Volare si Può, Sognare si Deve!

Attività

VERBALE DELLA  RIUNIONE D’ ASSEMBLEA DEL  DIRETTIVO – 05/07/2018

VERBALE DELLA  RIUNIONE D’ ASSEMBLEA DEL  DIRETTIVO    –     05/07/2018   –   nr° 1

In data 05 luglio  si è tenuta la 1^ riunione del nuovo direttivo :  sono presenti  Franco Simula , Dora Corveddu, Tonino Marogna, Sanna Adelaide, Geminiano Bevitori, Cossu Giuseppe  come consiglieri e Anna Iattarelli  come segretaria aggiunta, per deliberare sui punti all’ordine del giorno che verranno elencati di seguito.

1) Risultato delle elezioni  tenutesi il giorno 28-06-2018  –  RATIFICATI  (vedi elenco completo nel sito)

2) Registrazione del contratto “CASA PARK”  –  Ufficialmente, dopo la registrazione del contratto di affitto (registrato) si è preso possesso del locale e si è discusso sulle logistiche che a breve dovranno espletarsi  prima dell’inaugurazione:

a)  preventivo per le pulizie generali

b) allaccio utenze

c)  sistemazione arredi

d) data prevista di apertura  Settembre  p.v.

3)  Assegnazione delle cariche direttive:

Presidente  Franco Simula –   Vice Presidente  Dora Corveddu  –  Tesoriere  Tonino Marogna     –   Segretario Geminiano Bevitori   –

Pubbliche Relazioni : Adelaide Sanna  –  Finestra d’ Ascolto : Giuseppe Cossu   –    Consigliere : Margherita  Salaris .

Comitato Scientifico  –     Sanna  Sergio  ( collabora con il responsabile del Comitato per casistiche amministrative)

Comitato  Probiviri     –     Mura Rosalba (presidente)  –  Delli Franco   –   Pirri Maria Luisa

Revisori   Conti          –     Boninsegna  Teresa  –  Pilo  Assunta  –  Marras  Franca

Revisore Contabile   –     Marogna Paolo  (commercialista con titolo Revisore  Contabile)

Tutor Amministrazione  –  Iattarelli Anna

4) Comitato Scientifico  –  Responsabile  Dottor  Kai  Paulus

     A  settembre  sarà reso noto il calendario degli appuntamenti  scientifici e gli eventi  riferiti alle giornate del Parkinson –  tutte le informazioni verranno comunicate nel SITO ufficiale  www.associazioneparkinsonsassari.it

5)  Incontri – La Vice Presidente, propone per il 28/08  una escursione a Pattada, in occasione della visita del Cardinale Becciu

6) Donazioni – IL nostro associato Gian Paolo Frau,  vorrebbe cedere la sua Enciclopedia Treccani  (44/vol.)  alla Casa  Park, con la sola condizione che la stessa enciclopedia venga tenuta con la dovuta attenzione.

7) Ludo/terapia – a seguito della disponibilità dei locali offerta dalla struttura  “CASA SERENA” per le prove di canto ,  si consiglia di inoltrare a nome del presidente F. Simula , cortese domanda  di  conferma.

8)  P.C.  per Piergavino  –  Per motivi logistici,  il P.C.  in carico a Piergavino  sarà dato (in prestito)  il portatile  di Geminiano.

9)  Responsabile Fisioterapia – Dottoressa  Pinuccia Sanna – Per impegni personali potrebbe far slittare la sua collaborazione a  ottobre p.v.  (darà conferma nei prossimi  giorni  personalmente)

10)  Collaborazioni Esterne –  Laura Piga  farà partecipe l’associazione di tutti gli eventi legati all’ ASS. Le FATE  da lei rappresentata.

11)  Marketing – Si è pensato di inserire un LOGO  in Internet per le donazioni all’Associazione Parkinson Sassari.

Alle ore 13,15 si chiudono i lavori .

