Il mare – 1950 – poesia di G.B.
– 1950 –
Concepito sul mare per volontà del destino,
sulla scogliera di ponente precipitata nell’anfratto
dove le onde si frangono con rumore di tuono
e creste d’argento.
Quando il vento di maestro
sferza il cielo cupo sul mare di cobalto,
a volte ritorna per sentire la voce possente
della natura che racconta le sue storie ,
confuse tra la fatica di vivere
e appagate dal quotidiano risveglio.
Immagine che tiene stretta nella mente
in attesa del vespro, come vecchiezza
addolcita dal respiro dell’onda.
E scorre il tempo pensato….in grembo
al cielo che si tinge di rosa, appoggiato
sui cirri ventati di elicriso e tamerici,
coi profumi che si stemperano nel tramonto.
In questa quiete, il suo essere trova dimora
accompagnato dal lento sciabordio del mare,
che nel silenzio traduce le parole che sente.
G.B