese DOC. Appena arrivati in paese nasce spontanea la domanda: dove si trova la casa di Peppino situata in Via Spina Santa n° 34?
Io ricordavo (ma l’ho ricordato dopo essere arrivati) che a circa 1 Km. dal paese la strada di accesso si biforcava a ypsilon proprio nel punto in cui si trova la campagna di Peppino: lì bastava imboccare la parte destra della strada per arrivare a casa dell’amico tissese. Noi, invece, decidiamo di farci guidare (male) dai cartelli stradali dopo aver messo in funzione il “satellitare” sul quale avevamo scritto l’indicazione della via (Santa Spina) sbagliata. Cominciamo la ricerca ma dopo qualche minuto ci rendiamo conto che stavamo vagando al buio, della casa di Peppino nemmeno l’ombra; ancora per un po’ continuiamo a caracollare per Tissi che improvvisamente da un paesino di 2.500 abitanti era diventato un’immensa metropoli …americana. Impantanati, perduti, smarriti nella metropoli di Tissi. Sfiduciati, alla fine chiediamo a una donnina dove si trovi Via Santa Spina. E lei, ironica e divertita ”Quella via non la troverete mai perché non esiste, provate a cercare Via Spina Santa e siete già arrivati. Benvenuti a Tissi “. E così, in un attimo, con una sonora risata, si conclude l’avventuroso viaggio nella metropoli…di Tissi.
Meno male il resto della mattinata ci ha ampiamente compensato della momentanea delusione. Ci siamo divertiti con niente: raccontando “strallere” ridanciane, cantando magari un po’ stonati, le canzoni del nostro coro, accompagnati da un’armonica un po’ incerta che, tuttavia, non si vergognerà di ripresentarsi con lo stesso coro (speriamo non lo sappia Fabrizio) appena dovesse capitare l’occasione.
f.s.
È il fascino di Tissi, si ha difficoltà ad arrivare ma poi non la si vuole più lasciare! In ogni caso non c’era da preoccuparsi babbo intrepido, continuava a controllare il cancello di casa in attesa del vostro arrivo…
Grazie ❤
Buon Anno a tutti!
Non c’è niente da fare. TISSI ha la sindrome della metropoli e crea confusione in tutti quelli che la vogliono vedere. Poi alla fine si riconcilia col mondo.E si concede. Bontà sua. Buon anno sereno a tutti
Carissimo Franco, capisco benissimo. Ogni volta che vado a Tissi mi perdo puntualmente; e quando voglio andare a trovare Peppino, sembra che la via Spina Santa la spostino ogni volta. Non c’è verso, mi perdo sempre.
Posso immaginarmi la vostra allegra compagnia e Peppino un ottimo padrone di casa.
Buon Anno Nuovo a tutti voi.
Ed ancora è sparita Via Spina Santa…
Ieri ho accompagnato mia figlia per un compleanno a Tissi. “Ragazza mia”, dissi, “nessun problema, conosco Tissi come le mie tasche”. Ma dentro di me avevo ben presenti le mie disavventure tissiesi ed il racconto di Franco Simula.
Indovinate un po’, mi sono perso anche questa volta! Ma non è possibile: ogni volta prendo come riferimento via Angioj o via Spina Santa, ma niente da fare: letteralmente scomparse!! Devo seriamente parlare con il Sindaco, non possono andar avanti così prendendosi gioco di noi poveri forestieri sassaresi.
Rientrando, però, mi sono ricordato di una indicazione di Franco Simula che si è rivelata molto preziosa: da via Spina Santa o via Angioj, una volta che riappaiono, basta semplicemente scendere dritti dritti ed uscendo dal paese si incontra dopo pochi minuti la strada principale per Sassari. Me la devo ricordare le prossime volte e conoscerò Tissi come le mie tasche …