GIORNATA MONDIALE DEI PARKINSONIANI di Franco Simula

Non basta una deliziosa giornata di sole splendente ritagliata esclusivamente per la Presidente dell’Associazione Parkinson di Nuoro,che aveva vissuto momenti di angoscia temendo che la pioggia rovinasse la giornata. Né può bastare un parco incantevole, abbellito da tutte le gamme di verde che maggio può offrire, disposto e attrezzato in maniera impeccabile dal Comune di Oristano a rendere un evento eccezionale e indimenticabile:   non può e non poteva bastare questo inimitabile teatro naturale a fissare per sempre nella memoria quel sabato 19 maggio 2018, giornata nella quale volevamo celebrare più che il Parkinson i Parkinsoniani. Le persone. Quelle persone -che vengono chiamate pazienti- di cui spesso nessuno sa niente. Solo il neurologo di riferimento cerca di entrare nelle loro vite per fornire loro, oltre le medicine che facilitano la trasmissione della dopamina, anche consigli di vita che solo il medico (quando ha tempo) riesce a dare. Queste persone, dunque, hanno fatto la differenza, hanno fatto la festa. Alla fine della giornata erano raggianti di felicità, persino commosse per la reciproca “accoglienza” che erano state capaci di scambiarsi. L’accoglienza, dispensata a piene mani, è iniziata da subito. Appena entrati nel parco, un gruppo di signore -verosimilmente nuoresi schierate dietro un tavolo ha avuto un gran daffare a distribuire “sorrisi” a tutti quelli che ormai, abbandonati i pullman, facevano ressa di fronte a un tavolo per beneficiare del proprio “sorriso” personale che consisteva in un medaglione di cartone su cui era abbozzato un viso sorridente -uno smile appunto- e sotto scritto il nome del sorridente: questa celere mini cerimonia veniva suggellata da una frase del tipo “sii gentile”, “vivi sereno”, “canta e balla”, scritta su un cartoncino che sul petto accompagnava lo “smile”. Un dolce vero distribuito a tutti concludeva la presentazione.

Col passare dei minuti si poteva assistere a un primo “miracolo”: a mano a mano che gli autobus si scaricavano e i partecipanti si presentavano al tavolo dell’accoglienza si notava che i dolci invece di diminuire..aumentavano Cosa stava capitando? Chi prendeva il dolce dell’accoglienza spesso deponeva un pacchetto di altri dolci. Tutti buoni comunque.  La parte istituzionale prevede il saluto delle autorità che non sono solo formali: sia le presenze che le assenze.

Il Sindaco porge il saluto e l’accoglienza della città di Oristano a una categoria di ammalati spesso dimenticata da affidare se va bene al volontariato. La città di Eleonora non può trascurare di costituire istituzioni associative organizzate che facciano da supporto alle frequenti carenze che la sanità pubblica presenta. Abbiamo purtroppo notato l’assenza -peraltro giustificata- del direttore ASSL la cui presenza sarebbe servita se non altro a riferire le non poche carenze di un territorio alle autorità superiori. Ha perduto un’occasione favorevole.

Il tema del Convegno era “VALORIZZIAMO L’ARMONIA DELLA PERSONA”:pratiche per il benessere dei parkinsoniani. A questo punto il Convegno è entrato nel cuore delle tematiche che intendeva sviluppare rappresentando dal vivo l’importanza fondamentale che, assieme alla terapia farmacologica, assumono le terapie complementari: musica-canto terapia; ginnastica dolce; feldenkrais; tango. In ciascuna di esse i professionisti che guidavano i diversi laboratori (Fatima Congiu, Bianca Cocco, Mauro Diana) hanno coinvolto i partecipanti che si son ritrovati d’incanto provetti ballerini ed esperti cantanti. L’altro miracolo si è verificato all’ora del pranzo quando dalle singole borse sono usciti manicaretti e leccornie provenienti da decine di cucine e frutto di una miriade di fantasie: tramezzini, melanzane alla parmigiana, frittate, focacce farcite, rotoli di spianata, sformati di verdure varie, cotolette, mix di verdure crude, frutta assortita e dolci: pasticcini, crostatine, tiricche, papassini, mustaccioli, gelati. Tutto innaffiato da vino mirto e limoncello di produzione propria, come in un grosso grasso matrimonio…sardo.

