USO DEI FARMACI NELLE PERSONE ANZIANE di Kai S. Paulus
(Pillola n. 64)
Ho appena seguito un illuminante corso sullo “Uso di farmaci nell’anziano” promosso dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri (FNOMCEO), che mi è apparso molto interessante per la gestione della persona anziana con polipatologia.
In questo corso è stato presentato il rapporto dell’Osservatorio Impiego Medicinali della Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), relativo al 2022, anno in cui la popolazione italiana oltre i 65 anni contava 13,9 milioni di persone con netta prevalenza femminile. Questa ampia popolazione assumeva in media 7,6 farmaci diversi, in prevalenza per malattie dell’apparato cardiocircolatorio (80%), seguito da medicinali dell’apparato gastrointestinale e del metabolismo (64%) che includevano soprattutto gastroprotettori ed ipoglicemici.
L’utilizzo dei farmaci nella persona anziana comporta diversi problemi che sono stati individuati in queste sei situazioni seguenti:
- Politerapia: la presenza di diverse patologie necessita l’assunzione di farmaci diversi
- Aderenza al trattamento: specie nelle malattie croniche l’aderenza, cioè lo scrupoloso seguire delle indicazioni mediche, nel tempo è fondamentale per ottenere l’efficacia voluta
- Cascata prescrittiva: a causa di effetti collaterali di un farmaco se ne prescrive un altro, e così via, non curando pertanto la malattia ma gli effetti collaterali causati da altri farmaci
- Sottotrattamento o sovratrattamento: l’uso appropriato dei farmaci non mira solo a ridurre l’uso di farmaci inappropriati, ma anche a far sì che i farmaci necessari vengano prescritti e vengano dati a dosaggi adeguati
- Interazione farmacologica: l’uso di più farmaci deve tener conto delle possibili interazioni che possono aumentare o ridurre l’efficacia dei vari farmaci ed aumentare il rischio di effetti avversi
- Farmaci da evitare: nella persona anziana è consigliabile evitare certi farmaci se non in condizioni particolari, e questo vale per molti farmaci che invece vengono spesso prescritti in questa fascia d’età, quali gastroprotettori e benzodiazepine (vedi anche ” ABUSO DI BENZODIAZEPINE“).
La persona anziana è molto complessa e fragile e necessita di molte attenzioni, anche perché oltre alla fisiologica fragilità data dall’età, la persona anziana si ammala spesso di diverse malattie, per cui il rischio di assumere tanti farmaci, e con esso l’elevato rischio di effetti collaterali, con conseguente riduzione della qualità di vita, è molto alto. Bisogna tener conto di tanti fattori e l’approccio deve essere multidisciplinare (cardiologo, neurologo, gastroenterologo, terapisti, ecc.) per gestire al meglio le condizioni di salute della persona anziana.
Per la gestione di questa complessità, nel prossimo futuro potremo avvalerci dei vantaggi dell’Intelligenza Artificiale, ma di questo parleremo sicuramente prossimamente.
Fonti bibliografiche:
Corsi di Formazione a distanza in Farmacovigilanza. L’uso dei farmaci nell’anziano. Dossier n. 1-2024. Editore Zadig, Milano, 2024.
Ma B, Wong FKY, Wong AKC, Meng J, Zhao Y, Wang Y, Lu Q. Artificial intelligence in elderly healthcare: a scoping review. Ageing Research Review, 2023; 83: doi: 10.1016/j.arr.2022.101808.