Volare si Può, Sognare si Deve!

Archivio mensile: Ottobre 2018

CRONACA DELLA REALIZZAZIONE DI UN SOGNO


“Volare si può sognare si deve” Questo è il motto della nostra Associazione che abbiamo cercato di praticare con più convinzione di sempre proprio nella fase finale dell’allestimento di una casa tutta nostra, in cui poterci riunire senza limitazioni di tempo e di spazio, dove poter organizzare meglio le nostre future attività. Nella memorabile serata del 13 ottobre anche il tempo sembrava aver deciso di allearsi con noi– offrendoci un tepore e una luminosità speciali -.Gli amici che erano venuti a sostenerci e solidarizzare con noi erano tanti , tutti positivamente meravigliati di ciò che con poche risorse eravamo riusciti a realizzare A tratti avevamo l’impressione di essere riusciti persino a trasmettere a molti dei presenti il desiderio di “realizzare sogni”. Sentivamo Commenti del tipo: ” Questi vecchi – ammalati hanno ancora molte energie in corpo, meritano di essere ulteriormente aiutati visto che sono in grado di realizzare cose belle a costi irrisori”. E a dire il vero le constatazioni erano appropriate dal momento che Gian Paolo si era moltiplicato per quattro per concludere in tempo tutto ciò che gli era stato ordinato last-minute; Pier Gavino, con l’uso di un nuovo computer, aveva ritrovato per incanto, quella lena che sembrava avere smarrito con l’arrivo di ormai pregresse disavventure; Geminiano non faceva che appendere quadri a dozzine; Vanna, tutta presa dal pulire e rassettare, aveva dimenticato i suoi problemi sotto l’ala protettrice di Adelaide in continua attività anche per l’organizzazione del catering. Tonino era costantemente appeso da qualche parte a congiungere fili, stuccare, tinteggiare, concludere gli ultimi ritocchi. Dora, come le è consono, faceva la regista, disponendo fiori e preparando anche gli ultimi quadri da esporre; e poi ancora i fiocchetti, i registri, le forbici, una penna decorosa per apporre le firme. Giuseppina non stava ferma un istante: dopo aver ripulito il giardino, avrà aspirato il pavimento quattro o cinque volte, pensando: “Si deciderà a diventare lucido”. Anche per poterci distendere sopra un bel tappeto che serviva a coprire adeguatamente qualche piccola corrosione emergente nell’antico pavimento di graniglia.

La festa ha avuto inizio con la lettura della formula canonica della benedizione delle case impartita da Don Davide Onida parroco della parrocchia di Sant’Agostino cui appartiene la Casa Park. Don Onida si è congedato augurando all’Associazione di continuare la generosa opera di accoglienza e sostegno rivolta da ammalati di Parkinson o dai loro parenti nei confronti di altri ammalati ancora più fragili.

L’ingresso festoso dopo il rituale taglio del nastro ha segnato la presa di possesso ufficiale della casa degli ammalati di Parkinson di Sassari e del territorio circostante che comprende parecchi grossi centri della provincia come Alghero, Porto Torres, Sorso, Ittiri, Thiesi, Bonorva.

Il presidente Franco Simula, leggendo il suo indirizzo di saluto ai molti amici intervenuti a manifestare sostegno e solidarietà all’Associazione, ha sviluppato sostanzialmente due concetti: il ringraziamento sincero rivolto a Istituzioni e singole persone che con le loro offerte generose avevano consentito la realizzazione di un sogno. L’altro aspetto illustrato si riferiva a quanto occorra fare per curare questo male polimorfo che piuttosto che essere trattato soltanto con le sintomatiche terapie tradizionali, richiede di essere trattato anche con mezzi differenti che, attraverso la gioia della socializzazione distraggano dal male come il teatro, la fisioterapia, il canto, il ballo, la musica.

La felice singolare circostanza ha permesso incontri costruttivi con personaggi del mondo finanziario, come l’Avv. Angela Mameli vice Presidente della Fondazione di Sardegna, e della Politica come l’on Gianfranco Ganau Presidente del Consiglio Regionale ai quali va il nostro più vivo ringraziamento per la cortese concreta attenzione dimostrata nei confronti della nostra giovane sognatrice Associazione.

Un ringraziamento particolare vada alla presidente della Fondazione “Figlie di Maria” dott. Giuliana Casiddu che ci ospita all’interno del bellissimo parco.