Dopo pranzo, quando vino e mirto avevano operato i loro benefici effetti, si è scatenata la prestigiosa chitarra di Salvatore Chironi accompagnata dall’armonica funambolica di Nanni Coronas. Le dolci note della chitarra non hanno lasciato insensibile Cenzina Pulli che, evocando Lionello Siddi, suo mentore chitarrista, non ha potuto fare a meno di lasciare scaturire i ricordi più belli e nostalgici delle canzoni spagnole degli anni sessanta. E Cenzina si è fatta trasportare dalla stessa passione canora di tanti anni fa come neppure lei, forse, immaginava. Anche Chironi ha attinto con cura ad un ampio repertorio di canzoni degli anni settanta che hanno coinvolto anche chi non aveva mai provato a cantare due note in musica. E Salvatore ci ha dimostrato che non solo sa suonare la chitarra ma sa anche cantar bene. Una inaspettata sorpresa ce l’ha riservata la mente creativa di T. Marogna quando, fra una canzone e una risata, ha cominciato a distribuire a tutti palloncini colorati con su scritto il motto della Associazione Park di Sassari: “Volare si può, sognare si deve”!

( Come da contratto. ) Gli aspetti istituzionali della giornata sono stati diligentemente presentati e coordinati dal Dr. Giacomo Chironi. Non possiamo concludere la cronaca di questa incantevole e indimenticabile giornata senza riportare alcune delle impressioni rilasciate dai partecipanti. “E’ stata una giornata meravigliosa, in tutti i sensi. Persone interessanti. Esperienza positiva”: “Come accompagnatore ho capito di non essere solo. Ho visto mia moglie sorridere, serena. Ritorno a casa più sollevato. Grazie a tutti”. “Siamo stati benissimo. Grazie di tutto”. “Giornata splendida. Grazie al direttivo per l’organizzazione”. “un ringraziamento a tutta l’organizzazione. E’ stata una bellissima giornata. Grazie”. “E’ stata una giornata di felicità. Grazie”. “Un affettuoso ringraziamento per la splendida giornata passata assieme. E soprattutto…grazie di esserci!!!” “…è che ci hai fatto volare e noi con lui e di volare più in alto: e continuare a sognare di avere giornate come questa nel corso della nostra vita”. “E’ stata una giornata speciale”. Il terzo miracolo è stato il più grande, quello vero, il miracolo rappresentato dalla gioia delle persone, dalla loro felicità palpabile, dalla ritrovata coscienza che è possibile uscire dalla quasi immobilità per raggiungere condizioni di movimento anche minime che rappresentano un argine robusto della volontà contro una malattia subdola che cambia aspetto da un soggetto all’altro facendo perdere le tracce anche ai più attenti nello studiarne le varianti.

Insomma la malattia di Parkinson va arginata oltre che con la terapia farmacologica e con l’arti-terapia (tango terapia) anche con una buona dose di intelligenza che non guasta mai qualsiasi attività ciascuno di noi voglia intraprendere.

Un ringraziamento speciale vada all’Associazione Parkinson di Nuoro, alla sua instancabile Presidente Maria Grazia Mortara, al Direttivo che ne ha condiviso l’operato, per essersi assunti l’onere maggiore dell’organizzazione di questa splendida e indimenticabile giornata.

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Giornata Mondiale del Parkinson Oristano 19 maggio 2018

Giornata Mondiale del Parkinson 19 maggio 2018

Butterfly House di Olmedo 18 maggio 2019

L’Associazione presso Butterfly House di Olmedo ( con gradita sorpresa) 18 maggio 2019

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E COSI’ TUTTI OGGI VINCONO di Federica M.

