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RICERCATORI SASSARESI CURANO IL PARKINSON CON LO SPORT di Kai S. Paulus

(Pillola n. 90)

Quasi due anni fa la Prof.ssa Lucia Cugusi, docente del Dipartimento di Scienze Motorie dell’Università di Sassari, ha presentato all’Aula Magna della Facoltà di Medicina l’ambizioso progetto riabilitativo per persone con malattia di Parkinson “Progetto Sardegna – Palestra a cielo aperto”. La novità della proposta aveva richiamato tanti professionisti, interessati e curiosi nella strapiena aula universitaria, in presenza del Sindaco della Città di Sassari e tanti professori e ricercatori, nonché i presidenti delle nostre associazioni di Sassari ed Alghero, Dora Corveddu e Marco Balbina (leggi il resoconto della presentazione “ PROGETTO SARDEGNA ; PALESTRA A CIELO APERTO“).

Il progetto stesso è stato un grande successo e vissuto dai protagonisti con immenso divertimento (vedi i resoconti dei nostri amici: “ Progetto Sardegna; palestra a cielo aperto. Perché partecipare? testo di Romano Murineddu“, “  Giornata indimenticabile a Porto Ferro; testo di Dora Corveddu“, “   Cera una Volta il 6 luglio 2023; testi di Antonello Park“, e “UNA PAGAIATA AL GIORNO “).

L’elaborazione dei tantissimi dati scientifici raccolti prima, durante e dopo i percorsi sportivi è durata quasi un anno, ma finalmente il formidabile gruppo di ricercatori sassaresi (Martina Meloni, Alessandra Caria, Ilaria Giuseppina Porco, Lucia Ventura, Davide Natale) guidati dalla docente Lucia Cugusi è riuscito a pubblicare i risultati sulla rivista scientifica internazionale “Sport Science for Health” (tradotto: Scienza Sportiva per la Salute).

Traduzione del titolo: “Attività sportive acquatiche e su terra ferma in ambiente naturale come esercizio di gruppo per la malattia di Parkinson: studio pilota di dimostrazione di fattibilità”

Un grande successo per la comunità scientifica e sanitaria di Sassari! Una memorabile impresa delle nostre associazioni Parkinson di Alghero e di Sassari!

Presto i nostri eroi verranno a Casa Park per riferire di tutti risultati. Ma intanto possiamo anticipare che il risultato principale è stato che l’attività fisica aiuta a gestire meglio la malattia di Parkinson, e nello specifico che le attività modicamente sportive praticate in gruppo ed all’aria aperta migliorano le condizioni fisiche e psichiche dei partecipanti e complessivamente la qualità di vita.

Un risultato importante che fa ben sperare, perché non finisce qui:

il gruppo di Lucia Cugusi sta già organizzando un nuovo progetto, più semplice ed alla portata di tutti ed ancora più coinvolgente e divertente!

Fonte bibliografica:

Meloni M, Natale D, Caria A, Porco IG, Ventura L, Di Blasio A, Modugno N, Paulus K, Solla P, Bandiera P, Della Croce U, Deriu F, Manca A, Cugusi L. Land- and water-based sports activities in natural environments as a group exercise for Parkinson’s disease: proof-of-concept pilot study. Sport Sci Health, 2025; http://doi.org/10.1007/s11332-024.01321-6

Un gruppo dei nostri partecipanti a Porto Torres dopo una “gara” di canottaggio

PROGETTO SARDEGNA – PALESTRA A CIELO APERTO di Kai S. Paulus

Ieri pomeriggio, venerdì 3 febbraio, la Prof.ssa Lucia Cugusi, docente del CdS Scienze Motorie, Sportive e Benessere dell’Uomo dell’Università di Sassari ci ha invitati nell’Aula A della Facoltà di Medicina in Viale San Pietro, per presentare al pubblico ed a tutti i possibili futuri partecipanti la squadra di collaboratori dell’ambizioso “Progetto Sardegna – Palestra a cielo aperto”.

Il pomeriggio è stato moderato dal presidente del CdS Scienze Motorie, Prof. Pasquale Bandiera, che, dopo i saluti del Sindaco di Sassari, dott. Nanni Campus, del Prorettore Vicario dell’Università di Sassari, dott. Andrea Fausto Piana, del presidente della Fondazione di Sardegna, dott. Giacomo Spissu, del direttore sanitario dell’AOU Sassari, dott. Luigi Cugia, del direttore del Dipartimento Scienze Biomediche dott. Pier Luigi Fiori, e del presidente del CUS Sassari, dott. Nicola Giordanelli, ha dato la parola alla Prof.ssa Lucia Cugusi, ideatrice del progetto, che ha spiegato alla platea i contenuti e programmi del suo progetto:

(da sinistra) Pasquale Bandiera, Lucia Cugusi, Pier Luigi Fiori, Andrea Fausto Piana, Nanni Campus, Luigi Cugia, Ugo Della Croce.

Stare all’aria aperta fa bene, si sa, fare sport fa bene, si sa, fare attività fisica fa bene al Parkinson, si sa pure, allora uniamo i tre elementi: le persone affette da malattia di Parkinson possono svolgere diverse attività sportive all’aperto, in piena natura; ciò garantisce buon umore, divertimento, ed impegna corpo e mente.

Il Sindaco di Sassari, dott. Nanni Campus

I partecipanti, volontari provenienti dalla Clinica Neurologica della AOU Sassari, diretta da Prof. Paolo Solla, e dall’ambulatorio dei disordini del movimento della ASL Sassari, non saranno soli, ma coccolati da uno staff tecnico-medico sportivo composto, oltre dalla docente universitaria e dai neurologi di AOU e ASL di Sassari, dai seguenti professionisti ed i loro collaboratori:

Marco Pistidda, dell’associazione Bonga Surf School per le lezioni di surf a Porto Ferro, Riccardo Celotto dello Yacht Club Alghero per le imprese eroiche in barca a vela, Corrado Conca, dell’Adventure Guide che porterà le nostre amiche e nostri amici sui sentieri del trekking, Pier Paolo Peddio dell’Azen Kayak che insegnerà il miracolo dello stare in acqua senza toccare l’acqua, dentro il kayak appunto; ed infine Daniele Faedda della 3Motion che spiegherà acquaticità di base).

Il “crucivirdis” di Nicola Virdis

Dopodiché i nostri atleti saranno seguiti da alcuni studenti della professoressa, e le loro performance saranno studiati dal bioingegnere Prof. Ugo della Croce.

Insomma, un team di tutto rispetto che cercherà di fotografare il divertimento, gli sforzi fisici ed i possibili miglioramenti durante le settimane di attività del progetto per ogni gruppo di partecipanti.

Per completare questo bellissimo evento non potevano mancare gli interventi dei nostri, Dora Corveddu, presidente della Associazione Parkinson Sassari, e Marco Balbina dell’Associazione Parkinson Alghero, due interventi molto emozionanti e seguiti particolarmente dai tanti studenti nella piena Aula A della Facoltà di Medicina.

Infine, ci voleva il comico Nicola Virdis a colmare una importante lacuna scientifica dei professori e scienziati in sala: durante il suo divertente “CruciVirdis” ha rivelato a noi navigati ‘parkinsonologi’ che la moglie di James Parkinson si chiamò Mary Dale e che ebbero sei figli. Ecco l’elemento mancante per cui tutto il mondo non riusciva a curare la malattia. Quindi, ora finalmente …

Insieme a (da sinistra) Marco Pistidda, Pasquale Bandiera, Lucia Cugusi, e Nicola Virdis.