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ALLE ORIGINI DEL PARKINSON di Kai S. Paulus

(Pillola n. 27; seguito di L’ALFA-SINUCLEINA)

Ora conosciamo la funzione della proteina alfa-sinucleina all’interno della cellula nervosa, il neurone, ed è facile intuire che di questa proteina ce ne voglia una enorme quantità, visto che in pochi millisecondi deve legare e staccare migliaia di vescicole nelle terminazioni assonali dei neuroni per consentire la trasmissione dell’informazione nervosa. E quindi, l’alfa-sinucleina viene prodotta continuamente in quantità industriali.

Immaginatevi una catena di montaggio che produce tonnellate di un determinato prodotto: ci saranno degli scarti, è inevitabile. Questi scarti vengono eliminati attraverso diversi meccanismi cellulari, rappresentati principalmente dai lisosomi, piccole ‘bolle’ intracellulari che captano gli scarti e le digeriscono, oppure il sistema ubiquitone-proteasoma (UPS), che invece smantella gli scarti nelle loro parti elementari che poi potranno nuovamente essere utilizzate nella catena di montaggio.

Ora immaginatevi questa scena: la “nettezza urbana” del neurone, appunto lisosomi e UPS, non riesce ad eliminare gli scarti. Un disastro! Montagne di mondezza!

Questa pattumiera è rappresentata da alfa-sinucleina alterata che, da un lato, non funziona, e quel che è peggio, essa è tossica per il neurone producendo radicali liberi e danneggiando diversi organelli intracellulari, tra cui i mitocondri, le centrali energetiche della cellula. Uno scenario cellulare apocalittico: l’accumulo di alfa-sinucleina alterata che non solo non funziona compromettendo la corretta trasmissione dell’informazione nervosa, ma che danneggia il neurone dall’interno condannandolo a morte cellulare!

Per fortuna, esistono vari meccanismi di compenso, tra cui quello di raccogliere gli scarti tossici e di racchiuderli dentro dei “sacchi di mondezza”, i cosiddetti corpi di Lewy, inclusioni intracellulari sostanzialmente non pericolose; la cellula si salva e può continuare a svolgere il proprio lavoro, quello di mantenere funzionanti i circuiti neuronali dentro il cervello, e specialmente dentro i nuclei della base (gruppo di centri nervosi al centro del cervello), garantendo il corretto svolgimento dei movimenti muscolari.

Stadio iniziale: la cellula sta soffrendo e cerca di isolare l’alfa-sinucleina alterata dentro i corpi di Lewy e continua la sua attività liberando dopamina per la trasmissione dell’informazione nervosa.

Quindi, problema risolto?

Per un po’ di tempo sì, però, siccome continua la produzione industriale di alfa-sinucleina, continua anche l’ammontare dei suoi scarti, e pertanto, non funzionando i sistemi di smaltimento, aumentano continuamente i corpi di Lewy, che alla fine diventano talmente numerosi da riempire la cellula e di disturbare le sue funzioni.

Ci risiamo! Il neurone, non è in grado di lavorare correttamente e non può svolgere il suo compito, quello di liberare il neurotrasmettitore per la trasmissione dell’impulso nervoso a quello successivo, secondo o postsinaptico.

Infine, il primo neurone, quello afferente del circuito, non è in grado di liberare dopamina e pertanto si interrompe il circuito, con il risultato che l’attività dei muscoli non è più corretta e la persona dovrà vedersela con tremore, rigidità, rallentamento motorio ed instabilità posturale.

Stadio avanzato: la cellula si riempe di corpi di Lewy che disturbano l’attività del neurone che non riesce più a liberare dopamina; la trasmissione dell’informazione nervosa è interrotta.

Riassumendo, la salute della cellula nervosa, il neurone, in caso di malattia di Parkinson è minata fondamentalmente quattro volte:

  • Una eccessiva produzione di alfa-sinucleina alterata, che non può svolgere il suo naturale compito di garantire la trasmissione dell’informazione neuronale (nel caso nostro: l’esecuzione del movimento corretto)
  • La tossicità della alfa-sinucleina alterata che danneggia gli organi intracellulari (specialmente i mitocondri, le centrali energetiche delle cellule)
  • L’incapacità della ‘nettezza urbana’ (lisosomi, sistema UPS) a smaltire gli scarti di alfa-sinucleina, il che porta all’accumulo di alfa-sinucleina aggravando l’effetto degenerativo
  • L’unica difesa cellulare per neutralizzare gli scarti tossici (impacchettamento in sacchi, i corpi di Lewy) si ritorce contro la salute cellulare perché questi sacchi alla fine ingolfano talmente la cellula che essa non riesce più a svolgere le proprie mansioni.

Insomma, un bel problema: il secchio è bucato per almeno quattro insulti diversi, ognuno di per sé già devastante. Il secchio perde dopamina che con pastiglie, capsule, compresse e pompe dobbiamo continuamente riempire, se vogliamo riuscire a muoverci.

Un corpo di Lewy dentro un neurone come appare al microscopio elettronico.

Irreparabile?

No.

Ma di questo parleremo un’altra volta.