Dietro eventi meravigliosi non possono che esserci dei grandi protagonisti.

Una storia che la dice lunga sulla grande determinazione di una Associazione attenta, tenace, compatta, e dei suoi “combattenti”.

Sì, proprio loro: pazienti, familiari, presidente, neurologo di riferimento, componenti a vario titolo.

Una storia che la dice lunga sul come, quando si crede in qualcosa fortemente, come nel diritto alla salute ed alle cure, si possano ottenere risultati presumibilmente irraggiungibili.

Ricordo come fosse ieri, quando conobbi dott. Paulus; mi trovai nel suo ambulatorio per motivi di lavoro. Aveva qualcosa di diverso da molti medici che avevo incontrato. Il modo in cui accoglieva i pazienti nel suo ambulatorio, il tono di voce con cui rispondeva a coloro che lo contattavano telefonicamente tra una visita e l’altra. Quel modo di rasserenare il paziente probabilmente spaventato e preoccupato all’altro capo del telefono o un suo familiare. Parole di speranza, di forza, di supporto, di cura, oltre che di scienza, di professionalità, competenza ed amore per il proprio lavoro. Pensai che mi sarei sentita felice ad avere un medico così.

Ci incontrammo per lavoro svariate volte nel tempo che seguì. Un medico instancabile, sempre  presente per i suoi pazienti. Scoprii approfondendo alcuni aspetti della sua specializzazione che quel dottore aveva un grande sogno. Quello di creare un’Associazione per i malati di Parkinson tutta Sassarese. Inizialmente sembrava tutto così complicato. Trovare i fondi, una sede, fondare l’Associazione. Ma non per lui. Non si risparmiò. Ogni volta che accennava a quel progetto il suo viso si illuminava. Ogni volta che tornavo a trovarlo per lavoro aveva aggiunto un tassello al puzzle. Circondato da persone meravigliose, i guerrieri, il progetto diventò realtà ed il puzzle si completò. La non sede diventò sede, il progetto diventò Associazione Parkinson Sassari. La visione divenne un logo, il simbolo di una “casa” che ospitasse tutti quei guerrieri e attraverso la quale si potessero intraprendere tutte le strade possibili per un futuro migliore.

Eventi, giornate dedicate, convegni. Quante attività per includere, portare lontano e avvicinare chi non ne era a conoscenza della realtà del Parkinson a Sassari. Il suo motto “Volare si può, sognare si deve, insieme” ha portato lontano quel medico e tutti gli altri Guerrieri.

Ma non senza sacrifici. Al posto loro, molti avrebbero abbandonato. Ma loro no, non si sono mai dati per vinti. E così tutti insieme oggi vincono. Vincono per loro stessi, per i pazienti del futuro e per ognuno di Noi.

Vincono anche le amministrazioni della Sanità nella persona di quei nuovi dirigenti che hanno fatto la differenza, mettendo finalmente il paziente davanti alla burocrazia, davanti ai conti da far quadrare, davanti ai fondi che mancano.

Grazie ai “GUERRIERI” della Associazione Parkinson Sassari Onlus dal Presidente a tutti gli Associati e familiari, i terapisti, per il loro instancabile impegno e la lotta quotidiani, per il grande insegnamento a tutte le persone oltre che per tutti coloro che non meritano di essere invisibili agli occhi della Sanità.

Grazie dott. Paulus per l’amore e la professionalità che ha per il suo lavoro. Per non aver mai smesso di vedere lontano, per aver dato vita al suo progetto, al suo sogno, diventato una importantissima realtà

Grazie a quei dirigenti che hanno ascoltato anziché ignorare, che hanno decisio di mettere in campo azioni invece di promesse lasciate al vento.

Oggi il futuro è migliore grazie a queste persone.