“Casa Park” un sogno che si è avverato



Discorso del Presidente Franco Simula per l’inaugurazione di Casa Park

 

Associazione Parkinson Sassari Onlus

SASSARI INAUGURAZIONE CASA PARK

In una pergamena che abbiamo diffuso in occasione di questa significativa circostanza dell’inaugurazione della CASA PARK abbiamo voluto RINGRAZIARE innanzitutto le istituzioni e molte singole persone che con le loro offerte generose ( anche le più piccole lo sono ) hanno contribuito alla realizzazione di un sogno. Un SOGNO lanciato nel Convegno annuale sulla malattia di Parkinson di due anni fa in cui ipotizzavamo di chiedere e ottenere un ambulatorio dedicato ai disordini del movimento e al morbo di Parkinson e, inoltre, uno spazio da destinare a sede amministrativa e a luogo d’incontro, socializzazione ed attuazione di progetti destinati a gruppi di lavoro per pazienti interessati a praticare terapie complementari L’idea di fondare un’Associazione che promuovesse una serie di attività complementari alle terapie farmacologiche era nata nella mente creativa di un giovane neurologo – oggi presente in questa sala – il quale aveva raccolto l’ispirazione diffusa in ambito scientifico che le sole cure farmacologiche non fossero sufficienti a curare la malattia di Parkinson e che, per impedire di sprofondare nella depressione dell’essere un ammalato di una malattia neurodegenerativa cronica, occorreva una distrazione dal male attraverso la gioia della socializzazione e in cui le terapie complementari come teatro, canto, ballo, fisioterapia, costituissero un fattore essenziale di ricupero sino ad arrivare al paradosso “meno male che ho il Parkinson !!!“…. Per la nostra Associazione niente è stato facile : ogni nostra conquista ce la siamo dovuta procurare con le unghie e con i denti… Abbiamo ottenuto, non senza fatica, un ambulatorio dedicato, senza liste d’attesa, in grado di consentire al neurologo un monitoraggio serio e continuo nei confronti di una malattia sempre mutevole. Questo ambulatorio è stato ottenuto anche per la determinazione dell’Associazione che , attraverso conferenze stampa, articoli sui quotidiani, servizi sulle TV locali etc. è riuscita ad ottenere una struttura che ha un ampio bacino d’utenza non solo nel Nord Sardegna , ma in tutta la regione. Quel sogno iniziale per noi non è stato la metafora del dormire, ma la metafora dell’operare con grande passione e determinazione. E chi ha creduto in quel sogno e ne ha facilitato la realizzazione con grande lungimiranza, ha ottenuto risultati superiori ad ogni aspettativa. Il secondo sogno lo stiamo vivendo oggi tutti insieme : ammalati, parenti, amici e autorità, inaugurando questa Casa Park ( casa Parkinson , ma anche Casa Parco) che per noi rappresenta uno spazio di incontro e di lavoro. Anche questo obiettivo è stato raggiunto non senza difficoltà e notevoli sacrifici personali anche a causa del fallimento di precedenti tentativi di ottenere uno spazio utile da parte del Comune di Sassari I doverosi ringraziamenti per il successo in questa nostra battaglia vanno innanzitutto alla determinazione dei nostri soci, alla solidarietà e disponibilità ricevuta dagli organi di stampa e alla lungimiranza dei dirigenti sanitari. Non possiamo fare a meno di sottolineare il contributo essenziale fornito dalla Fondazione di Sardegna che ci ha consentito di adattare e adeguare alle nostre esigenze questa Casa Park, e ringraziare la Fondazione Figlie di Maria che ci ospita in questi locali. Un ringraziamento speciale intendiamo riservare alla Dirigente scolastica Patrizia Mercuri che da anni , con grande disponibilità, mette a disposizione dell’Associazione gli spazi necessari per l’espletamento delle attività complementari. Desideriamo ringraziare pubblicamente e con grande affetto e riconoscenza uno dei nostri soci e dirigente dell’Associazione, TONINO MAROGNA, che per rendere possibile questa bella cerimonia ha trascorso presso la nostra casetta molte giornate delle vacanze estive, non a godere l’ombra del parco ma a lavorare. Possiamo dire con grande soddisfazione ed orgoglio ( lasciatemi usare anche questa parola ) che abbiamo realizzato tutto ciò che solo due anni fa era un sogno. D’altra parte il motto della nostra Associazione è Volare si può, sognare si deve. E noi, con grande determinazione, continueremo a sognare.


Le immagini dell’evento

Ph. Pier Gavino Cau©

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