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PARKINSON E VIRUS: NUOVE CONFERME di Kai S. Paulus

Da molti anni siamo a caccia di virus insieme a Prof. Leonardo Sechi ed i suoi collaboratori dell’Istituto di Microbiologia e Virologia dell’Università di Sassari, ed a dicembre dello scorso anno abbiamo iniziato una nuova ricerca per studiare eventuali interazioni tra virus e batteri con la patogenesi del Parkinson (vedi LA MALATTIA DI PARKINSON E L’HERPES VIRUS).

Proprio oggi, a meno di un anno, sono usciti i risultati del nostro lavoro, pubblicati stamattina dalla rivista scientifica internazionale International Journal of Molecular Sciences.

Abbiamo prelevato campioni di sangue a 100 persone seguite dall’ambulatorio dei disordini del movimento del Poliambulatorio della ASL Sassari che successivamente sono stati analizzati dalla dott.ssa Somaye Jasemi e lo staff di Prof. Leonardo Sechi.

Anche se l’eziologia del Parkinson non è ancora ben compresa, pare che infezioni virali e batteriche contribuiscano alla patogenesi della malattia. E’ stato suggerito che alterazioni gastrointestinali osservati in persone con Parkinson possono derivare da una alterazione, disbiosi, della flora gastrointestinale (vedi PARKINSON E MICROBIOTA, ed anche IL RUOLO DEL MICROBIOTA NEL PARKINSON), il microbioma, che comporta il deposito di aggregati di alfa-sinucleina ed un peptide prodotto dai batteri intestinali, il “curli”, coinvolto in adesioni di superficie, invasioni cellulari e la formazioni di biofilm, lo strato protettivo delle mucose. Questo prodotto batterico, il “curli”, può favorire l’aggregazione alfa-sinucleina attraverso l’attivazione del sistema immunitario, a causa di un processo infiammatorio cronico. Gli aggregati di alfa-sinucleina migrano negli anni dall’intestino attraverso il nervo vago fin dentro il cervello, dove, secondo la teoria dell’origine intestinale della malattia di Parkinson, darebbero il via al processo patologico cerebrale.

Il nostro studio ha evidenziato una elevata reazione al curli ed al virus del herpes simplex confermando il coinvolgimento della flora gastrointestinale nella patogenesi della malattia di Parkinson. Gli autori della ricerca sottolineano che, nonostante il riguardevole risultato che conferma la co-responsabilità del microbiota nello sviluppo del Parkinson, ci vorranno ulteriori studi per definire i risultati e per poi individuare possibili cure.

Un anno fa la nostra Associazione Parkinson Sassari e l’Istituto di Microbiologia dell’Università di Sassari hanno disegnato questo studio che in meno di un anno è stato concluso con la pubblicazione dei risultati su una prestigiosa rivista scientifica, per sottolineare la serietà e concretezza della nostra Parkinson Sassari e le sue partnership scientifiche.

L’articolo è stato pubblicato stamattina; sarà una pura coincidenza, ma oggi è la Giornata Nazionale della malattia di Parkinson.

Ci tengo davvero tanto a ringraziare Roberta Carfagna, Giuseppina Chessa, Maria Grazia Demartis e Rosa Simula, del laboratorio analisi della Ematologia del Poliambulatorio della ASL Sassari, le fantastiche fate, che senza la loro entusiastica collaborazione questa ricerca non sarebbe stata possibile.

LA MALATTIA DI PARKINSON E L’HERPES VIRUS di Kai S. Paulus

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Somaye mi fa sapere tramite whatsapp che è giunta in via Tempio n. 5, e pertanto esco dal Poliambulatorio per salutarla, ma non la vedo. Le rispondo col cellulare che non riesco a trovarla e lei mi manda una improbabile foto di una via Tempio n.5; mi viene il dubbio che Somaye si trovi a Sassari. Ma eccola finalmente, che saluta con le mani da lontano, evidentemente si trovava molto più giù nella “nostra” via Tempio, e mi vengono i dubbi che il numero civico del Poliambulatorio non sia realmente il 5. Anche Rosa, l’infermiera, che era uscita insieme a me portando con se i campioni, è contenta nel vederla perché fa piuttosto freddo, e noi in strada, solo in camici provenienti dagli ambulatori surriscaldati, stiamo per congelarci.