UNO SPLENDIDO PESCE D’APRILE di Franco Simula

Il 14 marzo segna una svolta nell’annosa questione dell’ambulatorio Parkinson. Convocati dal dott.Pintor e dal dott.Licheri, in rappresentanza dei direttori generali dott.Moirano e dott.D’Urso, al presidente e alla vicepresidente della nostra Associazione viene data lettura della convenzione intercorsa tra Ats Sardegna e l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari per assicurare la gestione di un percorso clinico assistenziale a favore dei pazienti affetti dal morbo di Parkinson e malattie correlate. La convenzione prevede anche che l’Aou di Sassari metta a disposizione, a supporto dell’attività dell’Azienda Tutela della Salute, un dirigente medico neurologo, identificato nella persona di Kai Stefan Paulus, che da anni si occupa della malattia di Parkinson e pertanto rappresenta un punto di riferimento per i pazienti e le relative famiglie.

Si tratta, finalmente, di un ambulatorio dedicato esclusivamente al Parkinson e ai disturbi del movimento, mettendo fine allo stillicidio degli appuntamenti rimandati, quando si era fortunati, da un mese all’altro, e in mancanza di un intervento tempestivo, intasando il Pronto Soccorso o ricorrendo al ricovero. Con i costi umani ed economici che purtroppo molti di noi hanno dovuto sperimentare.

Il 14 marzo, dunque, ci viene annunciata la data di partenza del nuovo ambulatorio al 1° aprile. Possibile, proprio il 1°aprile ? che, guarda caso, è il giorno di Pasqua ? Non sarà un pesce d’aprile, o uno scherzo feroce? Nei vari incontri tra una nostra rappresentanza e i massimi dirigenti della Sanità della Sardegna, questi si sono mostrati sempre sensibili e disponibili ad affrontare e risolvere il disagio connesso alla mancanza dell’assistenza sanitaria continuativa indispensabile a pazienti cronici e con malattie neurodegenerative come la nostra. Tale disagio si era manifestato in svariate occasioni in conferenze stampa,articoli sui principali quotidiani e su alcune tv locali. Le assicurazioni dei Dirigenti Sanitari, però, non trovavano una concreta attuazione in tempi secondo noi ragionevoli, ma considerando tuttavia che il provvedimento che ci riguardava era solo uno delle centinaia di delibere da adottare, abbiamo tenuto viva la fiammella della speranza…e poi, ecco, finalmente l’ambulatorio Parkinson: veramente uno splendido pesce d’aprile.

