Volare si Può, Sognare si Deve!

Il coro “Volare si Può” al Teatro Civico di Sassari

Da La nuova Sardegna del 18 Maggio 2019


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Il coro “Volare si può” al Teatro Civico 14 maggio 2019

Il coro “Volare si può” al Teatro Civico 14 maggio 2019

Da La nuova Sardegna del 18 Maggio 2019

IL CORO: “VOLARE SI PUO’ SOGNARE SI DEVE” – LE TAPPE


IL CORO: “VOLARE SI PUO’ SOGNARE SI DEVE”
LE TAPPE


Il Coro dell’Associazione Parkinson , nato 2 anni fa, quasi per caso, come attività complementare e ausiliaria alla terapia farmacologica, per suggerimento del nostro neurologo dott.Paulus e impulso della nostra preziosa amica Laura Piga, sta diventando nel tempo una gradevolissima attività per i pazienti dell’Associazione. Guidati da un maestro volenteroso, paziente ed appassionato, Fabrizio Sanna, il coro sta crescendo e acquistando sempre più fiducia nelle proprie capacità.
Il nostro esordio è avvenuto durante le giornate di Sassari in fiore dello scorso anno in piazza S. Caterina, seguito da serate con gli ospiti di Casa Serena, San Nicola a Sassari, Villa Gardenia a Ossi, dove siamo stati sempre accolti con disponibilità e simpatia.
Il 19 dicembre scorso ,sempre guidati con maestria e passione da Fabrizio Sanna, abbiamo cantato all’Auditorium di via Monte Grappa, nel corso di uno spettacolo del gruppo Sing Sing mas,che ha generosamente devoluto una parte dell’incasso alla nostra associazione.
In questo momento di entusiasmo canoro la nostra amica Federica M. con geniale intuizione, ci ha messo in contatto con la dirigenza della Gallerie Auchan, e grazie alla loro disponibilità, ci sono stati concessi degli spazi in cui farci conoscere da un pubblico più vasto in diverse occasioni : dapprima facendoci allestire un banchino con manufatti dei nostri soci, il cui ricavato serviva ad autofinanziarci, poi incoraggiando la nostra prima esibizione canora del 15 dicembre scorso nella Galleria, seguita da una seconda rappresentazione il 6 Aprile. Queste serate sono state favorite dalla sensibilità dello staff delle Gallerie, la dott. Annamaria Langiu e l’organizzatrice degli eventi Giovanna Deriu, animatrice instancabile e generosa.
Siamo stati accolti benissimo, ed è stata per noi tutti un’esperienza straordinaria grazie anche alla presenza operativa di Giovanna Deriu che ci ha guidato ed assistito in tutte le situazioni, fotografando persino i momenti più significativi delle nostre performances.
Oltre alla promozione di questi eventi, la dirigenza ha disposto di devolvere una generosa offerta all’Associazione Parkinson che riconoscente ringrazia di cuore e per consolidare l’amicizia, è lieta di invitare lo staff di Auchan alla nostra prossima esibizione del 14 maggio alle ore 19 al Teatro Civico di Sassari.

Il Presidente Franco Simula

Cronaca dello spettacolo delle Drag Queen di Franco Simula


ASSOCIAZIONE PARKINSON SASSARI ONLUS
DRAG QUEEN MUSIC & MOVIE

Aderendo all’invito dell’Associazione Culturale Music & Movie, Sabato 4 maggio 2019, la nostra Associazione ha partecipato allo spettacolo Missione Drag.

Questi spettacoli, talvolta un po’ graffianti nella forma, hanno sostanzialmente lo scopo di superare le diversità fra sessi, razze, religioni, e sostenere l’integrazione e l’accoglienza. Anche quest’anno, come in passato, una parte dell’incasso verrà devoluto in beneficenza alla Associazione Parkinson e alla comunità di Don Gaetano Galia che nel suo Centro Salesiano riunisce una varietà indefinita di diseredati: ragazzi di strada, ex carcerati, poveri, bambini con genitori alla deriva.
Lo spettacolo è stato occasione di incontri costruttivi. Erano presenti infatti l’Assessora ai Servizi Sociali Pina Ballore, l’ex Assessore del Comune di Sassari e neo Consigliere Regionale Antonio Piu, docenti e dirigenti scolastici, professionisti, imprenditori, rappresentanti di Associazioni (Auser- Angsa).
La serata, organizzata con gusto e professionalità da Roberto Manca sempre ricco di inventiva e genialità,è stata  varia e divertente coinvolgendo giovani talenti, rappresentanti di vari Comuni del circondario e del mondo imprenditoriale in un’atmosfera di amicizia e solidarietà.


Un’infanzia negata di Peppino Achene


In occasione di un incontro organizzato fra l’Associazione Parkinson Sassari e i bambini della quarta e quinta elementare dell’istituto figlie di Maria, anche io decisi di partecipare alla manifestazione.

