Volare si Può, Sognare si Deve!

1° Maggio 2015: festa campestre a Padria, con impresa eroica


Antonio invita alla festa del 1° maggio a Padria. Però, chi per febbre, chi per altri impegni, l’invito sembrava cadere nel vuoto. Verso le undici, comunque, una macchina parte da Sassari in direzione Padria; strada facendo viene avvertito Peppino che non si fa pregare ed insieme a Nanna raggiunge gli amici a Padria. La giornata si fa splendida, si apparecchia sotto delle querce di sughero. Si chiacchiera, si ride, si mangia e si beve, si fa amicizia e si incontrano altri amici; i bambini si divertono sui gonfiabili. Insomma, si sta bene insieme. foto by Renzo Sgaravato - Bosa Sardinia Italy

Padria – Torrente Sentale ( Sa Entale) “Caddu Muzzu” – foto by Renzo Sgaravato

Nelle vicinanze c’è una cascata. Ajo’, ci si mette in marcia. Ci è stato spiegato che la cascata è bellissima ed imperdibile, ma ci è stato omesso che è quasi impossibile accederci essendo ubicata in un profondo e ripidissimo burrone e l’unico, ripido e stretto accesso è barricato da spaventosi roveri che neanche il principe della Bella addormentata sarebbe riuscito a vincere. Ma la piccola comitiva della Parkinson Sassari non si fa intimorire e così si decide senza temporeggiare di affrontare l’impresa, più che eroica, irresponsabile. Ed ecco il nostro vicepresidente trasformarsi in Principe assistendo la sua Nanna a calarsi centimetro dopo centimetro nella gola calcarea. Dopo interminabili e faticosi 20 minuti si giunge finalmente giù e si apre davanti a noi uno spettacolo magnifico: una selvaggia cascata versa dall’alto masse di acqua nervosa e chiassosa in un lago buio e nascosto. I bimbi si divertono a lanciare sassi nell’acqua, e gli adulti non sono da meno facendo a gara a chi fa fare più salti sull’acqua a dei piccoli sassolini. Dopo questa splendida sosta in mezzo alla natura incontaminata della regione del Logudoro-Meilogu ci aspetta la risalita. Detto tra noi, ne avrei fatto volentieri a meno, ma per i nostri eroi il ritorno non rappresenta alcun problema. I bimbi si arrampicano in fretta ed il Principe aiuta teneramente la sua sposa. Tra pause per riprendere fiato e risate per le battute sarcastiche, tipo: “Gente, non temete, il nemico non ci insegue.” “Certo, mica è scemo!”, si guadagna gradualmente la luce del sole. Arrivati in alto, nessuno aspetta i nostri eroi, neanche una tenda ossigeno oppure il 118; ma la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di grandioso fa dimenticare graffi, dolori e stiramenti vari. Finisce così una tanto improvvisata quanto stupefacente gita nella antica Gurulis Vetus di età romana, Padria appunto.

1 Commento

  1. Kai Paulus (Autore Post)

    Grazie della vostra fantastica ospitalità!
    Torneremo di sicuro. Un caro saluto da Sassari.

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