CRONACA di UNA GIORNATA SERENA di Franco Simula


Venerdì 5 gennaio era giornata di vigilia: vigilia dell’Epifania e quindi dell’arrivo dei Re Magi a Betlemme e anche vigilia dell’arrivo della Befana.
L’Associazione Parkinson pensò bene di organizzare per quel giorno un incontro conviviale che, quando è possibile, non guasta mai: serve a rinsaldare amicizie, a socializzare con i nuovi arrivati, serve a bere un buon bicchiere di vino in compagnia e, se le forze lo consentono, si possono fare quattro salti misurandosi arditamente con vecchie reminiscenze rappresentate da appassionati tanghi argentini o vorticosi valzer viennesi. Al momento del ballo è scattato il momento magico di Peppe Pinna, abilissimo ballerino d’altri tempi, che quando scocca l’ora delle danze, entra in una dimensione di sogno, coinvolgendo con perfetti passi di danza tutte le dame che si affidano alla sua guida. Piera pur non essendo un’esperta ballerina, ha cercato nel ballo di superare il torpore che puntualmente si diffonde fra tutti all’ora della siesta. Poi, accompagnati dalla musica di “faccia di trudda” abbiamo simulato il trenino ordinati per fila indiana. Intanto qualcuna, quatta quatta, riprendeva e certificava momenti parkinsoniani di festosa allegria.
La giornata era tiepida e luminosissima sembrava ritagliata dal mese di maggio e imprestata al 5 di gennaio. Tutto sembrava avviarsi gradualmente alla conclusione quando inaspettatamente… colpo di scena! Arriva la befanaaaaaa.
Come un”deus ex machina” spunta all’improvviso “con le scarpe tutte rotte, col cappello alla romana” a imitare la befana. Una befana vera, di quelle con le calze-dono per i bambini che sembrano vecchi. Insomma una befana con tutti i crismi legali della befanità. Portava in spalla un sacco pieno di ogni ben di Dio. Pietre di carbone durissimo come quello delle miniere ma dolcissimo e invitante: da spezzare i denti anche ai bambini, possiamo immaginare cosa potrà capitare ai denti dei bambini-vecchi ormai esausti e consumati. Attenti ai denti ragazzi-anziani o, se preferite, diversamente giovani come il politicamente corretto impone. Continuiamo con l’elenco delle leccornie. Cerchi di liquirizia attorcigliati come serpentelli neri; figure varie di zucchero cingommoso e spugnoso, un po’ viscido nel mangiarlo: la sua consistenza dà l’impressione che (da parkinsoniano) provo al mattino quando esco di casa e sento il terreno quasi gelatinoso che si muove sotto i piedi. Però era dolce e tanto è bastato a soddisfare la curiosità dei bambini ottantenni. E poi caramelle al limone, e ancora caramelle spugnose di colore e forme diverse dalle precedenti ma sempre dolci. Insomma le più belle e incantatrici caramelle per bambini. Veramente caramelle da befana! Quelle che sognavamo da bambini e non arrivavano perché allora c’era la guerra e la Befana era spelacchiata e povera come una moderna clochard; ma dovevate vedere che dignità!
Dunque anche a noi la befana come ai bambini? No, no, noi non siamo bambini; questa è una befana per adulti. Quella dei bambini è approdata in Piazza d’Italia con tanto di Vigili del fuoco al seguito e relativa discesa aerea dal Palazzo della Provincia e spargimento di caramelle a tappeto. Sciuponi potevano darle a noi: a noi le caramelle durissime o mollicce agli altri le caramelle buone. Per far gradire le caramelle un po’ “mingrine” ho dovuto fare l’elogio della caramella. Quasi come Erasmo da Rotterdam con la follia. Mah! Così è la vita…
Sotto la maschera della nostra befana chi c’era?
C’era quella “moninca” raffinata di Silvana che spesso una ne pensa e cento ne fa. Stavolta, però la “moninca” non era sola ad architettare: era accompagnata nell’organizzare la festosa sorpresa dalla mente fertile e creativa che è Ninetta; dunque due “majalze” in perfetta sintonia che non hanno dovuto deliberare niente né votare per regalarci una simpatica festa della befana. A conclusione della serata la “vecchia” ormai stanca ha letto una sorta di proclama in cui raccontava fatti e misfatti dei parkinsoniani compreso il presidente che per un po’ viene pregato di mettersi a far niente invece di stare a fare il “caminu a ludu” alla ricerca di nuovi locali. Intanto il sindaco non te ne dà di nuovi locali perché nell’andirivieni gli stai consumando tutte le strade.