Le mie condizioni non buone mi preoccupavano e cercavo un modo per essere al meglio nell’incontro con questi bambini. E allora mi venne in mente il periodo della mia fanciullezza che coincideva con la fine della guerra e con i problemi che ne derivarono.

Ricordo che a otto anni, finita la terza elementare, mio padre mi portò in campagna e mi insegnò a raccogliere le spighe di grano che la falce non riusciva a recuperare perché troppo in basso. Quel lavoro iniziò a farmi sentire meno bambino.

Ritornai a scuola senza mancare mai e anche con merito. Finita la quinta finì anche il mio periodo da bambino e iniziò la mia vita da lavoratore a tempo pieno. Questo era diventato motivo di malumore tra mio nonno e mio padre.

Mio nonno voleva che continuassi ad andare a scuola ma mio padre non ne volle sapere . Col passare del tempo capii che mio nonno vedeva giusto.

Valutando tutto questo, il fatto di dovermi presentare a questi ragazzi in condizioni non buone mi tormentava.

Così decisi di posticipare l’assunzione dei farmaci in modo che la mia autonomia fosse più lunga. Arrivato a destinazione mi inserii in un gruppo di bambini che mi guardarono stupiti e mi invitarono a giocare con loro. In quel momento una ventata di gioventù mi prese in pieno. Scherzavo con loro saltavo più di loro … in me era subentrata un’energia sconosciuta.

Durante la ricreazione fu offerto un buffet . Io presi anche qualcosa per i bambini . Da loro ricevetti un bel grazie. Quando ricominciammo a fare gli esercizi alcuni bambini mi chiesero il mio nome e così cominciarono a chiamarmi nonno Peppino.

L’insegnante mi invitò a fare l’ultimo esercizio e impacciato feci roteare un nastro non come altre volte ero riuscito e così riprovai. Fui circondato dai bambini e in quel momento avevo capito: ero diventato uno di loro. L’incontro stava volgendo al termine e mi accorgo che mister Parkinson stava iniziando a togliermi quell’energia che mi aveva fatto vivere una mattina come mai avevo sperato. Ormai il giocattolo si stava rompendo , volevo scappare, non mi volevo far vedere di non essere più quello di prima.

Acconsentii di buon grado a fare con loro le fotografie. Intanto SU NEMIGU si stava approfittando di me e così mi impegnai che sarei tornato a stare un po’ con i bambini che erano commossi e scappai anche perché stava per sopraggiungere il magone.

Ringrazio la direzione dell’istituto e tutti quelli che hanno voluto questo incontro ed in particolare dott. Paulus per avermi dato la possibilità di sentirmi utile con questi fantastici bambini.

Nonno Peppino Achene


 

Fine del coro – In ricordo di E .Giuliani scritto da Paolo Marogna


In ricordo di Ettore Giuliani vecchio compagno di scuola.
Un caro abbraccio. Paolo Marogna.

Mi aspettavo il solito
“bravi”
ieri sera, alla fine del coro.
E istintivamente mi son girato
verso la tua sedia
con un sorriso.
Poi, immediatamente
ho realizzato
che non ci sarebbe stato mai più
quel commento ironico.
Che un’altra stagione
era finita.
Come gli “scioperi” scolastici,
come le “ferie” di quando eravamo ragazzi.
Ciao vecchio compagno di scuola.
Forse hai avuto troppa fretta ad andartene,
certo hai scelto la maniera giusta.
A presto.


 

Il coro “Volare si può” al Centro Commerciale Auchan

Coro Volare si può di Fabrizio Sanna

….Anche stavolta il pubblico era numeroso; quelli che sapevano dell’evento e quelli che girando per i vari negozi si soffermano ad ascoltare le belle voci dirette dal Maestro Fabrizio Sanna. Pian piano il coro cresce come numero di componenti e per qualità.


 

“Casa Park” ritorna a scuola – scritto da G.B.


La “Casa Park” torna a scuola…


Ebbene sì…. non si finisce mai di imparare, il gruppo di casa Park è ritornato a scuola, sposando il progetto ideato del neurologo dr.Paulus, in collaborazione con l’insegnante di danza-movimento terapia dottoressa Mambrini.

Idea nata come “scambio intergenerazionale ” – esperienza del vissuto e coinvolgimento ludico tra alunni delle elementari e portatori del morbo di Parkinson –

IL risultato è stato sorprendente, difficile da immaginare all’inizio, sospeso tra le incertezze del gruppo Park, e il comprensibile disagio di quei bambini di appena 8/10 anni. Ma è bastato poco …. dopo aver sostituito il parolone del progetto, con il più semplice ” incontro tra persone di età diversa” , più vicino alla reale comprensione dei ” nipotini ” (perché tali sono diventati – per adozione diretta nel corso della mattina) , tutto si è svolto con naturalezza, con diligente attenzione agli insegnanti della scuola negli esercizi musicali e la crescente partecipazione ai balli ritmati delle danze ” parkinsoniane “, in un crescendo di suoni e ritmi “travolgenti” , con vero “scambio alla pari” . dove le rispettive età dei partecipanti erano solo un dettaglio anagrafico .

