ATTONITO Sul fare della sera mi sorprendo a pensare al mistero della vita.... crogiolo di ineffabili bellezze e coacervo di inspiegabili contraddizioni. Assegnate senza discernimento a persone impoverite dalle miserie umane, che vivono in una simbiosi disconosciuta senza colpe o meriti presunti. Come strade assolate senza ombre... simili a aurore luminose del mattino, o vicoli tortuosi inerpicati su dirupi.... come notti immote orfane di luna. Questo, nella consapevolezza inconscia di una verità immutabile nel tempo, confusa da ognuno, per convenienza, nella profondità dei sentimenti . Due condizioni apparentemente paritarie vissute con la stessa paura dell'ignoto.... unite nella quotidiana dissimulazione del perpetuo inganno, per non "morire due volte" . g.b. |
Devo confessare, ho dovuto leggere più volte questi versi squisiti ma non facili, alla fine mi veniva in mente un termine: destino.