Volare si Può, Sognare si Deve!

“SII FELICE SIEMPRE” di Kai S. Paulus

Sii Felice Siempre” si intitola il grazioso libretto, appena pubblicato, del nostro amico Antonello Soro e che mi ha consegnato orgogliosamente qualche giorno fa.

Sii Felice Siempre è un volume piccolo e quindi di comoda, veloce e facile lettura; ma solo all’apparenza! Per necessità leggo velocemente e quindi volevo dedicargli rapidamente uno sguardo, ma subito alle prime righe ho rallentato accorgendomi che stavo per leggere qualcosa di particolare e prezioso.

Sii Felice Siempre rivela nelle sue appena 42 pagine colorate ed illustrate (dallo stesso Antonello, con il sostegno grafico di Michele Lombardi) l’arte di vivere con la malattia di Parkinson. Ma Antonello racconta anche dei suoi sogni (come quello di andare a vivere a Cuba), improvvisamente infranti con la diagnosi di una malattia che non guarda in faccia a nessuno e che se ne frega dei progetti di un giovane agente di commercio.

Antonello parla della sua vita privata e professionale, le prime avvisaglie ed i problemi motori, personali e familiari, le difficoltà e le lungaggini nei meandri della sanità pubblica, ma testimonia soprattutto i passaggi dallo sconforto all’accettazione, dalla depressione all’adattamento alle nuove condizioni di vita con le sue nuove sfide, e della resilienza e come si può vivere nonostante una malattia neurodegenerativa che fa tanta paura.

Tanta roba!

E poi ci sono citazioni e riferimenti a tanti personaggi che hanno un ruolo importante nella vita di Antonello, che lo spronano e che gli danno coraggio: Madre Teresa di Calcutta, Vasco Rossi, Jack Sparrow, la sua famiglia, i colleghi di lavoro, Dora Corveddu e la nostra Park Sassari, e l’eroe di Antonello, il Ché Guevara.

Veramente tanta, tanta roba!

Ed allora le poche righe di Sii Felice Siempre diventano arte e poesia, dove ogni parola è al posto giusto, ed ogni riga diventa una storia; poche righe da leggere con attenzione, perché in Sii Felice Siempre c’è tutto quello che serve per capire, per comprendere a fondo, e per affrontare la malattia di Parkinson.

Complimenti, Antonello! Sii Felice Siempre è una graditissima sorpresa, un gioiello, una poesia, e sono convinto che aiuterà tante persone.

Volare si può, sognare si deve! Che poi Cuba non è mica così lontana…

 

 

Fonte bibliografica:

Soro Antonello. Sii Felice Siempre. Edizione rilegata, colorata, illustrata 2025, pagine 42

Disponibile presso l’autore e Associazione Parkinson Sassari (il ricavato sarà devoluto alla Park Sassari)

3 Commenti

  1. Valentina Ippolito

    Bellissimo e emozionante ..
    Letto tutto d’un fiato e ne sono stata letteralmente catturata ..
    Un libro semplice , piacevole , scorrevole .. A tratti divertente e commovente allo stesso tempo . Insieme di emozioni , dalla rabbia al dispiacere , dal divertimento alla tenerezza .
    Le parole del tuo libro sono state molto importanti per me .
    Grazie per aver scritto un libro che mi ha dato tanto .
    Meriti tutto il meglio dalla vita .

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  2. assoparkss

    Commento di Franco Simula:

    “Un giorno

    mi sono svegliato dentro un corpo

    che non riconoscevo essere il mio,
    del quale non riuscivo più a comandare
    pensieri, parole e movimenti.”
    L’incipit del libro che racconta della scoperta di un precoce Parkinson da parte di Antonello assomiglia, come
    copia riflessa, alla Metamorfosi di Franz Kafka di cui Antonello non conosceva l’esistenza prima che
    parlassimo delle somiglianze fra quello che scrive lui nel 2025 e ciò che scrisse Kafka tempo addietro.
    Il libro di Antonello narra il brusco stop avvenuto in una vita prima di allora soddisfacente e di successo, la
    scoperta traumatica e improvvisa che accade di punto in bianco nella vita, dopo una occasione gioiosa (una
    vacanza a Cuba con la compagna) e prende l’avvio proprio da quella vacanza, con il titolo a metà fra italiano
    e cubano: sul frontespizio, con caratteri simil-gotici che Antonello sa usare con grande perizia, sta scritto “Sii
    felice, siempre”.
    “Scontrarsi con le lungaggini
    della sanità e della burocrazia
    E’ UMILIANTE”

    Il desiderio di felicità – comune a tutti gli uomini – in Antonello si esaspera per via della scoperta della
    malattia, come esasperati risultano i momenti di sofferenza descritta sia per la malattia sia per le indecenze
    che è costretto a scoprire e sperimentare su di sé per via della burocrazia e della sanità: “scontrarsi con le
    lungaggini della sanità e della burocrazia è umiliante”, e questo accade mentre è ancora vivissimo lo
    splendido ricordo del viaggio di sogno a Cuba, in prima fila al Teatro Tropical.
    Il Parkinson, improvviso e precoce, cambia la vita e la percezione della vita di Antonello per sempre: è
    scoppiata una tempesta, improvvisa e distruttiva. La felicità del frontespizio è scomparsa.
    “Ma sapere che un domani
    Dipenderai dagli altri nella quotidianità
    delle azioni più semplici
    E’ DEVASTANTE”

    La felicità si spezza come uno specchio infranto, in una moltitudine di frammenti. Qualche fiammella di
    speranza si accende: l’Associazione Parkinson, dove confluiscono tanti altri che condividono le sue
    sofferenze è un rifugio che spegne le depressioni, o che almeno le mitiga, e che serve per fare capire che
    dopotutto non si è soli, che quello che uno prova lo provano anche altre persone. E’ la condivisione, la
    solidarietà la nuova scoperta di un capitolo altrimenti doloroso della vita.
    C’è l’apporto di un neurologo capace e appassionato, che diffonde le ricerche degli studiosi nel mondo e che
    è in grado di accendere fiammelle di speranza negli sfiduciati.
    C’è comunque un coacervo di sentimenti contrastanti, cosparsi di fiori differenti a seconda delle persone a cui
    sono inviati, che costituisce la poesia naif e ricercata di Antonello.
    I voli festosi delle farfalle diventano poesia sognante tutte le volte che si posano sui capelli neri di Lu’ e Vale,
    le figlie dell’anima, adottate da Antonello.
    La conclusione del libro richiama disperatamente il fontespizio: “Solo una cosa è più bella di amare: essere
    amati”.
    Molto originale la prosa mista a poesia, umorale e vivida, che si accompagna al perfetto coordinamento
    editoriale curato dal nostro amico Michele Lombardi, che ha saputo arricchire il libro con un progetto grafico di
    delicata raffinatezza, dominato da colori pastello.
    26 Gennaio 2025,
    Franco Simula

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  3. Maria Laura

    Stupendo…Commovente e leggero..piccolo ma dirompente .un libro prezioso da tenere con sé e donare per non dimenticare che si può essere felici sempre

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