Non poteva certamente mancare il “dibattito a confronto”, che si è svolto in chiusura della “performance” fisico/ludica, e le domande rivolte al gruppo Park , sono state pertinenti, curiose , chiarificatrici – Che malattia è il Parkinson ?! – A che età ci si ammala di questa malattia ?! E’ contagiosa ?! si muore ?! Ci sono le medicine ?! I malati possono fare le cose?! Perché viene il Parkinson?! a tutte queste domande, Franco ( il nostro presidente) ha risposto con naturalezza senza omissioni di sorta, con un lessico bonario , da vero nonno, ma altrettanto “crudo” , dispensando chiarimenti come – Purtroppo non si può curare ; le medicine servono come carburante e quando finisce bisogna fare di nuovo il pieno come nelle automobili; fortunatamente non è contagiosa ; si trasmette alle volte ai propri figli e non si muore …… e così per altre domande , concludendo che la malattia è come UN RAPACE … dormiente , che si sveglia quando meno te lo aspetti e ti aggredisce, allora ….. bisogna combattere senza aver paura, come in tutte le altre sfide della vita.

La mattina a scuola ….. è terminata simpaticamente con foto , selfie e riprese sui cellulari , con la scolaresca che si rivolgeva al gruppo Park , – su, nonno/a… facciamo le foto !?…. carinissimi !!!

Questa nuova esperienza vissuta in sana allegria, ha confermato che le distanze generazionali si possono superare con semplici episodi di gioco, che fanno sentire noi adulti un po’ bambini e i bambini un po’ più adulti, consapevoli entrambi che vivere la vita in compagnia é una cosa MERAVIGLIOSA !!!

Il Gruppo Park , ringrazia la dirigenza dell’Istituto Figlie di Maria , che ha permesso questo incontro ,ospitandoci .

G.B.


 

Visita a Tramariglio – testo di Franco Simula


VISITA A TRAMARIGLIO

Sabato 30 marzo 2019, l’Associazione Parkinson Sassari ONLUS ha effettuato una gradevolissima visita a Tramariglio.

-Il viaggio è stato realizzato anche grazie a un contributo messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio Regionale. La giornata di quest’inizio di primavera, bellissima e inondata di sole, ha caratterizzato almeno la metà dell’ottima riuscita della visita che non è stata la solita gita spensierata fuori porta perché ha riservato dei risvolti culturali molto interessanti. L’organizzazione di Dora puntuale e ineccepibile, ha rappresentato l’altra metà di una giornata indimenticabile e di notevole interesse culturale Tramariglio, in passato, era nota più come colonia penale che per il suo mare cristallino circondato da un manto di verde di mille tonalità: cisto, lentischio, ginepro, corbezzolo, oleandro. Ora il luogo di sofferenze è stato trasformato in spazio museale di grande pregio: oltre alla raccolta di registri vari che raccontano le tristi storie dei vecchi detenuti, è stata allestita una esposizione di tutti gli uccelli che nidificano nella zona. Altri spazi, invece, sono utilizzati come immenso laboratorio da Elio Pulli geniale figura di artista che lavora indifferentemente e con grande e abile talento le tele, la ceramica, e svariati altri materiali come il legno e le radici degli alberi: uno, in particolare, colpisce per la spettacolarità dell’elaborato: ti trascina immediatamente all’immagine della Medusa del Caravaggio, con i capelli-serpenti selvaggiamente intricati, ricomposti e rivitalizzati da una “bufera infernal che mai non resta”. La più bella scultura lignea del laboratorio-mostra. Non si può non rimanere incantati osservando le inimitabili ceramiche smaltate con colori iridescenti che raccontano la fantastica fiaba del Piccolo Principe. Un altro passaggio esaltante è rappresentato dagli elmi “donchisciotteschi” enfatizzati da una fantasmagoria di colori applicati per poter sconfiggere più agevolmente l’improbabile nemico con i loro riflessi abbaglianti. Figlio d’arte, ha saputo utilizzare al meglio il talento del padre Oronzo Pulli – scultore che la città di Sassari ha voluto ricordare intitolandogli una via. Abbiamo avuto l’occasione di conoscere oltre a un raffinato artista, un irresistibile e simpatico affabulatore che ci ha deliziato con una serie di gustose barzellette in sassarese che hanno posto un gradevole sigillo a una indimenticabile giornata. Che dire dei 55 parkinsoniani? Tutti puntualmente stanchi ma soddisfatti anche per l’estemporanea visita a Capo caccia: anche solo visto dall’alto rimane sempre e per tutti uno spettacolo mozzafiato.

Franco Simula