Volare si Può, Sognare si Deve!

Carissimo Direttivo di Kai Paulus

Carissimo Direttivo,
vorrei ringraziarvi tutti, siete stati fantastici! Ciò che avete creato a Sassari per il bene delle persone affette da Parkinson ed i loro familiari in tutti questi anni è incredibile. Ve l’ho raccontato in tante occasioni, che l’idea di costituire una associazione a Sassari risale a oltre quindici anni fa, e sin da quando ho iniziato a lavorare per il Centro Parkinson della Clinica Neurologica ho riconosciuto l’evidenza che un medico da solo non potrà mai farcela per gestire i tanti aspetti da considerare nel mondo del Parkinson. L’inizio non era facile: io ero inesperto e non incontravo persone disposte ad iniziare con me quella avventura. Poi ho conosciuto Franco Delli, con cui ci siamo subito capiti, e si è formato un primo gruppetto di persone volenterose; eravamo troppo pochi per iniziare qualcosa a Sassari e così abbiamo aderito all’ASAMPA di Cagliari, che allora rappresentava l’unica associazione per Parkinsoniani in tutta la Sardegna. Sono seguite avventurose partecipazioni a convegni, quali quella di Villacidro (che potete leggere nella rubrica ‘L’Associazione’) fino ad arrivare nel 2009 al famoso convegno organizzato da noi in una Camera di Commercio gremita dove abbiamo per la prima volta esposte le nostre idee su cosa era possibile fare e cosa volevamo costruire a Sassari. Un anno dopo, lasciata l’utile esperienza all’ASAMPA, Franco ed io abbiamo tentato di stare sui nostri propri piedi aderendo, forse un po’ ingenuamente, alla Giornata Parkinson Nazionale invitando tutti gli interessati in un’aula universitaria piuttosto angusta. L’esito di quel nostro primo, non glorioso passo potete trovare nella rubrica ‘I Convegni’ ed il titolo è tutto un programma: “Prima Giornata Parkinson: per iniziare un fiasco”. Ma non siamo rimasti troppo delusi e così abbiamo proseguito nel cercare di realizzare il nostro sogno. Ben presto si sono uniti a noi i nostri amici Graziella Manchia, Piero Faedda e Peppino Achene; da subito eravamo in piena sintonia e pertanto le fondamenta della attuale Parkinson Sassari erano finalmente poste; sono seguite altre Giornate Nazionali con sempre crescente partecipazione fino alla inevitabile iscrizione come Onlus tre anni fa; il resto è storia attuale e la conoscete bene. Quello che impressiona in questa storia è, di come noi, ignari assolutamente di come organizzare una associazione, siamo gradualmente arrivati ad una associazione che può offrire tanti servizi ed attività, grazie all’arrivo di amici essenziali quali Pinuccia Sanna, Iole Sotgiu, Francesco Enna, e recentemente, Annalisa Mambrini, ma che si propone anche per la ricerca scientifica (basta leggere “Agli amici della nostra Parkinson Sassari” dove ho elencato solo quelle attività associative attualmente in corso, un numero veramente impressionante!). E’ stato un percorso utile a tutti, soddisfacente e molto gratificante; siamo cresciuti insieme. Per ultimo, grazie al fantastico lavoro di Gian Paolo Frau (so che lui non vuole, ma io continuo a lodarlo) la nostra Parkinson Sassari è entrata in Internet dove ha trovato una piattaforma per discussioni, informazioni e dove può raccontare se stessa, e tramite cui si è fatta conoscere ad un pubblico molto vasto. Ed infine, l’associazione ha avuto la fortuna di partecipare anche per due volte alla Giornata Mondiale del Parkinson. In tutti questi anni abbiamo trovato nella Clinica Neurologica (oggi UOC Neurologia) e nella Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari degli autentici alleati che ci hanno sostenuto e garantito molto spazio di espressione ed azione.
Quando abbiamo iniziato, non potevamo minimamente immaginare di arrivare a tanto con la nostra filosofia che si può vincere la malattia e non si deve mai mollare (ecco il nostro motto: Volare si può, Sognare si deve!) ed affrontando tutte le iniziative cercando di trovare un sorriso, cercando di divertirsi.
Tutto questo rimarrà indimenticabile e vi ringrazio veramente di cuore!
Ora, il mio saluto va al nuovo direttivo appena eletto che inizierà presto i lavori. Ci si potrebbe domandare: ma in che cosa la nostra Parkinson Sassari può ancora crescere? Il nuovo direttivo non parte svantaggiata dopo tutto quello che è riuscito a fare quello uscente?
Di cose da fare ci sono ovviamente tantissime, prima di tutte quella completare l’opera: trovare una sede propria per tutte le attività e migliorare la raccolta fondi per ottimizzare i servizi, per potersi permettere magari un mezzo per accompagnare le persone, e per creare opportunità di lavoro per varie figure professionali che possono essere utili alla nostra causa, e tante altre cose ancora. Poi, a mio avviso il nuovo direttivo non parte affatto svantaggiato: le persone, che si sono ora resi disponibili a “dirigere i lavori” per i quali siamo chiamati tutti a collaborare, si trovano già da alcuni anni nel nostro gruppo, sono stimati, e conoscono bene l’esperienza passata ma anche le esigenze e le sfide future. Sono molto fiducioso che anche in avanti, e forse anche meglio, la persona ammalata di Parkinson ed i suoi familiari, possano trovare: punto di riferimento, aiuto, assistenza e presa in carico globale, ma soprattutto Amici, nella Associazione Parkinson Sassari.
Grazie per tutto quello che abbiamo vissuto insieme.
In bocca al lupo per tutto quello che ci attende.
Forza Pares.
Volare si può, Sognare si deve.
Sempre.

1 Commento

  1. Liella (Autore Post)

    Un grandissimo sogno, una grande realizzazione, è stato un grandissimo onore e piacere stare insieme a voi, grazie per averci permesso di far parte della creazione di tutto questo, ma noi speriamo che non finisca quì, ci sono tantissime cose ancora………………………………………………………………………………………………………………………………………..

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