Arrivederci a Carnevale






La befana

Buona sera
Oh! Scusate l'intrusione
Ma era aperto quel portone!
Io son vecchia, malandata
E anche se non invitata
Colto al volo ho l'occasione
Di abbracciare tante persone.
Sono buffa e un poco strana
E mi chiamano befana!
Dentro questo vecchio sacco
Per voi tutti c'è un bel pacco
Che contiene cose buone
Ma anche un poco di carbone
Da donare a chi ha mancato
Commettendo un bel peccato.
Che cos'è questo brusio
Che disturba il parlar mio?
Come al solito è Liliana
Non s'arrende all befana!
È laggiù in fondo al salone
Perciò merita il carbone.
Anche a Franco un pezzettino
Proprio in cima al suo calzino
Che stia bene, che stia male,
va a palazzo comunale
e sta li da mane a sera
d'ottener la sede spera...
l'indomani poi, con Dora,
presto presto di buonora
se pur stanco non si arresta
e scordando anche che è festa,
guida pure contromano
per recarsi da Moirano.
E se Dora allor protesta
E gli dice: svolta a destra!
La zittisce immanemente
Non si parla al conducente!
Di sicuro più paziente
Dottor Paulus è certamente
Coi malati e i dirigenti
E perfino con gli assenti
E perciò nel suo calzino
Per premiar la sua bontà
Solo dolci a volontà.
Adelaide Anna e Cenzina
Con la dolce cantatina
Sise accanto a Salvatore
Ci dilettano un pò il core
Ma con grande mia sorpresa
La Brigata Sassaresa
Fa scattare Geminiano
Che marciando a gamba tesa
Ruzzolare fa Peppino
che ha bevuto troppo vino
E perciò nel loro calzino
Di carbone un pezzettino.
Poi per Franca e per Paoletta
C'è una splendida calzetta
Ma anche qui c'è del carbone
Perchè sono un pò pigrone.
Che la giri a manca o a destra
Sempre uguale è la minestra!
Tutti han preso qualche ammenda
Ma anche dolci per merenda
Ma poiché imparziale son
Io la calza più cicciona
L'ho stipata di carbon
Per un tale James Parkinson

Ninetta Onida

 

“RICOMINCIO DA TRE” Trilogia poetica di G.B.


IL TUO SILENZIO

Mi piace il tuo silenzio.....
perché nel tuo sguardo profondo
colgo il corso dei tuoi pensieri.

Distante e sussiegosa, rapita nella tua voglia
di celarti agli occhi del mondo per non soffrire,
apri il tuo scrigno senza paura ... e concediti.

Seguimi nel tumultuoso sentimento che mi susciti,
prendimi per mano , cosi posso sentire il battito del tuo cuore, che pulsa insieme con il mio.

Percorriamo insieme la via dei ricordi che ci legano,
ricordi belli e nostalgie..... che ci sostengono
nel travaglio dei giorni che verranno .

Tu sei sempre stata il mio riferimento,
ora non sottrarti alla richiesta di amarti e
amarti ancora..... senza alcuna rinuncia.

Così nel tempo che porta alla vecchiezza
saremo liberi da fardelli "velenosi"..per
vivere insieme ciò che abbiamo meritato.

g.b.
MERIGGIO

Nelle ore calde del meriggio,
mi ritrovo sulla scogliera,
ad ascoltare il mare ...
rapito dal fluire delle onde che risuonano come il tuo sorriso.

E vedo i tuoi occhi - punture di stelle
nel firmamento celeste - splendere
come fuochi notturni col brillio
ammaliatore di una " fiera".

Il tuo incedere flessuoso
mi riempie di emozioni , che scorrono
lente come sabbia nella clessidra... così da poterle assaporare fino in fondo.

Ora nella seconda giovinezza....
tradito dal "rapace"...., ritrovo
il tuo braccio e percorro sentieri scoscesi
con la sicurezza dei giorni felici.

Dopo aver cercato l'ignoto.....
riacquisto la serenità perduta
e il mio essere fa pace
con la realtà che mi circonda.

g.b.
RICORDI

Nelle notti mote.... nella veglia,
il silenzio mi avvolge e, nella mente
i ricordi si affollano - vividi, struggenti, copiosi
e si rincorrono per avere il primato
delle emozioni che suscitano.

In questi momenti, silenti, la tua figura mi appare...
in tutte le sue espressioni - divertenti, scontrose,
gioiose , imprevedibili - e comunque tue.

Ho imparato a conoscerle ... e in loro rivedo
il tuo carattere - semplice e umbratile -
che mi regala sensazioni di tenerezza .

Sentimento che rafforza il legame che ci unisce,
fatto di ricordi vissuti nella giovinezza, contornati
da colori tenui e venata nostalgia.

In questo vortice di emozioni mi perdo,
mentre scivolo in un sonno leggero....
fatto di altri sogni ... di dorata bellezza.

g.b.