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Questo intrigante lavoro, pubblicato nel 2016, indaga possibili collegamenti tra patogeni intestinali e la malattia di Parkinson

 

Finalmente posso salutare Somaye Jasemi, la giovane ricercatrice dell’Istituto di Microbiologia inviata da Prof. Leonardo A. Sechi per recuperare i nostri campioni di sangue; con Somaye ci eravamo sinora solo scritti per mail e whatsapp senza averci mai visti prima. Lei è iraniana e non parla l’Italiano e si sarà divertita ad incontrare un tedesco che ha quasi dimenticato l’Inglese. Comunque, alla fine, con mani e gesti ci siamo capiti e la ricercatrice è tornata al suo istituto con i primi cinque campioni di sangue per lo studio del nuovo progetto sull’ipotetica influenza del herpes virus nella patogenesi del Parkinson; e quando la scienza chiama, la nostra Parkinson Sassari è sempre presente.

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Sempre nel 2016 ci siamo interrogati su una possibile stimolazione del sistema immunitario da parte del virus herpes simplex comportante un aggravamento del Parkinson

Alcuni di voi si ricorderanno, quando l’ambulatorio Parkinson era ancora in Clinica Neurologica, che partecipavamo a molte ricerche sul Parkinson, di cui alcune in collaborazione con il gruppo di ricercatori guidati da Prof. Leonardo Sechi; alcuni risultati sono addirittura finiti su riviste scientifiche internazionali.

Poi c’erano, prima, le note vicissitudini in Clinica culminati con il trasferimento dell’ambulatorio Parkinson (compreso il neurologo) dalla Clinica Neurologia al Poliambulatorio della ATS in via Tempio, e, poi, la pandemia del covid-19, e perciò per alcuni anni la collaborazione è stata interrotta, fino a ieri mattina, appunto.

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Nel 2017 esce il seguito del lavoro precedente, in cui si conferma il coinvolgimento del sistema immunitario nella patogenesi del Parkinson, ed il peggioramento del quadro clinico parkinsoniano in seguito ad infezione da virus herpes simplex.

Si riparte, quindi, con un ambizioso progetto che vuole studiare eventuali interazioni tra gli anticorpi del herpes virus con l’alfa-sinucleina, quella proteina che, quando alterata, causa il Parkinson. Allora c’erano, oltre a Prof. Sechi e me, le bravissime dottoresse Elisa Caggiu e Giannina Arru che durante una nostra Giornata Parkinson si erano presentate alla nostra Associazione illustrando i loro risultati. Ora invece ripartiamo, appunto con Somaye Jasemi della Microbiologia, e con le nostre infermieri Roberta Carfagna, Giuseppina Chessa, Maria Grazia Demartis e la congelata Rosa Simula, del laboratorio analisi del Poliambulatorio della ASSL Sassari in via Tempio (n. 5?).

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Infine, nel 2018 viene pubblicato una ricerca del gruppo sassarese su indici di infiammazione cronica nel cervello in caso di patologia neurodegenerativa, e quindi anche Parkinson, e la possibilità di poter misurare alcuni marker di tale infiammazione nel sangue, con possibili vantaggi di diagnosi e di monitoraggio.

Rivedere gli articoli scientifici, ai quali abbiamo collaborati, fa un certo effetto perché abbiamo partecipato a delle ricerche veramente interessanti e che hanno lasciato traccia nella letteratura scientifica internazionale; e poi, e ne possiamo essere orgogliosi, senza la collaborazione della nostra Parkinson Sassari questi studi non sarebbero stati possibili.

Ora dovrò studiare l’Inglese, e Somaye adesso sa dove noi supponiamo sia via Tempio n. 5.